San Marino. Centro Sociale di Fiorentino promuove un laboratorio aperto di karaoke in occasione dell’8 marzo

San Marino. Centro Sociale di Fiorentino promuove un laboratorio aperto di karaoke in occasione dell’8 marzo

“Due giorni dopo l’8 marzo”. Serata “Laboratorio Aperto Karaoke”, venerdì 10 marzo, al Centro Sociale di Fiorentino: un semplice ‘contenitore’ intrapreso, da oltre un decennio a questa parte, per aggregare persone di ogni età con un’iniziativa semplice, ludica, ma anche dai riflessi “culturali”.

In effetti l’appuntamento di venerdì prossimo sarà un omaggio alla poesia dei maggiori autori della cultura musicale italiana, al loro impegno artistico, in ambito poetico e melodico. Una serata speciale quella del “Karaoke Lab” al quale chiunque potrà partecipare recando un rametto di mimosa all’occhiello, oppure indossando un indumento di colore giallo, in omaggio alla settimana dedicata alla festa della donna – spiega un comunicato stampa del Centro Sociale di Fiorentino -. Oltre a ciò, proprio in questi giorni il Centro Sociale, in collaborazione con Teatro Officina Zimmermann, indice “Assaggi e Passaggi” (ogni mercoledì a partire dal 15 marzo) un laboratorio strutturato in quattro incontri per dare la possibilità di mettersi in gioco, per divertirsi, esplorando le capacità espressive e fare amicizia, attraverso la parola, la voce, il movimento, i costumi, le maschere. Il teatro è una forma di aggregazione sociale dove giovani e adulti si incontrano, si conoscono e interagiscono fra loro, sviluppando dinamiche creative sempre diverse. In effetti, i partecipanti, tramite il piacevole gioco drammatico possono dar voce alla loro realtà, alle loro esperienze, emozioni, paure, desideri e quindi apprendere un mezzo di scoperta ed esplorazione di se stessi e degli altri.

In questo senso, durante tutto l’anno, attraverso “Voci”, una sorta di laboratorio permanente ideato insieme alla regista Ute Zimmermann, si consente di realizzare letture sceniche su testi originali, basati sulle testimonianze di donne coraggiose che si sono distinte nelle varie epoche storiche, nel campo scientifico, creativo e culturale. Si rammenti, a proposito, lo spettacolo “Voci di donna” allestito e portato in scena qui a Fiorentino lo scorso anno e il più recente “Le figlie di Auschwitz”, toccante rappresentazione, avvenuta al CSF il 26 gennaio scorso, nell’imminenza della Giornata della Memoria. Propriamente, seguendo uno di questi laboratori è scaturito il dubbio, di quanto abbia inciso, da un punto di vista sociologico, l’effetto pandemico del 2020-21 che ha sortito, in tutti noi, dimenticanze parziali di quanto si è vissuto negli anni precedenti.

Nel nostro non esteso ambito, di tutto è stato incentivato: dalle proiezioni serali estive alle feste in piazza dedicate al recupero della tradizione, alle collaborazioni con Bradipoteatar ed ai loro laboratori di vario genere, che hanno spaziato dal teatro educativo alla danza, con un impegno protratto nel tempo, senza precedenti, almeno in questi luoghi. E in questo senso fa piacere rilevare come alcuni di quegli attori in erba che frequentavano i corsi siano divenuti giovani autori di testi originali e dare vita, in modo più profondo, ai loro spettacoli. Piace veramente ricordare la sera del 26 maggio scorso, quando i “Bromance” hanno presentato in sala teatro: “E’ proprio necessario?!” uno spettacolo lungamente applaudito per una comicità spassosa, esilarante.

Certamente, parafrasando il recente spettacolo della Compagnia Piccolo Teatro Arnaldo Martelli “La vita è un lunapark” si può pensare come la cultura di base, nonostante tutto, possa ripartire con un occhio al divertimento e l’altro alla riflessione. E’ infatti attivata al CSF, la parte teorica del “Corso di erbe spontanee commestibili”, a cura dell’Associazione Micologica Sammarinese che permette di tornare a studiare la fitoalimurgia, con ricerche pratiche sul campo, dove la cultura della tradizione, patrimonio degli esperti più anziani, è illustrata alle più giovani generazioni.

Da parte nostra, da diversi anni si è collaborato con l’Associazione Sammarinese Gerontologia e Geriatria, alla quale abbiamo offerto spazi e condivisione nell’ospitare laboratori di varia natura che ci consente, in maniera più consapevole, di programmare, nei prossimi mesi alcune conferenze sulle tematiche della solitudine e della “terapia occupazionale”, il termine, offertoci come spunto dal presidente dell’associazione dott. Carlo Renzini, identifica semplicemente il poter occupare la mente in qualcosa di pratico, in grado di tenere viva l’attenzione in determinate attività, foss’anche, ad esempio, la lettura di semplici racconti che possano rimandare, in qualche modo, al proprio vissuto personale.

Per rimanere in tema, ma col pensiero ai piccoli lettori, il CSF ha ospitato nei mesi scorsi, i volontari dell’Associazione “Lettori con la valigia” con un loro progetto più ampio che si sta esplicando in altri Castelli, grazie alla collaborazione di vari enti e che non manca di suscitare vivo interesse fra i partecipanti.

Leggere, studiare, cantare… Come ogni giovedì avviene, grazie all’Associazione Parkinson Sammarinese, che porta avanti le proprie attività più consone al Centro Sociale con un requisito importante, quello “del fare” con ammirevole entusiasmo, da cui trarre insegnamento.

Si è partiti da un laboratorio karaoke che si terrà “due giorni dopo l’8 marzo”, venerdì 10 prossimo, ed è forse questo il messaggio da tenere in considerazione, ovvero, che tutto il genere umano al di là delle giornate celebrative, può convivere collaborando insieme”.

 

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