Patrizia Cupo di San Marino Oggi: Il paradiso del boss, Stolder all’amico “San Marino? Quel posto… lo adoro” / Arresti di camorra Sul patto “scellerato” con la politica, Stolfi: “Non so chi siano gli amici di Bacciocchi” Al via gli interrogatori di garanzia
STOLFI: “NON SO NULLA DEI LEGAMI DEL NOTAIO COI POLITICI” All’epoca, in carica, era una coalizione formata da Ap- Psd-Sinistra unita. Segretario agli Esteri, era Fiorenzo Stol- fi. “Di infiltrazioni malavitose fui informato all’epoca, ebbi un riferimento verbale: mi fu detto che dei Casalesi erano stati individuati in un bar – il Mod’s Kafé -, e mi si riferì che la nostra gendarmeria era in contatto con le forze di polizia italiana, ma non furono fatti nomi.
Né si parlò di un legame tra i Casalesi e un professionista sammarinese. Sui legami tra Bacciocchi e la politica, non ho elementi. Sulla vicenda, posso dire che quando il ministro Tremonti disse a qualche esponente del nostro governo che uno dei problemi di San Marino era la criminalità organizzata che s’era infiltrata, forse aveva elementi tali per farlo.
Credo che invece di prendercela con Tremonti, sarebbe meglio riflettere di più sul messaggio che ci veniva lanciato da chi aveva molti più elementi di noi per poter esprimere delle valutazioni”.
Ma dalle intercettazioni, emergono altri particolari inquietanti. Come quello delle armi. In un’intercettazione del gennaio del 2009, Vallefuoco parla di un acquisto di armi sul Titano. Parla con la compagna Lucia Esposito. Il boss fa riferimento a “pistole finte, che vengono modificate per sparare…”. Lucia che è con lui chiede “ma non si sciolgono?” e Vallefuoco risponde di no.
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