San Marino. 17° appuntamento con ‘La vita che vorrei’: Nella vita, vincono non i velocisti, ma i maratoneti

San Marino. 17° appuntamento con ‘La vita che vorrei’: Nella vita, vincono non i velocisti, ma i maratoneti

Prosegue la rubrica di Walter Nicoletti Dovesi, ‘La vita che vorrei’. Di seguito potete leggere il 17essimo appuntamento in cui Dovesi rivela il significato profondo della mitica favola della tartaruga e della lepre.

In tutti questi casi la via d’uscita è una sola: credere in se stessi. Nella bellezza dei propri sogni e nella capacità di realizzarli. Certo, ci saranno mille ostacoli lungo la strada, mille fallimenti (anche se io li chiamerei risultati inaspettati), mille persone che cercheranno di dissuadere dal proseguire a volte a fin di bene, altre per invidia. Sarà normale in alcuni momenti avere voglia di arrendersi e di rifugiarsi nella mediocrità perché non comporta rischi, ma il rischio più grande sta proprio nel lasciarsi vivere nella mediocrità. Perché? Significa lasciarsi morire poco a poco, avendo soffocato ciò che dà gioia: la capacità di sognare in grande e di puntare in alto per cogliere i sogni. Ma attenzione, non cerchiamo di avere troppa fretta in quello che facciamo. Ricordate la favola della tartaruga e della lepre? Fanno una gara, la lepre parte a razzo, sicura della vittoria, talmente sicura che si ferma a schiacciare un pisolino. Ma arriva la tartaruga, lenta ma costante. Non si ferma mai, supera la lepre addormentata e vince. Sintetizzata, ma qual è il succo?

Leggi articolo, Walter Nicoletti Dovesi, ‘La vita che vorrei’

 

 

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