Il giudice si è riservato di decidere
Aveva denunciato il furto di una cassaforte della “Aste del Titano”. Ma la cassaforte che si trovava presso il Grand Hotel Primavera, non era stata in realtà rubata. La denuncia quindi si rivelò infondata. Così l’imputato in primo grado è stato condannato per calunnia a 6 mesi di prigionia, pena sospesa, e al risarcimento del danno da liquidare in sede civile, con una provvisionale di 1.000 euro. (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino