San Marino. Consiglio Grande e Generale, 21 febbraio seduta della mattina

San Marino. Consiglio Grande e Generale, 21 febbraio seduta della mattina

 CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 20 – 24 FEBBRAIO 2023

-MARTEDI’  21 FEBBRAIO- Seduta della mattina  

In mattinata i lavori consiliari ripartono da una serie di nomine, tra cui quella del Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Società Poste San Marino S.p.A, in cui viene confermato Sergio Casadei all’unanimità dell’Aula.  Su questa nomina, in particolare, si sviluppa il dibattito, avviato dall’intervento del Segretario di Stato Federico Pedini Amati che ha ripercorso i risultati raggiunti dall’ente Poste Spa, congratulandosi con il management, Cda e con il direttore Gian Luca Amici, per il lavoro svolto. “Il bilancio di Poste ha preso una tendenza verso il pareggio”, sottolinea il Segretario, Infatti, a inizio legislatura, quando il Sds Pedini ha preso in mano la delega di governo, l’ente registrava una perdita a bilancio di 900 mila euro, invece “ad oggi la perdita si sta assestando su 300 mila euro”, aggiunge.  Ci sono poi miglioramenti in previsione, grazie anche  al bando vinto per la lettura dei contatori che “porterà un incasso di 200 mila euro- chiarisce Pedini- quindi ci si avvicina al pareggio”. Il lavoro compiuto in questi anni ha riguardato anche la riqualificazione di mezzi e dei dipendenti- prosegue- per esempio, si è creato un settore commerciale, che prima non esisteva, in grado di valorizzare il servizio postale legato alle spedizioni dei pacchi, dato che quello legato alle lettere si è ridimensionato con il tempo. Il Sds Pedini ha anche annunciato in prospettiva la volontà del governo di creare un’azienda multiservizi ed estendere a Poste la gestione dei parcheggi pubblici, a partire dal ‘ parcheggione’ Sinpar, la cui convenzione “ci ha fatto perdere milioni di euro negli anni’”, Diversamente, “Poste potrebbe essere quell’ente chiamato a gestire il settore dei parcheggi cui si vuole dare una risposta definitiva- conclude- se vogliamo annullare quella convenzione capestro che parte da 30 anni fa, potrebbe essere il veicolo”. Da parte dei numerosi consiglieri intervenuti viene evidenziato a livello bipartisan l’apprezzamento per il lavoro e i risultati raggiunti dal management di Poste. Alcuni consiglieri di opposizione ricordano la contrarietà al passaggio in Spa manifestata in passato, in particolare da Rete.  “Qualcuno tira in ballo di nuovo il mio movimento perché eravamo a favore di far tornare Poste all’interno della Pubblica amministrazione”, replica Gian Matteo Zeppa. “La nostra visione era legata al fatto che Poste fosse deficitaria- motiva- invece ora, vuoi per la sfida del Segretario Pedini, raccolta da Rete, e vuoi per il nuovo presidente e per il Cda formato da persone competenti, che hanno portato il bilancio quasi al pareggio, la sfida al momento è vinta, perciò di cosa stiamo parlando?”. 

Altra nomina, o meglio, non-nomina, su cui si apre un partecipato dibattito è quella al Comma 9, per la non accettazione dell’incarico del dott. Giacomo Volpinari, già dimissionario, quale membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale della Repubblica di San Marino. Il segretario di Rete, Emanuele Santi chiede infatti di soprassedere e di prendere atto del rifiuto all’incarico.  Nel corso del dibattito Libera propone un Ordine del giorno, sottoscritto anche da Repubblica futura e dai consiglieri del Gruppo misto di minoranza per “invitare il Presidente della Commissione consiliare Finanze a convocare un’audizione del Consiglio Direttivo di Bcsm, incluso il membro dimissionario dott. Giacomo Volpinari”. L’Odg delle opposizioni viene respinto con 25 voti contrari e 10 a favore. 

La seduta della mattina si conclude con la ratifica dei decreti delegati scorporati e i lavori riprenderanno nel pomeriggio, come da ordine del giorno, dal comma 11 “Permute ed assegnazioni varie”.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina al comma 9.

