RASSEGNA STAMPA – Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento dei lavoratori e anche della prostituzione, in riferimento ad alcune donne immigrate, costrette a ripagare in ogni modo il “debito” contratto con chi forniva loro i documenti per restare in Italia aggirando la legge.
In questa storia di lucro delle miserie altrui, ai danni di almeno 100 vittime accertate, non ci sono scafisti pronti a far salire uomini e donne disperati su barche malandate per raggiungere le coste europee, ma un’organizzazione certosina diertta – a quanto emerso dalle indagini – da un italiano 60enne, Giuseppe Troiano, originario di Potenza ma residente a Bellaria, divenuto il principale indagato di un’operazione coordinata dalla Procura di Rimini che ha portato all’emissione di dodici misure cautelari, con quattro persone destinate al carcere (…)
Articolo tratto da Corriere di Romagna
