Il Procuratore Capo della Repubblica a Rimini, dr. Paolo
Giovagnoli, come già aveva fatto nel suo contributo nel libro Mafie
a San Marino, libro di Antonio Fabbri, David Oddone e Monica Moroni
(editore Carlo Filippini, L’Informazione di San Marino), torna a proporre per la Repubblica di San Marino, uno status paragonabile a quello fra Principato
di Monaco – Francia.
Il dr. Giovagnoli lo fa in una intervista rilasciata a David Oddone di L’Informazione di San Marino pubblicata sotto il titolo: Giovagnoli: “Bianchini a San Marino godeva
della protezione di Gendarmeria e del Governo” / Il procuratore capo di Rimini:
“Le autorità del Titano non garantiscono il rispetto di alcune norme. Si faccia
come a Monaco”
Giovagnoli, trattando di contrasto alla malavita organizzata da portare avanti assieme San Marino e Italia, precisa: “Penso all’esempio di Monaco che non ha questa apparente e totale indipendenza dalla Francia, come San Marino con l’Italia. A Monaco l’ordine pubblico e la magistratura hanno rapporti strutturati con la Francia che presta al Principato la propria polizia per determinati periodi di tempo. Polizia che di fatto resta francese. Non voglio parlare di protettorato, ma San Marino non può essere considerato un grande Stato indipendente. Il Titano ha bisogno di sostegno sulla criminalità organizzata. Nessuno se la deve prendere: con l’Unione Europea e gli organi sovranazionali, anche la stessa Italia fatica a mantenere una indipendenza reale”.
Con la monachizzazione da parte dell’Italia, San Marino non diventa come Monaco nei rapporti con la Francia, ma diventa un comune italiano.
San Marino è un’enclave dell’Italia. Monaco non è un’enclave della Francia.
La Francia impedisce con un controllo diretto (‘monachizzazione’) che i cittadini francesi si servano di Monaco come offshore e sfrutta le potenzialità economiche di Monaco come offshore per cittadini di altri Stati, in primis dell’Italia.
Le idee di Giovagnoli, sulla Repubblica di San Marino, sono di gran lunga più pericolose delle uscite di Tremonti (compresa quella micidiale al Meeting di Rimini). Vanno contrastate con interventi politico-culturali di adeguato livello nelle sedi giuste anche della vicina Rimini e non già con un nuovo rovescio di accuse sulle responsabilità circa la venuta della malavita organizzata in questa zona geografica.
Leggi la intera intevista a Paolo Giovagnoli, L’informazione di San Marino (pubblicata alle ore 21)
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