 Comma 9. Nomina di un membro del Consiglio Direttivo della Banca Centrale della Repubblica di San Marino a seguito di non accettazione dell’incarico
Emanuele Santi, Rete
Prediamo atto della non-accettazione dell’incarico da parte del Dott. Giaomo Volpinari, a seguito di valutazioni personali e professionali. Siamo dispiaciuti, Volpinari poteva rappresentare un valore aggiunto per le tante sfide cui è chiamata a rispondere Bcsm nei prossimi mesi. Oggi chiediamo di soprassedere alla nomina, valuteremo l’indicazione dell’incarico valutando gli sviluppi anche a seguito dell’Odg approvato nello scorso Consiglio.
Alessandro Bevitori, Libera
Sicuramente noi come Libera siamo preoccupati per come sta emergendo la gestione del Consiglio direttivo di Bcsm. Per quanto riguarda la sostituzione del dott. Volpinari dobbiamo ripercorrere la lettera di dimissioni che ha presentato inizialmente, in cui ha rappresentato un quadro meritevole di  approfondimento.Siamo preoccupati perché andiamo ancora verso una non-nomina. Il dottore Volpinari nella sua lettera ha segnalato inadempienze per l’attività di Banca centrale e segnalato problematiche operative, di perdita di serenità nello svolgimento del suo incarico nel consiglio direttivo e mi pare queste criticità non siano state risolte. Ci era stato detto di non preoccuparci, perché le dimissioni erano rientrate. Noi avevo richiesta una seduta della Commissione finanze, anche segreta, per approfondire quanto segnalato, avevamp chiesto di sentire Volpinari e l’intero Consiglio direttivo. Voi ci avevate detto ‘non preoccupatevi, le dimissioni sono rientrate’, insomma il solito ‘va tutto bene’. Invece oggi ci si chiede di soprassedere alla nomina e il Consiglio direttivo rimane monco. E sarà inutile ribadirlo, Libera è l’unico gruppo che non ha una sua figura di riferimento e non siamo informati di quanto avviene in Consiglio direttivo. Ci potete dire come stanno le cose?
Nicola Renzi, Rf
Poche parole ma doverose. In quello che ha detto il consigliere Santi qualcosa di buono lo vedo, mia pare che la sua forza politica abbia preso in maniera seria l’Odg votato all’unanimità. Sempre più forze politiche sono consapevoli della necessità di mettere mano allo Statuto di Bcsm. Però qua c’è qualcosa che non funziona. Volpinari non si è dimesso per motivi personali, ma ha messo per iscritto una frase da prendere sul serio, ci ha detto che ha perso serenità nello svolgere il compito assegnatogli dal Consiglio Grande e Generale. Vorrei sapere perché. E il Consiglio ha fatto un atto importante nell’ultima seduta, non solo ha rigettato le dimissioni, ma a riassicurato la sua fiducia a quel membro per un secondo mandato, ex novo. O siamo impazziti, perché abbiamo votato qualcuno di cui non si ha fiducia, o abbiamo preso seriamente quello che ha scritto.  Nostro compito come Consiglio grande e generale non è solo nominare ma anche pretendere e controllare che gli organismi nominati siano integri nella loro operatività perché un vulnus nella composizione  ancorchè giuridicamente non rilevante, rimane vulnus. Se la legge prevede che il Con Dire sia composto da 5 persone vuole che il confronto sia tra 5 persone e oggi l’organismo permane menomato. Le questioni da chiarire sono due: che il Consiglio Grande e Generale pretenda di capire cosa sia successo all’interno del Consiglio direttivo che ha portato alle dimissioni di un suo membro e, seconda cosa, perché questa persona non si è sentita di accettare una nomina fatta all’unanimità del parlamento e se è possibile, come opposizione ci sentiamo in una posizione ancora più scomoda, perché abbiamo dato fiducia a un nome presentato e non sappiamo nulla, anche sul perché non si riesca a formulare un’altra candidatura.
Iro Beluzzi, Libera
