RASSEGNA STAMPA – Sul litorale mancano gli aiuti bagnini in vista dell’estate I gestori degli stabilimenti balneari esprimono preoccupazione: «Non è questione di soldi, il problema è che non si presenta nessuno»
di Mario Gradara – Non solo alberghi, ristoranti e imprese artigianali: anche le spiagge cercano aiutanti bagnini. Disperatamente. Un’attività che interessa sempre meno le giovani generazioni. Ne mancano – in vista della stagione balneare al via tra poco più di due mesi – in media un paio a stabilimento. Ovvero, quasi 500 solo a Rimini, il doppio su scala provinciale. «E’ un problema enorme, e non è questione di retribuzione – attacca Vainer Nanni, storico bagnino avvocato, titolare del Bagno 128 –. Il problema è che non si presenta nessuno. Mentre fino a 10 anni fa a primavera c’era la fila, di ragazzi e anche adulti. Vero che stare al caldo e al sole è faticoso, ma oggi i genitori sono meno disposti a far fare la stagione ai figli giovanissimi, mentre un tempo era normale lavorare una volta finita la scuola». Una situazione che accomuna numerosi settori produttivi, non solo a Rimini. «Sono difficoltà che riguardano tutte le categorie – fa eco Monica Della Rosa, titolare del Bagno 107 Green Beach –. La paga non c’entra: ormai è maggiore l’offerta di lavoro anche per la spiaggia rispetto alla domanda. Quindi il prezzo lo fa il mercato: se chiedono 1.500-1.600 euro noi li diamo» (…)
Articolo tratto da Resto del Carlino