Da San Marino un piccolo gesto di solidarietà per il Libano.
“La straordinaria disponibilità di mezzi per comunicare e informare – spiega in un comunicato Attiva-Mente – ci permette di osservare ciò che accade nel mondo in maniera diretta e veloce e forse anche questo contribuisce a rendere davvero sconvolgente vedere quante situazioni di stenti, guerre e disastri ci siano sul pianeta in cui viviamo. Ad ogni latitudine lo si guardi, si assiste impotenti sempre più spesso, a scene terribili (da ultimo quanto sta accadendo in Afghanistan e ad Haiti), una dopo l’altra, si verificano condizioni d’emergenza che sembrano letteralmente rubare prospettive di futuro per le popolazioni coinvolte”.
“È anche il caso del Libano, Paese con poco più di 6 milioni di abitanti e che accoglie oltre 2 milioni di sfollati: 300mila circa sono rifugiati palestinesi arrivati dopo la guerra arabo-israeliana del 1948 e il resto sono in larga prevalenza famiglie fuggite dalla guerra in Siria – sottolinea l’associazione sammarinese -. Una situazione che già aveva messo in crisi il Paese sia dal punto di vista economico sia da quello sociale e che si è progressivamente acuita con la crisi sanitaria dovuta alla pandemia e la perdurante instabilità politica. Come se tutto ciò già non bastasse, la terribile esplosione dell’agosto scorso nel porto di Beirut ha letteralmente messo in ginocchio il Paese, distruggendo il 40% della città“.
“Di fronte a questo insieme di durissime circostanze, un gesto di solidarietà verso il ‘Paese dei Cedri’ arriva dalla nostra piccola Repubblica grazie alla solidarietà di alcune persone, cittadine e cittadini sammarinesi, da un piccolo aiuto delle associazioni Attiva-Mente e BattiCinque e soprattutto grazie all’amico Youssef Zoghaib, console generale di San Marino in Libano, che si è reso disponibile personalmente per consegnare un contributo in favore della famiglia Obeid residente a Byblos, della quale fanno parte quattro persone con disabilità con gravi problematiche respiratorie. I fondi raccolti saranno utilizzati per noleggiare e installare nell’abitazione un dispositivo di autorespirazione“, dice infine Attiva-Mente.
——