San Marino. Banche e tangenti, Emilio Della Balda

San Marino. Banche e tangenti, Emilio Della Balda

Emilio Della Balda da La Tribuna Sammarinese rivolgendosi a Tito Masi, Presidente della Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – Sums, che su lo stesso giornale aveva parlato dell’origine, tutt’altro che limpida, del sistema bancario e finanziario sammarinese.

Mi fa piacere  che abbia finalmente toccato il punto sensibile dell’intera
questione dicendo che il passaggio da quattro a dodici banche “basato sulla
spartizione partitocratrica e spesso su interessi inconfessabili come nel caso
della “tangente di Stato” richiesta a Banca del Titano, non ha privilegiato la
ricerca dell’esperienza, della professionalità e del rigore morale”. Scrivo
finalmente perché sono tanti anni che denuncio il sistema tangentizio che non
riguarda solo una banca ed è la prima volta che un politico di vertice
si spinge
su questa denuncia clamorosa. Per la verità si dovrebbe anche indagare su chi ha
ricevuto la “tangente di Stato” perché il Paese ha il diritto di sapere chi sono
i ladri e di perseguirli penalmente e civilmente in base alle leggi vigenti
.

Non si vogliono gruppi di alto livello. Si preferiscono cartai e commercianti
generosi ai veri banchieri che non pagano tangenti. Il problema vero è che si
devono consegnare alla giustizia i collusi che hanno consentito alla mafia il
riciclaggio di denaro sporco e hanno rovinato il rapporto con l’Italia
.

Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.

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