Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino:
L’immobiliarista di Exit e le lacune delle
poste nella consegna delle raccomandate / Fino a gennaio di quest’anno allo sportello non veniva controllata l’identità di chi ritirava i plichi
Il provvedimento di archiviazione
del Commissario della
legge Laura Di Bona sul caso
dell’immobiliarista di Exit, che
individua in Marco Severini chi
illustrava ad un finto imprenditore
italiano come evadere le
imposte oltre confine, fa emergere
anche elementi di riflessione
su come, prima del 2012,
fosse gestito il servizio delle
poste nell’ambito del ritiro delle
raccomandate.
(…) In sintesi, nel filmato acquisito
agli atti l’immobiliarista Severini
offriva tra i servizi della
società da diecimila euro all’anno
anche quello del ritiro posta
per evitare che gli uffici dove
fosse tornata indietro la raccomandata
inviassero una segnalazione
‘che ha una attività che
non svolge… che non è fissa”,
dice l’immobiliarista.
Ma non risulta che l’immobiliarista
o chi per lui abbia mai
ritirato la posta perché le poste
non controllavano, fino al 2012,
l’identità di chi andava a ritirare
una raccomandata allo sportello.
