I poteri forti (economici) di Milano col supporto di quelli (politici) di Roma potrebbero avere organizzato perfino la distruzione di Delta, partecipata Carisp San Marino, affinché Sopaf ottenesse che la sua partecipazione in Delta venisse pagata da Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino
col preteso sovrapprezzo (come poi, ironia della sorte, è effettivamente avvenuto!).
Ma che cosa c’entra l’ex giornalista, faccendiere ex alto dirigente del
gruppo Ferruzzi, ora stipendiato dalla Ilte di Vittorio Farina e in odore di
massoneria coperta (loggia P4) con il gruppo Delta e con le peripezie che
l’hanno condotto al commissariamento?
Per comprenderlo occorre riagganciarsi al memoriale attribuito allo stesso
Ghiotti, scritto nel maggio 2009 e mai ufficialmente rivendicato (ma mai neppure
smentito) dal manager.
Il memoriale, citato la scorsa settimana dal senatore Elio Lannutti in
un’interpellanza al ministro dell’Economia, tira solo indirettamente in ballo
Bisignani: non se ne fa il nome. Ma nel racconto dei frenetici giorni di quel
maggio vengono citati, oltre a numerosi contatti ad alto ed altissimo livello
politico intrattenuti da Gatti, anche il nome di Vittorio Farina, della Ilte, e
datore di lavoro proprio di Bisignani, oltre a quello di Paolo Dal Pino, ex
amministratore delegato di Wind. Vi si cita anche un misterioso manager che i
due avrebbero incontrato in gran segreto, che avrebbe suggerito a Gatti e
Ghiotti le mosse giuste per calmare le acque: Bisignani, appunto.
Leggi l‘articolo di Stefano Elli, IlSole24Ore