Sarebbe stato opportuno dare lettura anche della lettera di non accettazione da parte del dott. Volpinari in modo tale che anche la cittadinanza fosse edotta delle motivazioni che hanno portato alla non accettazione. Io considero questo passaggio estremamente grave, anche in funzione del rapporto fiduciario che deve esserci tra i consiglieri e forze politiche in Aula. Abbiamo fatto grande dibattito sulla lettera di dimissioni e in maniera fiduciaria abbiamo riconfermato sua figura all’interno del Consiglio direttivo da Bcsm in funzione di quanto riferito da Emanuele Santi che lo ha indicato di nuovo come membro indicato dalla sua forza politica. Le criticità indicate dal dott. Volpinari dietro accordo politico potevano essere superate, dopo un confronto con le forze che gli anno rinnovato la sua figura, oppure è stato un bluff, un tentativo di indicare lo stesso senza avere avuto un coinvolgimento e questo è estremamente grave perché le persone non vengono prese sul serio.
Che qualcosa non funzioni lo evinco anche dall’articolo dell’ex Direttore di Asset Barbara Tabarrini, mi sembra ci siano degli elementi e dei passaggi estremamente forti e pesanti dove si rivolge al Segretario Gatti. La stessa scrive che il Segretario Gatti rimanda giustamente a Banca centrale per riconoscere il maltolto ai legittimi proprietari, dopo che attraverso due sentenze contro l’azione svolta da quella sciagurata Banca centrale che aveva accorpato Asset a un altro istituto. Il dramma è stato per i soci, direttore, presidente, correntisti, impiegati…e si viene a conoscenza che ancora non ci sono risposte
Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Come Rete ribadiamo che per noi Volpinari rimane un professionista di prima fattura, un giovane sammarinesi con tutte le qualità per ricoprire l’incarico del ConDir. La volontà, come manifestata, era proprio quella di cercare una via riconciliativa. Noi credevamo non solo in Volpinari come figura professionale, ma nella sua visione espressa nella prima lettera di dimissioni. Evidentemente anche per motivi personali non è stato possibile giungere a una fase riconciliativa e per questo motivo il mio gruppo non è arrivato in Aula con una sostituzione. Non è il problema di trovare disponibilità a ricoprire l’incarico del ConDir, e ricordo che in passato lo stesso incarico era rimasto sospeso per mesi. Certamente è giusto ricoprire il posto vacante celermente, ma per noi fondamentale è anche approfondire ed eventualmente agire sul resto. E proprio perché l’Aula in generale si è detta concorde ed è stato emanato un Odg su alcune delle perplessità espresse da dott. Volpinari, noi non ci prodigheremo in maniera leggera nel sostituire un soggetto che ha palesato problemi di natura pragmatica. Per noi è fondmantale che il ConDir e Bcsm funzionini al meglio. Noi ci prenderemo l’impegno- e stiamo già approfondendo con vari nominativi- per la sostituzione, ma lo faremo e richiediamo ci sia un approfondimento sullo Statuto e sui temi centrali per la vita finanziaria del Paese. Ci sono temi fondamentali in questo momento e non si può abbassare l’attenzione. In questo momento è imperativo avere una Banca centrale che funzioni al pieno delle sue potenzialità per tutelare il sistema bancario sammarinese.
Alessandro Mancini, Npr
Le motivazioni delle dimissioni di Volpinari sono state ampiamente dibattute in Aula e ho apprezzato il tentativo di Rete di aprire un confronto con lui, di dargli fiducia e di capire se le criticità emerse nella prima lettera fossero in qualche modo colmabili. Mi fermo qui, oggi prendiamo atto che Volpinari, per motivi personali e professionali, ha deciso di rinunciare all’incarico e auspico l’Aula arrivi quanto prima alla nomina di un nuovo componete. Il cosigliere Renzi chiede cosa non va in Bcsm. Io so che oggi non c’è più la Banca centrale di Grais, Savoretti, Siotto e Sommella. Quella Bcsm che ha prodotto tanti danni al sistema non c’è più e speriamo che il tribunale in tempi brevi possa fare piena luce. 

