San Marino. Assolta Ingrid Casali, la gioia di Repubblica Futura

San Marino. Assolta Ingrid Casali, la gioia di Repubblica Futura

La forza politica sammarinese ricorda l’iter giudiziario della vicenda

“Con la sentenza di terza istanza depositata il 15 luglio scorso, il Giudice per la terza istanza penale Prof. Oliviero Mazza ha posto fine alla incredibile vicenda giudiziaria di Ingrid Casali, aderente a Repubblica Futura, che era stata condannata in primo grado e in appello alla pena della prigionia per aver osato esprimere dubbi sulla opportunità del conferimento all’allora Segretario di Stato Roberto Ciavatta di un premio per l’attività da lui spiegata nella lotta alla violenza contro le donne”.

Lo scrive Repubblica Futura, che aggiunge: “Detta sentenza stabilisce che l’imputata deve essere assolta, sancendo l’annullamento senza rinvio della sentenza d’appello.

Nelle fasi di primo grado ed in appello di questo processo si è assistito al capovolgimento, senza neppure motivare detta decisione, della consolidata giurisprudenza sammarinese in materia di libertà di espressione; al totale disinteresse per la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani, che il nostro tribunale è invece tenuto ad applicare ai sensi della Dichiarazione dei Diritti dei cittadini e dei principi fondamentali dell’ordinamento sammarinese; all’impossibilità di ammettere prove fondamentali per la difesa dell’imputata; ed allo svolgimento dell’udienza d’appello con modalità compressive del diritto alla difesa dell’imputata stessa.

Il procedimento penale non avrebbe dovuto neppure essere aperto, tanto meno si sarebbe dovuta obbligare l’imputata ad arrivare al terzo grado di giudizio per giungere all’unica conclusione cui si sarebbe dovuti giungere dall’inizio, ovvero che l’imputata non aveva commesso alcun reato.

La sentenza del Giudice per la terza istanza penale consente ai cittadini di questo paese di continuare ad aver fiducia nel Tribunale sammarinese.

Repubblica Futura gioisce con Ingrid Casali del risultato conseguito e auspica che mai più nessun cittadino debba vivere un analogo iter giudiziario”.

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