San Marino. 37enne investito finì paralizzato: giudice respinge il patteggiamento

San Marino. 37enne investito finì paralizzato: giudice respinge il patteggiamento

37enne investito finì paralizzato: giudice respinge il patteggiamento

ANTONIO FABBRI –  Era il 21 marzo 2022 attorno alle ore 20 a Fiorentino, su Via del Passetto. Una Skoda Fabia condotta da un 50enne, investì un 36enne – entrambi del riminese – che stava attraversando la strada all’altezza del bar “Punto…a capo”. L’auto, che viaggiava verso il confine di Cerbaiola, nonostante la frenata centrò il pedone che dopo aver sbattuto violentemente contro il parabrezza fece un volo di una ventina di metri.

Fu uno scontro tremendo e la vittima, oggi 37enne, venne trasportata al “Bufalini” di Cesena dove rimase in stato di coma per diversi giorni. Oggi l’uomo è ricoverato alla clinica Sol et Salus dove sta affrontando un difficile percorso di riabilitazione, considerato che i periti hanno valutato una invalidità gravissima pari al 98%. Ieri, su questa triste vicenda, si è aperto il processo davanti al Commissario della legge Simon Luca Morsiani.

In apertura di udienza è stata sottoposta al giudice la richiesta di patteggiamento da parte dell’avvocato Stefania Podeschi per conto dell’imputato suo assistito. Richiesta cui ha dato parere favorevole la Procura fiscale, che ha tuttavia sottolineato la gravità dei fatti in esame, rimettendosi alla decisione del giudice quanto alla ammissione delle parti civili. Gli avvocati Davide Grassi del foro di Rimini ed Enrico Carattoni, di San Marino, hanno infatti presentato ieri la costituzione di parte civile, oltre che della vittima, anche dei famigliari del 37enne.

“A un anno di distanza – hanno rilevato i legali – l’assicurazione non ha dato alcun risarcimento. Non possiamo non rilevare una sorta di tattica dilatoria dell’assicurazione, che pare stia cercando affaticare persona offesa”, hanno rilevato i legali di parte civile, chiedendo, in caso di accoglimento del patteggiamento, cui le parti civili si sono comunque opposte, la rifusione delle spese di giustizia quanto agli onorari di costituzione di parte civile. Un risarcimento del danno che si profila molto ingente viste le condizioni della vittima. La difesa ha dal canto suo affermato, che la richiesta di pena concordata nulla toglie alla possibilità “di avanzare nella sede civile le ulteriori richieste”, rimettendosi comunque alla decisione del Commissario della Legge. Dopo la camera di consiglio il giudice Morsiani, dopo avere ammesso la costituzione delle parti civili, ha precisato che la richiesta di applicazione di pena, il patteggiamento appunto, andrà riponderata e rimodulata sulla base dell’entità dei fatti e in sostanza tenendo conto delle parti civili costituite, constatando preliminarmente che la difesa aveva subordinato l’applicazione della pena, cioè il patteggiamento, al beneficio della sospensione condizionale. Tuttavia la multa a giorni che era stata concordata, impedisce l’applicazione della sospensione della pena, in quanto non prevista per quella tipologia di pena, pertanto il giudice non ha accolto il patteggiamento. Ha quindi sospeso altre determinazioni fino alla prossima udienza, concedendo del tempo utile ulteriore per riformulare e rimodulare una eventuale richiesta di patteggiamento ed ha anche invitato le parti ad ottenere un aggiornamento sulla posizione dell’assicurazione in vista dell’udienza che ha fissato per il 22 maggio prossimo.

Parallelamente alla vicenda giudiziaria, tuttavia, c’è anche la vicenda umana dei famigliari che hanno espresso molta tristezza e la consapevolezza che nulla sarà più come prima. Al termine dell’udienza i parenti si sono intrattenuti anche con l’imputato, non comprendendo come mai non si fosse mai scusato. “Avrei voluto farlo – ha confessato l’uomo – ma avevo paura della reazione”, ed ha espresso tutto il suo dispiacere per quanto accaduto, affermando di essere molto addolorato e di non darsi pace. Un dramma per tutti, insomma, tanto che il padre della vittima ha poi abbracciato l’imputato, mentre la compagna della vittima lo ha invitato ad andargli a fare visita nella clinica dove sta affrontando il percorso di riabilitazione.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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