Nel nostro precedente appuntamento della rubrica di educazione finanziaria abbiamo parlato del risparmio e della consulenza finanziaria.
Nello specifico abbiamo chiarito che cosa si intende per consulenza finanziaria e quali tipologie di questa sono più diffuse.
In questo ambito la Commissione dell’Unione Europea si è recentemente espressa in materia precisa.
L’UE HA DECISO: PIU’ TRASPARENZA SUI COSTI DEI PRODOTTI FINANZIARI
Più trasparenza in merito ai prodotti e ai servizi finanziari per favorire scelte consapevoli da parte dei risparmiatori. Si può sintetizzare così la proposta di Direttiva europea approvata nel maggio scorso dalla Commissione Ue che va a innovare le diverse normative in materia di distribuzione dei prodotti finanziari, regolamentazione assicurativa, degli organismi di investimento collettivo (Ucits) a degli alternativi (Aifmd).
Tra gli obiettivi del documento, che d’ora in avanti sarà oggetto di trattative con gli altri organi decisionali comunitari, vi sono: miglioramento del modo in cui le informazioni vengono fornite agli investitori al dettaglio; aumento della trasparenza e della comparabilità dei costi; garanzia che tutti i clienti al dettaglio ricevano almeno una volta all’anno una visione chiara della performance degli investimenti del loro portafoglio.
Diversi esperti della consulenza finanziaria indipendente hanno accolto con favore la novità più rilevante di questa proposta legislativa, cioè quella di provare a disegnare un quadro normativo omogeneo, finalizzato ad assicurare lo stesso livello di protezione degli investitori al dettaglio in tutti i prodotti di investimento e canali di distribuzione.
COSA CAMBIERÀ PER I PICCOLI INVESTITORI?
In linea con l’evoluzione normativa e digitale, i piccoli investitori potranno beneficiare di maggiore comparabilità dei prodotti alla luce delle regole più stringenti e dettagliate per l’esposizione dei costi e performance, nonché di un’offerta che potrà far leva su molteplici strumenti innovativi.
E LE POLIZZE ASSICURATIVE?
Le novità, come detto, riguardano non solo gli strumenti finanziari su cui si è concentrata in questi ultimi mesi la discussione istituzionale, ma anche i prodotti finanziari assicurativi.
“I costi delle polizze in Italia sono tra i più alti al mondo – scrive il SOLE 24ore nell’articolo “La necessità di avere più trasparenza sui costi che gravano sulle polizze” – anche per il peso del settore bancario nella distribuzione”. Dopo la crisi del 2008 infatti per le banche, la vendita di polizze assicurative e degli altri prodotti del risparmio gestito, ha rappresentato un’ ingente fonte di ricavi.
C’è quindi da sperare che le novità in arrivo vadano oltre le regole già introdotte per dare maggiore trasparenza sui costi che gravano anche sulle polizze.
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