San Marino. Bugli: “Appello al senso di responsabilità della politica per una gestione oculata della politica”

San Marino. Bugli: “Appello al senso di responsabilità della politica per una gestione oculata della politica”

Bugli: “Appello al senso di responsabilità della politica per una gestione oculata della politica”

“San Marino si trova immersa in un quadro di fortissima fibrillazione”, è una delle riflessioni di Lorenzo Bugli all’indomani della conclusione della sua presidenza dei Giovani Democratico Cristiani di San Marino, un’esperienza, scrive, “molto significativa, che mi ha dato la possibilità di guardare al mondo della politica con maggiore consapevolezza”. Bugli, che si definisce un “giovane fortemente impegnato”, analizza la situazione attuale del paese, uno scenario, sottolinea che genera “aspettative e speranze per il futuro della nostra Repubblica”.

A circa un anno dalle prossime elezioni, Bugli nota che “già assistiamo alle prime fughe in avanti, ai cambi di casacca, strani movimenti di ‘cespugli e cespuglietti’. Riallacciandomi a quanto da me affermato nel mio intervento in Commissione Affari Esteri, mi sento di rivolgere un forte richiamo alla serietà della nostra classe politica, auspicando che il cammino che ci separa da qui alla prossima chiamata alle urne possa essere contrassegnato da una gestione oculata e lungimirante della cosa pubblica, sensata e ragionevole senza intoppi o deviazioni immotivate e insensate, con particolare riferimento al tema dell’accordo di associazione con l’Unione europea, traguardo che deve essere in cima all’agenda delle priorità del nostro Paese”. Rivendica gli sforzi profusi dal Pdcs negli ultimi anni di governo “per riportare la nostra Repubblica in uno status di normalità dopo una fase buia e frastornata, che ha generato nei sammarinesi un forte senso di incertezza per il domani e ancora un certo scoramento.

Molto è stato fatto, ma molto c’è ancora da fare – sottolinea – e i prossimi mesi da questo punto di vista saranno davvero determinanti. I nostri politici hanno un compito delicato: impedire che il Paese finisca per uscire dal binario di serietà e consapevolezza lungo il quale è stato instradato in questi ultimi anni, e accelerare con convinzione per il rafforzamento delle relazioni con i nostri vicini italiani e il perfezionamento dell’Accordo di Associazione con l’Unione europea. Tutto questo con un forte e imprescindibile senso di responsabilità e sempre con la volontà di andare ad impattare positivamente su quei settori e quelle tematiche che ritengo prioritarie e che oggi richiedono risposte immediate.

Penso alla sanità, alla questione del carovita, allo sviluppo del terzo settore, ma anche all’ambiente e al superamento delle criticità legate all’emergenza idrica, attraverso interventi strategici”. Prima la pandemia, poi il conflitto russo-ucraino e ora la congiuntura economica, “difficoltà che abbiamo dovuto affrontare – prosegue – che potrebbero indurci a cedere alle lusinghe di certi settori dell’economia, della finanza e della politica che guardano a San Marino per semplici ragioni di opportunismo e che vorrebbero traghettarci verso alleanze geopolitiche che non rispecchiano i nostri valori e non sono in linea con i nostri obiettivi. Rischieremmo di commettere gli stessi errori del passato, di farci stregare dalle sirene di chi promette facili risultati in tempi ristretti, sprofondando di nuovo in quel clima di ubriacatura che durante gli anni Novanta tanto male ha causato al nostro Paese”. Dovere della classe politica, conclude, è “tenere invece la barra a dritta, salvaguardando così quel tessuto di piccole – medie imprese e di tantissimi lavoratori virtuosi che sono la spina dorsale e il punto di forza del nostro Paese”.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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