La Serenissima. Non c’è pane? Diamogli le brioche…
CATERINA MORGANTI – Qualcuno deve dirglielo non siamo più alla corte del Re Sole e San Marino non è Versailles, per fortuna non è mai stata questa la sua vocazione! (…)
Ora senza scomodare la Rivoluzione Francese se questo gruppetto, che ci governa con così poco rispetto per quel che sta accadendo fuori dalle sale, esclusive, dei Palazzi, non si dà una regolata e ogni volta che si chiede il “pane” (ovvero progetti per il futuro) risponde che distribuiranno le “brioches” (eventi spot e soluzioni improvvisate) qualche testa potrebbe anche rotolare (in senso metaforico per ora). Dopo la vergogna del festino del 1° aprile ora ci è toccata la festa esclusiva, pagata coi soldi pubblici, come a farci credere che se si accoglie Sting (”Un giro un respiro”, spesa 50.000 euro) con un ricevimento di gala allora si fa della politica culturale o magari promozione turistica o peggio ancora politica estera. (…)
Articolo tratto da La Serenissima
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