 

Matteo Ciacci, Libera
Credo sia una pagina spiacevole quella di oggi e che il tentativo fatto magari era bene farlo prima di effettuare la nomina poi, a seconda di come andava il tentativo, lo si nominava oppure no. Ma le ragioni non sono solo legate alla figura di Volpinari che abbiamo sempre sostenuto. Il tema di discussione è la visione che ha il movimento Rete legato a Bcsm. Volpinari doveva essere un po’ il ‘kamikaze’ di Banca centrale e aprire il fronte legittimo di Rete rispetto a un’esigenza, quella di cambiare traiettoria rispetto all’attuale Banca centrale. E’ questo il tema. Rete grazie alle considerazioni fatte da Volpinari ha detto “‘alt’, vogliamo cambiare rotta, questa Banca centrale non funziona più”. La questione quindi non è legata solo a Volpinari ma alla strategia e a quello che succederà a maggio, con la nomina del nuovo presidente di Banca centrale. E’ tutta qui la partita, se diamo continuità al presidente di Banca centrale Tomassetti, oppure no. E’ questo il nodo politico. Poi io convegno con le considerazioni che Bcsm deve lavorare meglio e le sfide che ci attendono sono rilevanti e che il presidente Tomassetti non deve occuparsi solo delle questioni legate alla sua persona, ma deve ora dare input al Memorandum con Banca d’Italia, alla questione dell’Accordo di associazione europeo …
La figura di Volpinari è stata utilizzata per iniziare una battaglia su Banca centrale, poi per logiche politiche ha dovuto tirare il freno e ha cercato di gestire una situazione che purtroppo gli è scoppiati di mano e oggi ci troviamo a discutere di un’ennesima situazione imbarazzante.  Però credo che per riuscire anche ad affrontare un dibattito serio sulla nomina del nuovo presidente di Banca centrale di maggio, visto anche le difficoltà espresse da Volpinari nella prima lettera di dimissioni, sia opportuno e impossibile non affrontare oggi una Commissione Finanze dove Volpinari ci chiarisce quali sono state le criticità, gli scontri e i confronti avuti con il presidente Tomasetti e con il Dg Andrea Vivoli. Su questo presenteremo un Odg perché questo chiarimento deve essere fatto.
Francesco Mussoni, Pdcs
L’intervento di Ciacci credo sia magistrale sul ‘come affrontare un comma, parlando di altro’. Ha voluto anticipare il comma di maggio- e ho appreso da Ciacci questa scadenza- e ha continuato a fare le aperture politiche sentite ieri. Ma qui andiamo fuori tema. Qui si parla di dimissioni di un membro del Consiglio direttivo, ci sono anche motivazioni personali, ma al di là di quello che si può pensare, c’è la lettera inviata alla Reggenza e noi stiamo facendo un dibattito su quello che non è stato detto e che non esiste. Poi c’è il tema di una visione di una Banca centrale- e non solo di un presidente- di uno Statuto e di un sistema di regole che evolve e non va affrontato in questa sede. Prendiamo atto della non accettazione, il Consiglio deve prenderne atto ma non può riconsiderare e ridiscutere all’infinito. Prendiamo queste dimissioni per quel che sono, ma se vogliamo usare questo comma per lanciare segnali politici su Bcsm, al contrario noi siamo disponibili a lavorare su mission e visione del governo su Banca centrale nei comma opportuni, non in questo.
Giovanni Zonzini, Rete
E’ evidente che quando abbiamo rifatto la nomina del dott. Volpinari vi erano condizioni per cui c’era la disponibilità del professionista a intraprendere un certo percorso, poi nel tempo queste condizioni non si sono più verificate e il professionista ha rinunciato all’incarico che avevamo offerto nuovamente. La rassicuro Ciacci quindi che c’era stato un confronto con il professionista, che ha poi ha cambiato idea e non possiamo che rammaricarci. Poi c’è la strumentalizzazione politica, per cui si dice che noi l’avremmo abbandonato per chissà quale tattica. Il nostro movimento ha dato massima disponibilità a Volpinari, respingiamo l’accusa che la rinuncia viene per mancanza di copertura politica. La fiducia poi gli è stata rinnovata non solo da Rete, ma da tutto il Consiglio. Penso si dovrebbe ragionare sulle modifiche allo Statuto anche con lo stesso professionista Volpinari, dopodichè non è il caso di anticipare a febbraio le discussioni che si dovranno fare a maggio. E dovremo rallegrarcene che questa sarà l’unica presidenza di Bcsm che arriva alla scadenza del suo mandato. Mi sembra prematuro in questa sede fare ragionamenti sulla scadenza di maggio.
Michele Muratori, Libera
E’ stata denunciata una situazione che non va sottaciuta e va approfondita con tutti gli strumenti che in maggioranza ritenete opportuni, inclusa la Commissione finanze. Qualcuno sui social ha parlato di figuraccia di Rete per la rinomina poi non accettata. Non voglio parlare di figuraccia, ha chiarito il collega Zonzini e mi aspetto Rete non sia così folle da rinominare qualcuno senza chiederglielo. La seconda lettera di Volpinari non è stata resa pubblica, l’abbiamo potuta leggere noi nei nostri computer personali e il tenore è diverso dalla prima lettera. Ma è chiaro che un chiarimento a noi pare opportuno. Per questo rimarchiamo la volontà di presentare un Odg, affinché si faccia chiarezza su queste dinamiche. Confidiamo nel buon senso dell’Aula.

