San Marino. Bilancio, tra le deleghe al Governo una incide sullo statuto di Bcsm

San Marino. Bilancio, tra le deleghe al Governo una incide sullo statuto di Bcsm

Bilancio, tra le deleghe al Governo una incide sullo statuto di Bcsm

In apertura di questa sessione consiliare con un ordine del giorno, visto quanto emerso nelle scorse sedute un po’ da tutte le forze politiche, repubblica futura ha presentato un ordine del giorno per rivedere lo statuto di Banca Centrale. L’Odg, che ancora deve essere votato, recita: “Il Consiglio Grande e Generale impegna il Governo, per il tramite del Segretario di Stato per le Finanze, a presentare entro il mese di marzo prossimo alla Commissione consiliare Finanze e Bilancio le linee guida della modifica dello Statuto di Bcsm al fine di recepire i seguenti capisaldi: 1) più chiara individuazione delle prerogative e responsabilità di Consiglio direttivo e Coordinamento della vigilanza, nonché della divisione dei ruoli e dei compiti dei due organismi; 2) prevedere per la figura apicale dell’istituto la necessità di un profilo sammarinese o residente nella Repubblica di San Mari- no; 3) individuare chiari pesi e contrappesi nelle articolazioni interne della Banca Centrale, 4) prevedere una durata inferiore dei mandati di Presidente, membro del Consiglio Direttivo e Direttore generale, al fine di aumentare il grado di accountability della banca, prevedendo però la possibilità di rinnovo; 5) ridefinire in modo chiaro e funzionale i rapporti tra Bcsm, Congresso di Stato e il Consiglio Grande e Generale, rendendo evidenti competenze, indipendenza dell’organismo di vigilanza e relative assunzioni di responsabilità ed oneri da parte degli organismi e delle istituzioni citate”.

Fin qui l’ordine del giorno presentato che apre a un confronto in Consiglio sulle modifiche allo statuto di Bcsm sulla base di una proposta che il governo è impegnato a formulare all’aula. Il Congresso di Stato, tuttavia, pare voler anticipare alcune modifiche che incidono sullo statuto di Banca Centrale per quanto riguarda, in particolare, i criteri contabili di Bcsm.

Infatti con un emendamento aggiuntivo al comma 7 dell’articolo 7 – quello delle famose 38 deleghe – prevede di introdurre con decreto delegato “specifiche disposizioni, anche di coordinamento con la Legge 29 giugno 2005 n. 96 (lo statuto di Bcsm, appunto), finalizzate a consentire l’adeguamento della Banca Centrale della Repubblica di San Marino ai criteri contabili in vigore nel Sistema Europeo di Banche Centrali, di cui alla Decisione (UE) 2016/2247 e all’Indirizzo (UE) 2016/2249 della Banca Centrale Europea e successive modifiche e integrazioni”.

Un’altra delega che interessa Bcsm, è quella relativa alla liquidità derivante dal debito piazzato sui mercati che in un certo periodo vedrà la sovrapposizione di più emissioni. Questo porterà lo Stato ad avere eccedenza liquidità, cosicché un emendamento all’articolo 2 al comma 7 prevede che “Il Congresso di Stato è altresì auto- rizzato a concludere operazioni a termine con la Banca Centrale della Repubblica di San Marino e con istituti di credito a partecipazione pubblica per le eccedenze transitorie di liquidità derivanti dal collocamento dei titoli di Stato”. Pronti contro termine, dunque, che si possono stipulare con Bcsm e Carisp per piazzare la liquidità che dovesse esserci in eccesso.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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