San Marino. Commissione Consigliare Permanente Affari Esteri – report di giovedì 27 luglio, mattina

San Marino. Commissione Consigliare Permanente Affari Esteri – report di giovedì 27 luglio, mattina
COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO, INFORMAZIONE 
-GIOVEDI’ 27 LUGLIO_Mattina-
Manca il numero legale al primo appello per le presenze in Aula della commissione Affari esteri e il neo presidente Denise Bronzetti rimanda l’apertura dei lavori di una decina di minuti. Al secondo appello si registra il numero legale e la commissione parte.
Durante il comma Comunicazioni il segretario di Stato per gli Affari esteri Luca Beccari aggiorna sulle ultime attività in politica estera a partire dalla partecipazione al Consiglio d’Europa a Reykjavik e dalla firma dell’accordo contro le doppie imposizioni con il Regno Unito, il primo con un grande Paese del G7 che non sia l’Italia. Beccari informa l’Aula sulle varie visite istituzionali, da Cuba per firmare un’intesa in materia sanitaria a Belgrado per la partecipazione all’Expo specializzata. Intanto, prosegue, continua il negoziato di associazione all’Unione europea  con la prospettiva di convocare una commissione Mista per la fine di agosto, mentre è in corso di definizione la visita in Repubblica a settembre della presidente della commissione Esteri alla Camera, Stefania Craxi.
Diversi i consiglieri che prendono parola prima che il presidente Bronzetti sospenda il comma per affrontare, come da ordine dei lavori, le concessioni di residenze atipiche a pensionati. E proprio sul tema delle residenze si concentrano gli interventi degli esponenti dell’opposizione. Che ribadisce le perplessità per quelle fiscali non domiciliate. Ma emerge anche la necessità di fare chiarezza sull’episodio che ha riguardato il segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati, e che fa il paio con quanto successo a inizio Legislatura al consigliere Iro Belluzzi.
Come concordato il comma Comunicazioni viene interrotto intorno alle 11 per discutere le concessioni di residenze atipiche pensionati previste dai comma 10 e 11. Conclusi, si chiude anche il comma Comunicazioni e si passa al riferimento del segretario di Stato Beccari sulla nomina del consigliere d’ambasciata non residente in Ungheria. Terminato il comma numero 2 il presidente Bronzetti sospende la seduta che riprenderà alle 14.30.
Di seguito un riassunto degli interventi
Comma 1 Comunicazioni
Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari esteri: la commissione cade in un momento di agenda molto fitta dei lavori consiliari. Abbiamo delle questioni amministrative da portare e questo aiuterà a proseguire. Ecco le diverse attività in politica estera. C’è stato il summit del Consiglio d’Europa a Reykjavik esteso ai Capi di Stato incentrato sulle sfide europee, in modo particolare legate al conflitto con l’Ucraina. È stata firmata una dichiarazione congiunta di tutti i Paesi sull’istituzione di un registro danni di guerra che aiuterà nella fase di cessazione delle ostilità. È stata l’occasione per incontrare diversi ministri degli Esteri e alcuni capi Stato. Nell’ambito dell’incontro sono stati fatti bilaterali specifici con Lettonia, Cipro, Georgia e Liechtenstein. La visita nel Regno unito per la firma del Dta rappresenta un risultato importante, si tratta del primo accordo contro le doppie imposizioni con un Paese del G7 e G20 che non sia l’Italia. Apre una nuova frontiera. Questa firma sdogana un concetto: di solito i grandi Stati non hanno problemi a firmare con i piccoli le convenzioni contro le doppie imposizioni ma non lo considerano un’urgenza. Però l’assenza a volte scoraggia investimenti e scambi. Finalmente abbiamo un’economia importante che supera questa impostazione e dà un segnale ad altri Paesi.
Con la visita ufficiale a Cuba è stata sottoscritta un’importante intesa in materia sanitaria per sviluppare sinergie e collaborazioni specifiche. Molti Paesi durante la pandemia con questi accordi hanno integrato i loro organici con personale cubano, come Andorra. È un modo per aprire un po’ i nostri orizzonti sulle collaborazioni sanitarie. Ci sono stati diversi incontri istituzionali su varie tematiche e lo scambio di visite in Lussemburgo con il primo ministro a seguito della sua visita a San Marino in preparazione dell’anniversario delle relazioni. Mettiamo in piedi alcuni iniziative che possono essere di grande aiuto. C’è stato poi il congedo del console americano a Firenze e siamo in attesa del nuovo; a San Marino c’è stata la visita del ministro della Giustizia del Liechtenstein incentrato sul trust; infine la mia visita a Belgrado dove è stato affrontata la collaborazione e partecipazione all’expo specializzata. Belgrado si è aggiudicata l’esposizione del 2027 e vista la vicinanza e la facilità logistica abbiamo deciso di partecipare per la prima volta. C’è stata anche la mia partecipazione al summit Fao l’altro giorno a Roma, il secondo sulla sicurezza alimentare, dove San Marino è impegnato con iniziative specifiche come quella sulla lotta agli sprechi alimentari.
