San Marino. A giudizio gli ex vertici per i soldi sottratti all’ATAC . Antonio Fabbri

San Marino. A giudizio gli ex vertici per i soldi sottratti all’ATAC . Antonio Fabbri
L’informazione di San Marino
A giudizio gli ex vertici per i soldi sottratti all’ATAC di Roma tramite società sammarinese
Antonio Fabbri 

SAN MARINO. Dall’Atac di Roma a San Marino attraverso la sammarinese Pragmata srl. Così i soldi, che gli ex manager della compagnia dei trasporti romana sono accusati di aver sottratto alla municipalizzata, giungevano sul Titano.

La vicenda che lega Atac con il Titano ha visto poco prima di Natale un ulteriore sviluppo presso il tribunale di Roma. Infatti il Gup, Fabio Mostarda, ha deciso il 21 dicembre che dovranno finire sotto processo -come richiesto dai Pm Alberto Pioletti e Laura Condemi- Gioacchino Gabbuti, ex amministratore delegato di Atac, Antonio Cassano, direttore operativo, Mauro Anselmi, sindaco del collegio sindacale. A giudizio anche Umberto Bianchi, rappresentante legale e poi liquidatore della Pragmata. Secondo l’accusa tra il 2007 ed il 2010 i tre manager avrebbero sottratto un milione e 62mila euro della municipalizzata. Il primo grado comincerà il 10 maggio prossimo davanti ai giudici dell’VIII sezione del tribunale di Roma. 

Secondo i pm della Procura capitolina, l’illecita appropriazione sarebbe avvenuta attraverso la “stipula di contratti di affidamento di consulenza –è scritto nel capo di imputazione– e la disposizione di ordini di acquisto per attività, di mera facciata, con la
società Pragmata srl”.

Dagli accertamenti è emerso che il denaro sarebbe stato trasferito all’estero su conti correnti riconducibili, appunto, ad ex-manager di Atac. Per l’accusa gli incarichi conferiti alla sammarinese Pragmata srl erano appunto artificiosi, con il denaro movimentato sul Titano e poi in stati off-shore. Ed è qui che si innesta l’inchiesta sammarinese che vede già rinviato a giudizio uno dei tre ex manager di Atac, Antonio Cassano, che sul Titano deve rispondere di riciclaggio (L’informazione del 16 maggio 2016).

Le movimentazioni in San Marino erano avvenute attraverso la Smi per il tramite, in prima battuta, della fiduciaria romana Amphora.

Sul Titano l’inchiesta è scattata a dicembre 2015 quando lo stesso Cassano tentò di aderire alla Voluntary disclosure. In quell’occasione scattò la segnalazione, poi l’indagine e il commissario inquirente Alberto Buriani dispose il sequestro dei rapporti riconducibili allo stesso Cassano. Secondo le ricostruzioni dell’accusa il denaro proviene da gravi reati contro la pubblica amministrazione, quelli, appunto per i quali si aprirà il processo in Italia il prossimo 10 maggio.

Anche sul Titano, con tutta probabilità, il processo a carico di Cassano per riciclaggio dei denari sottratti alla municipalizza, si aprirà entro l’anno, anche se ancora non è stata affissa al ruolo la data.

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