San Leo, ‘trascurato’ dalla venuta di Benedetto XVI – che lo bypasserà nel trasferimento San Marino Pennabilli -, invece di mettersi a piagnucolare ha rimboccato le maniche e prodotto un evento che proprio del ‘dispetto ecclesiastico’ si gioverà per una esaltazione mediatica, che, intelligentemente collegata a Cagliostro, durerà pure nel tempo, come del resto quello dei fortunati Pennabilli e San Marino.
Rita Celli di Il Resto del Carlino: Il ‘piccolo diavolo’ infiamma la Fortezza per l’omaggio a Eco / Show di Benigni a San Leo per il grande scrittore
Uno spettacolo da premio Oscar.
Roberto Benigni ha voluto celebrare l’amico Umberto Eco, con uno show all’ombra della Rocca di San Leo che ha letteralmente stregato i 600 ospiti. «Sono orgoglioso ed emozionato di essere qui—ha esordito il comico toscano —. Ed è un onore poter leggere estratti delle opere di uno dei più grandi pensatori del mondo, con lui qui presente.
Quando mi ha chiesto di accompagnarlo ho detto ‘quattro volte sì’.
Questa città è di una bellezza unica. E’ una cosa da svenire, questa fortezza!».
Benigni è un fiume in piena. «Non capisco però perché se Eco ha sempre parlato di San Leo e ha ricevuto la cittadinanza onoraria, io che sono 17 anni che parlo di Berlusconi non ho ricevuto lo stesso riconoscimento da Arcore.
Anche io ho detto qual è la più bella città d’Italia.
Non San Leo, una rocca e due chiese. Ma Arcore: un uomo e 30 escort».
E cita anche Cagliostro, ma in modo tutto suo. «Era un manipolatore di teste , un grande alchimista—ha proseguito il premio Oscar—. Ho visto la sua cella. Ora è vuota. Se troviamo un altro così…».
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