Mentre nell’incontro ai primi di luglio a Bruxelles con il vice presidente Maros Sepcovic abbiamo fatto il punto sullo stato del negoziato. Siamo a un buonissimo grado di avanzamento, forse più veloce agli altri due Stati. Ci sono diverse novità emerse negli ultimi mesi, situazioni che si sbloccano come sul registro aeronautico, stiamo affrontando nel dettaglio alcuni dossier rimasti indietro, come sulla libera circolazione dei capitali e il diritto societario. La road map prevista da settembre prevede l’inizio del confronto sull’allegato sui sistemi finanziari, la ripresa dei negoziati multilaterali sulla parte istituzionale dell’accordo. È un rush finale importante e intenso e la Commissione è determinata a rispettare scadenza ideale del fine anno per concludere l’attività negoziale e poi affrontare le questioni sulla decisione politica di firmare l’accordo e portarlo in ratifica. Non è stato possibile convocare una commissione mista, cercheremo di farlo per fine agosto. C’è una rinascita di interesse da parte di molte associazioni di categoria ed è in corso di definizione la visita della presidente della commissione Affari esteri del Senato Stefania Craxi per il prossimo 7 settembre.
Gian Matteo Zeppa, Rete: la commissione è cominciata con un inciampo, il numero legale l’ha garantito l’opposizione e oggi i membri di opposizione sono in maggioranza. Abbiamo iniziato la legislatura con una richiesta di valutare con attenzione le residenze atipiche per fare il punto su quelle che non hanno più le motivazioni e quelle che le hanno. Serve una valutazione su chi rimane in territorio con questi requisiti che erano stati concessi. Occorre dare gambe a questa operazione. C’è una variazione di bilancio a fine agosto e poi la commissione mista. Occorre valutare attentamente oltre al conflitto Ucraina-Russia, quanto accade in Niger, che è legato alla questione immigrazione. Questa polveriera si sta allargando.
Denise Bronzetti, presidente: non c’è superiorità né parità di presenze tra maggioranza e opposizione ma ringrazio i membri di opposizione che hanno permesso l’avvio dei lavori. Sulla richiesta di verifica delle residenze mi farò portavoce perché dalla prossima seduta si possa arrivare con informazioni, dati ed elenchi più volte richiesti da maggioranza e opposizione. Sulle residenze fiscali vedremo se avremo modo di parlarne.
Alessandro Bevitori, Libera: ho segnalato in più occasioni la problematica dei controlli. È un problema che ci trasciniamo da diverso tempo. I controlli risultano inefficaci, anche oggi abbiamo una pratica di revoca di residenza effettuata su segnalazione del collega Zeppa. In un altro caso era su segnalazione di un dipendente. La legge dovrebbe funzionare in maniera diversa. Sulle residenze non domiciliate ribadisco che va rivisto tutto l’impianto normativo, serve un Testo unico in particolare in virtù del percorso di associazione che stiamo portando avanti. Dobbiamo metterci al tavolo per favorire un ragionamento serio per ridefinire tutte le residenze.
Nicola Renzi, Repubblica futura: sulle residenze si intersecano tre punti: controlli sul passato, residenze fiscali non domiciliate, revisione generale del sistema di concessione. Siamo preoccupati dalle residenze fiscali non domiciliate, può essere un sistema distorsivo. Esclude gli italiani ed è una clausola discriminatoria. Il tema sta diventando politico e non di merito. Non può essere questo l’approccio, dobbiamo guardare se facciamo una legge nuova. Se c’è un sistema collaudato in Europa di modalità di concessione, molte perplessità possono venire meno, noi valutiamo nel merito la proposta. È necessaria una revisione complessiva della legge sulle residenze, perché non basta dire: applichiamo il modello Liechtenstein. Occorre mantenere parte dell’aspetto concessorio per esempio. Il tema dei controlli è annoso, dobbiamo darci una matrice di valutazione sulle residenze con criteri semplici come personale, investimento e acquisto immobile. Sono stupito da alcune affermazioni sul caso Pedini Amati e su complotti politici per inguaiare qualcuno. Sono molto preoccupato. Certe affermazioni non possono essere fatte con leggerezza e con leggerezza non si possono fare cadere. Senza dimenticare quanto successe a inizio Legislatura al consigliere Iro Belluzzi. Su questi due episodi si devono fare gli approfondimenti del caso.