Alla luce della non-accettazione dell’incarico e delle precedenti dimissioni dal Consiglio direttivo di Bcsm del dott. Volpinari, 

(…)

il Consiglio grande e generale invita il presidente della Commissione consiliare Finanze a convocare l’audizione del Consiglio Direttivo di Bcsm, finanche del membro dimissionario dott. Giacomo Volpinari.
L’Odg è sottoscritto da Libera Rf e gruppo misto di opposizione. 
Michela Pelliccioni, Dml
Mi limito allo specifico argomento del comma sulla seconda lettera del dott. Volpinari che ha chiarito come ragioni personali e professionali non gli permettano di accettare l’incarico. Credo il collega Santi abbia chiarito, e anche i colleghi, quali siano state le dinamiche e i vari passaggi. Vorrei ragionare brevemente in termini di opportunità. Chiarito che la mancata accettazione sia frutto di volontà, voler andare oltre e approfondire questo aspetto ritengo non rispecchi la volontà del professionista che ha dichiarato cosa voleva rendere in modo pubblico. Quello su cui invece si deve ragionare credo sia invece l’obiettivo che ci siamo dati, soprattutto con quell’ordine del giorno, frutto della prima comunicazione che ha rispecchiato la volontà di questo parlamento sull’indirizzo delle cose da fare e sulla necessità di variare lo Statuto di Banca centrale.
Giuseppe Maria Morganti, Libera
Vogliamo capire veramentne cosa c’è dietro a questa rinuncia. Oggettivamente è vero ci possono essere divergenze negli organi collegiali, ma se sono solo divergenze, si esplicano in dibattiti e sintesi. Se ci sono questioni più rilevanti significa che ci sono punti di vista diversi rilevanti sul futuro e questo riguarda il futuro della Repubblica di San Marino, non solo un organo collegiale. Qui sappiamo bene che ci sono problemi sui ruoli della vigilanza e che possono emergere condizionamenti da parte dei gruppi di potere, ma sappiamo anche che c’è divergenza di vedute in relazione alla finanza della Repubblica di San Marino nei confronto del contesto internazionale. C’è una tendenza ‘nazionalistica’, per cui i temi della vigilanza devono essere risolti all’interno del Paese, e chi sostiene che questi temi devono essere esplicitati attraverso una forma di allargamento del settore di verifica e decisionale che deve riguardare il contesto europeo, ed è punto fondamentale, si gioca il futuro della finanza sammarinese.  L’Odg presentato aiuterebbe a capire un po’ meglio le caratteristiche fondamentali di questo dibattito
Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze
Mi sembra di risentire ripercorrere strategie passate, perchè ci sono ancora gruppi di potere che hanno interesse a far sì che Banca centrale perda l’autorevolezza che si sta riconquistando a fatica in questi anni di lavoro, dopo una gestione Grais-Savorelli che l’ha dilaniata e distrutta.
