San Marino. Approvvigionamento idrico, Repubblica Futura interpella il Governo

San Marino. Approvvigionamento idrico, Repubblica Futura interpella il Governo

Repubblica Futura presenta un’interpellanza rivolta al Governo per fare luce e risolvere alcuni dubbi legati al tema dell’approvvigionamento idrico nel Titano.

I sottoscritti Consiglieri della Repubblica, constatato che una delle primarie conseguenze dei cambiamenti climatici consiste nel pericoloso espandersi delle aree a grave rischio di siccità, come confermato solo da ultimo per le regioni europee dal report “Copernicus” del febbraio 2023; constatato altresì che il territorio della Repubblica, che in termini di approvvigionamento idrico dipende pressoché totalmente dall’estero, è sottoposto ormai da anni allo stagionale ripetersi dello stato di emergenza idrica la cui durata su base annuale si sta progressivamente ampliando; considerata la cruciale importanza che il tema dell’approvvigionamento e dello stoccaggio di acqua per usi primari ed eventualmente connessi alla produzione di energia costituisce per il sostentamento e lo sviluppo del Paese a garanzia soprattutto delle future generazioni; considerato l’art. 94 del Decreto Delegato 27 aprile 2014 n. 44 “Codice Ambientale”; considerata l’esistenza di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un invaso sul Rio San Marino risalente agli anni 2011-2013 coordinato dall’AASS e facente capo a BETA Studio SrL di Padova; considerata l’istituzione con Delibera del Congresso di Stato n. 16 del 19/07/2021 di un Gruppo di Lavoro per verificare e promuovere la fattibilità della realizzazione di bacini idrici per il recupero di acqua il cui lavoro doveva essere consegnato entro il 21/12/2021; constatate le dichiarazioni del Segretario di Stato al Territorio ed Ambiente risalenti ad oltre un anno fa in occasione della riunione delle Regioni UNECE a Ginevra relative all’avvio, fra l’altro, di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un invaso di accumulo lungo il Torrente San Marino; considerato infine il documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” presentato dalla Segreteria di Stato al Territorio ed Ambiente ed approvato nella seduta del Consiglio Grande e Generale del 23-26 maggio 2023 che riporta, al Capitolo 4 “Gestione integrata delle risorse idriche”, l’ipotesi progettuale, fra l’altro, per la realizzazione di un invaso sul Rio San Marino,

interpellano il Governo per conoscere

1. se gli studi di fattibilità (Ipotesi A – 1,5 Mln di m3, Ipotesi B – 200.000 m3) relativi all’invaso sul Rio San Marino citati nel documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” corrispondano allo studio di fattibilità risalente agli anni 2011-2013 coordinato dall’AASS e facente capo a BETA Studio SrL (PD), ovvero se il documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” faccia riferimento ad altri studi di fattibilità o successivi approfondimenti ed aggiornamenti dello studio di fattibilità “BETA”;

2. quali siano, rispetto allo studio di fattibilità “BETA” degli anni 2011-2013 e con particolare riferimento al carattere innovativo delle tecniche di intervento ipotizzate, le “soluzioni innovative tali da rendere l’opera realizzabile sotto il profilo tecnico-economico ed ambientale” che sono state individuate nel documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile”;

3. nel caso di coincidenza (totale o sostanziale) dello studio di fattibilità “BETA” con quanto contenuto nel documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” che tipo di attualizzazione dei costi sia stata adottata;

4. dato che il documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” calendarizza i tempi di realizzazione dell’invaso sul Rio San Marino per gli anni 2023-2030 per entrambe le Ipotesi (A e B) e riporta testualmente circa la realizzazione dell’opera: “Le dettagliate indagini condotte hanno permesso di individuare soluzioni innovative tali da rendere l’opera realizzabile sotto il profilo tecnico-economico ed ambientale, e di comprendere le problematiche legate alla natura del sottosuolo, individuando le tecniche costruttive necessarie alla realizzazione dell’opera di sbarramento e gli interventi necessari a risolvere le criticità relative alla stabilità dei versanti e alla filtrazione”, se il Governo ritenga positivo, con particolare riferimento alla realizzabilità tecnica ed al costi stimati (35 Mln di euro per l’Ipotesi A e 6,7 Mln di euro per l’ipotesi B), l’esito degli studi di fattibilità per la realizzazione dell’invaso sul Rio San Marino, se tutte le possibili criticità siano state preliminarmente analizzate e ritenute risolvibili ovvero se sulla realizzabilità dell’opera pendano ancora incertezze rispetto alla fattibilità tecnica, alla sicurezza o al rapporto costi/benefici;

5. in caso di risposta positiva al quesito precedente, vista la calendarizzazione proposta nel documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” che vede il corrente anno 2023 quale primo anno di attività, quale Ipotesi (A o B) il Governo intenda perseguire per la realizzazione dell’invaso sul Rio San Marino;

6. quali siano gli esiti del Gruppo di Lavoro istituito con delibera del Congresso di Stato n.16 del 19/07/2021;

7. quali siano le misure ad oggi poste in essere (potenziamento del sistema interno di approvvigionamento, riduzione di consumi e perdite di rete dell’acquedotto, realizzazione di riserve sfruttando al massimo l’esistente, messa a sistema dei vari pozzi di drenaggio realizzati negli anni contro il rischio idrogeologico per avere punti di captazione di acqua ed accumuli sparsi sul territorio per usi diversi – alcune della quali riprese nel documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile” e dallo stesso date per avviate nel 2022) annunciate dal Segretario al Territorio più di un anno fa a Ginevra in occasione della riunione delle Regioni UNECE e quale il loro livello di attuazione;

8. se, data la situazione globale ed il susseguirsi delle emergenze di cui in premessa alle quali il territorio della Repubblica è stato negli ultimi anni e sempre più spesso sottoposto, sia stato redatto il “Piano di Gestione e Tutela delle acque” di cui all’art. 94 del DD 27 aprile 2014 n.44 “Codice Ambientale”;

9. nel caso in il suddetto “Piano di Gestione e Tutela delle acque” non sia stato redatto le ragioni di tale mancata redazione.

Si richiede infine tutto il materiale, nessun documento escluso, relativo allo studio di fattibilità 2011-2013 coordinato dall’AASS e facente capo a BETA Studio Srl (PD), nonché tutto il materiale documentale, ancora nulla escluso, relativo ad eventuali e successivi studi di approfondimento o alternativi, eventualmente posti alla base del documento “Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile”, atti a migliorare le riserve e l’approvvigionamento idrico della Repubblica di San Marino. Si richiede lo studio, il progetto, la dettagliata relazione (da redigersi entro il 31/12/2021) nonché tutto il materiale documentale prodotto dal Gruppo di Lavoro di cui alla Delibera del Congresso di Stato n. 16 del 19/07/2021. Si richiede, in caso di sua redazione, copia del “Piano di Gestione e Tutela delle acque” di cui all’art. 94 del DD27 aprile 2014 n. 44 “Codice Ambientale”.

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