Giuseppe Maria Morganti, Libera: il segretario di Stato insiste per portare un dibattito sull’Ue in Consiglio grande e generale, ma non so se arriveremo in tempi ragionevoli alla discussione. Si sta trattando la questione dei mercati finanziari che è un punto cruciale. E mi sembra strano che in questo frangente le due banche più importanti pensino di cedere parti importanti delle proprie quote, è un’assurdità. Il Paese non è così unanime nell’accettare le decisioni su questo terreno e ci dobbiamo impegnare perché la strada sia chiara. Sulle residenze, molto bene un esame complessivo del sistema, ci sono molti fattori che fanno acqua. E un appello a esaminare con attenzione quelle non domiciliate. Il sistema venga verificato fino in fondo anche nei rapporti con l’Ue.
Rossano Fabbri, Noi per la Repubblica: anche oggi il quorum è stato garantito da un approccio che non mi vede concorde con l’opposizione. La poca differenza numerica ha fatto diventare un campo di battaglia la stessa possibilità di avviare i lavori. C’è pochezza di argomenti e si fa un cattivo servizio al Paese. Dei controlli abbiamo parlato anche in commissione Finanze. Fin quando il Paese non li implementa e li rende efficaci ci troveremo sempre a riproporre norme che esistono già non ragionando sul perché non c’è efficacia. Sulle residenze fiscali non domiciliate mi auguro ci siano i dovuti accorgimenti e che l’Aula sia completamente informata. È necessario una revisione generale di tutto il sistema di concessione. Su certi argomenti non si può scherzare. Non può cadere nel vuoto l’appello di Renzi sulla questione Pedini Amati. Serve un’analisi seria, non è l’unico episodio in tal senso, ci sono meccanismi da sopprimere. Belluzzi per un’operazione di dossieraggio ha dovuto rispondere ad accuse calunniose. Mi auguro che l’Aula sappia prendere i dovuti accorgimenti.
Alessandro Rossi, Gruppo misto: il tema residenze e controlli potrebbe essere risolto con maggiore competenza nella filiera del processo. Si potrebbero prevedere dei meccanismi di allert automatici per verificare in maniera più rapida e coerente il rispetto della legge, le residenze dovrebbero essere classificate in base al loro obiettivo: alcune garantiscono diritti, altre nascono come elemento attrattivo. Sulle residenze fiscali non domiciliate, il tema è rischioso per la Repubblica e va approfondito sulla base di quello fatto da altri Paesi. Il tema va affrontato non in variazione di bilancio e manca un ragionamento sulla valorizzazione delle competenze interne. Occorre attivare processi con un chiaro quadro su sanzioni e controlli.
Marica Montemaggi, Libera: bene che il negoziato con l’Ue vada avanti e si sblocci la situazione su alcuni temi strategici. Bene la commissione mista, ma sono preoccupata perché in Consiglio grande e generale c’è un dibattito sull’accordo, abbiamo dei lavori che stentano per i limiti numerici della maggioranza. Deve cambiare l’approccio metodologico con l’opposizione, che è notevolmente cambiata. La richiesta di tavoli per non frenare il Paese è legittima. Abbiamo davanti argomenti molto importanti ma siamo fragili. Sull’accordo sarebbe importante rivedersi per capire come vanno avanti i negoziati. Come ci approcciamo con Andorra e Monaco? C’è la possibilità di una nuova commissione congiunta? Se vogliamo andare avanti con l’accordo, deve essere coinvolto tutto il Paese, dobbiamo essere il più trasparenti possibile. La visita del presidente Sergio Mattarella è stata calendarizzata? Sulle residenze serve una ricognizione.
Manuel Ciavatta, Partito democratico cristiano sammarinese: l’impatto delle residenze fiscali non domiciliare lo si verifica con i numeri. È difficilmente comprensibile una posizione negativa a priori. Gli uffici confermano che nulla va contro gli standard internazionali attuali. Il cambiamento di modalità e dialogo può essere necessario, ma per la maggioranza è difficile non andare avanti di fronte a una posizione del genere. Tutti gli incontri della segreteria di Stato dimostrano come il Paese intessa relazioni e ottenga risultati importanti per un piccolo Stato. L’Accordo con l’Ue dovrebbe essere la priorità assoluta di governo, maggioranza e opposizione. Anche le forze sindacali e datoriali devono percepire che la politica in questo percorso c’è.
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