Gianfrancesco Turano su L’Espresso: Che brutti affari / Signor Conte / Dall’indagine per le tangenti romane alle frodi a San Marino: tutti gli affari del nobile Pasquini imparentato con gli Agnelli
Quattro anni di carcere per reati
finanziari da queste parti
non si sono mai visti. Il record
della Repubblica di San Marino
spetta al conte Enrico
Maria Pasquini, classe 1948, condannato in
primo grado martedì 8 aprile per i guai
della sua Smi (San Marino investimenti),
crocevia di tangenti, scudi fiscali fuori
tempo massimo, doppie intestazioni fiduciarie,
intrecci societari fra Vanuatu e Madeira e movimenti di liquidi con i
principali istituti di credito italiani che i
giudici stimano nell’ordine di un miliardo
di euro all’anno.
Dalla Smi, la più antica
finanziaria sammarinese, sono transitate
le mazzette dei manageer Atac Gioacchino
Gabbuti e Antonio Cassano, gli investimenti
esteri scudati della banda del “5% per
cento” del Monte dei’Paschi di Siena, le
dazioni ambientali della Mantovani’
impresa regina del Mose e dell’Expo
2055, e infine i proventi dell’evasione di
centinaia di imprenditori o professionisti
per lo più marchigiani, abruzzesi, emiliani
e romagnoli, quelli che in meno di due
ore di macchina potevano andare a coccolare
di persona i loro sudati e poco
tassati risparmi. (…)
Leggi l’intero articolo di Gianfrancesco Turano, L’Espresso, pubblicato alle ore 12 del 23 aprile 2014
‘Il conte Enrico Maria Pasquini, già presidente della Ferrotranviaria di Bari