San Marino. Arzilli aspetta Romani. NQRimini San Marino

San Marino. Arzilli aspetta Romani. NQRimini San Marino

Anna De Martino di NQRimini San Marino:               E al Meeting l’obiettivo sarà proporre l’immagine di “San Marino come Paese-Impresa” / “Parco, una nuova era” / Arzilli prepara l’accoglienza al ministro Romani e spiega: “Il Polo segna l’avvio di una cooperazione economica reale”

San Marino. “E’ un segnale forte, che si inserisce in un legame storico per la Repubblica, e che consolida un rapporto importante”. Così, il segretario di Stato all’Industria, Marco
Arzilli
che anticipa l’importanza della visita ufficiale del ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, lunedì a San Marino. Si parlerà di sviluppo economico, ovviamente, e del progetto del Parco tecnologico internazionale San Marino – Italia. “E’ un’importante cooperazione tra i due Paese – continua Arzilli – che sarà un’occasione per lo sviluppo delle imprese sammarinesi e italiane. Il progetto si sviluppa su tre direttive: la ricerca e sviluppo, l’Università e la crescita culturale del Paese”.

Secondo il segretario Arzilli, per comprendere l’importanza del progetto del parco tecnologico bisogna partire da un dato: gli investimenti nella ricerca dell’industria italiana è pari alla metà di quella degli altri Paesi, quindi un’iniziativa ad hoc che stimoli il settore è parimenti importante per entrambi gli Stati. “Le imprese in prospettiva hanno da guadagnare in competitività – spiega Arzilli – e quindi in mercato”. Un ruolo importante sarà riservato all’Università che già da anni punta all’innovazione con la laurea in design industriale, ma che con il Parco “potrà crescere e vedere intensificata la propria attività”.

Ma il progetto sarà soprattutto una crescita culturale per San Marino, dove questa significa specializzazione, know how, business e formazione. “Si apre una nuova era – aggiunge Arzilli – perché San Marino sarà identificato con un centro di eccellenza e l’accoglienza avuta dall’associazione dei parchi scientifici italiani, mi fa pensare che siamo sulla strada giusta che ci porterà ad entrare in un network che conta già oltre 30 realtà”. Una strada lunga, ammette il ministro, “perché non si può fare il passo più lungo della gamba, ma è anche arrivata l’ora di realizzare un progetto del quale si parla oramai da 8 anni”.

Quello di Arzilli, è un piano di sviluppo diverso da quelli progettati negli anni passati “per – chè si fa chiarezza sul fisco. Le imprese sammarinesi avranno la fiscalità sammarinese e le italiane quelle del proprio Paese. Si supera anche il problema del territorio, un nodo che per anni ha bloccato il progetto”

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