Roberto Galullo di IlSole24Ore, blog Guardie o ladri, torna ad occuparsi per il secondo giorno consecutivo della Repubblica di San Marino, considerata bancomat delle cosche, in relazione alla indagine Black hawks.
Operazione Black hawks/1 I soldi ripuliti delle cosche Facchineri e Mancuso dritti dritti nei forzieri di San Marino
Operazione Black hawks/2 Il “bancomat San Marino” per le cosche è aperto anche quando in Italia è festa
Uno si domanda: ma il “bancomat San Marino” quanto mette in un giorno nelle tasche di Giovannini e Purita per fargli saldare i debiti con la “Banca Facchineri”? Velo dico io (non sono bravo: lo copio dall’ordinanza): 16.570 euro sull’unghia, ai quali si aggiungono i 35 mila (non si presi da dove) che ai Facchineri deve un altro arrestato, vale a dire Stefano Scatolini (detto “stencio”). Insomma un circolo vizioso: i presunti riciclatori prendono soldi dai Facchineri e dai Mancuso, secondo l’accusa li puliscono, mettono l’equivalente in gran parte nelle banche di San Marino, da dove li riprendono alla bisogna per onorare il debito con la ‘ndrangheta e così via all’infinito (anzi, meglio: a tempo indeterminato).
Una fatica! Al punto che a un certo punto gli inquirenti registrano il dialogo sul “tornaconto” mensile che Giovannini e Purita avrebbero in questo traffico stressante di assegni, sportelli bancari, debiti e prestiti.