Caterina Morganti – San Marino Oggi: Caterina Morganti: “Investire in formazione, conoscenza, istruzione per crescere e combattere la crisi” /
“Puntare sullo
sviluppo del nostro
sistema educativo” /
L’invito ad investire perché San Marino sia conosciuta domani per la sua capacità di produrre cultura a livelli altissimi e competitivi
(…) L’Atlante dell’infanzia a rischio realizzata dall’associazione umanitaria internazionale Save the Children racconta una Italia Sottosopra, di bambini e la crisi, i rischi per l’infanzia, non quella del sud del mondo, dei bambini con le mosche al naso e denutriti che ci guardiamo in tv ma quella vicina a noi che rischia.
Tra i capitoli che l’Atlante affronta scelgo il cap. 5 “La crisi dell’educazione in Italia”, Capitolo che analizza la situazione del sistema educativo italiano.
“Negli ultimi vent’anni il Paese non ha saputo investire in formazione, istruzione e conoscenza. Che il quadro sia particolarmente critico lo dimostra una recentissima indagine dell’Ocse sulle competenze fondamentali della popolazione adulta che colloca l’Italia all’ultimo posto su 24 Paesi presi in esame.
Il 27% degli adulti italiani possiede basse competenze linguistiche (contro il 15% della media dei paesi partecipanti) e il 32% si ferma al livello 1 di matematica. (…) Nel rimandarvi senz’altro alla lettura dell’Atlante per approfondire il dibattito vorrei fare alla Repubblica un augurio per il nuovo anno.
Che la prossima legge di bilancio, quella dello sviluppo, punti sulla conoscenza, sulla crescita e sugli investimenti dentro il nostro, già valido, sistema educativo.
Che si sviluppino istituzioni capaci di far crescere conoscenza, che si investa affinché la nostra gioventù possa cogliere gli infiniti stimoli culturali del mondo globale e possa riportarci conoscenza, che i nostri piccoli abbiano la possibilità di usufruire di istituzioni solide e valide mai messe a rischio da economie di spesa che non devono in alcun modo ricadere su di loro.
Che la Nostra Repubblica sia conosciuta domani per la sua capacità di produrre cultura a livelli altissimi, competitivi, e non più perché paradiso fiscale e luogo ricettacolo di piccole o grandi mafie. (…)