Questa è la Banca Centrale che ha ripreso un rapporto di dialogo con le banche, rapporto che era completamente scomparso grazie alla gestione Grais e Savorelli. E’ la Banca Centrale che ha ripreso a dialogare costantemente con Banca d’Italia. E’ una Banca centrale che è al tavolo degli accordi di associazione per discutere della vigilanza in termini di integrazione del nostro sistema con l’Ue, una vigilanza che vogliamo sammarinese. E quindi non accetterò di sentire qui, in quest’Aula mettere in discussione l’autorevolezza che Banca Centrale si sta conquistando quotidianamente, con professionalità e con il lavoro. Quindi il mio è un distinguo forte rispetto quello che ho ascoltato, soprattutto dai banchi di opposizione con un Odg che guarda-guarda torna a mettere di nuovo in discussione quelli che sono i vertici di Bcsm. Perché quando si cerca di creare una situazione di conflitto all’interno degli organi di Bcsm chiaramente c’è una mira che tende a destabilizzare e non a rafforzare.  
Lo Statuto di Bcsm sicuramente sarà da rivedere, ma in funzione degli obiettivi che vogliamo. Se vogliamo una Banca centrale interlocutore dei comitati europei che verificano l’adeguatezza del sistema sammarinese e della Bce, deve avere un certo Statuto. Noi oggi siamo già abbastanza al limite come Statuto, perché di fatto il direttivo viene nominato dalla politica, cosa che non avviene in nessuna altra parte del mondo. Se l’obiettivo è essere conformi, certi limiti non possono essere passati.
Poi ho sentito tirare per la giacca il Presidente, per altro un Presidente che non è di nomina di questo governo e che abbiamo ereditato. Ma mi viene da dire che questo è un presidente che va quotidianamente nel tribunale a difendere uno Stato e un danno che ha avuto da 300 mln, e non mi sembra siano in tanti che vanno in quel tribunale a portare avanti determinate azioni su dei soggetti che ci hanno portato dei danni. Chiederei rispetto anche nei confronti del presidente.
Luca Boschi, Libera
Ma a chi stava parlando,Segretario Gatti? Guarda noi, pensavo parlasse con la maggioranza. Siamo a questo comma perché un membro del ConDir si è dimesso e ha messo sì lui in discussione l’operato di Banca centrale, non Libera, non l’opposizione. In quale misura il nostro Odg mette in discussione Banca centrale? Chiede di fare chiarezza su importanti e gravi critiche che l’ex consiglieri Volpinari ha espresso nella sua prima lettera e poi facendo un’analisi politica abbiamo messo in relazione il rifiuto della seconda nomina ad un eventuale avvicinamento della conferma a presidente della Tommasetti che dovrà avvenire a maggio. Chiaro, queste sue parole le rivolgeva alla maggioranza. Noi le condividiamo, anche per noi è fondamentale tutelare quell’istituzione, rivedere lo Statuto, anche in un’ottica di associazione europea, ha sbagliato destinatario. 

 

+++Odg sottoscritto da Libera, Rf e gruppo misto di opposizione+++ Respinto

 Alessandro Bevitori, Libera dà lettura del testo 

Alla luce della non accettazione dell’incarico e delle precedenti dimissioni da membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale del dotto Volpinari;
Considerati i rilievi che riporta nella lettera di dimissioni il dotto Volpinari, in particolare ” … e’ necessario e non procrastinabile identificare e ridefinire regole che siano correttamente articolate e costantemente testate nella loro efficacia, delineando pertanto i c.d. pesi e contrappesi, soprattutto con riguardo ai centri di potere, affinché le già riportate distorsioni venute alle cronache, per i singoli e per la Repubblica, non possono più svilupparsi.” o come: ” … ho sempre espresso le mie opinioni sulle varie tematiche nonché avanzato valutazioni sostanziali. .. rispetto all’esigenza di modifiche strutturali, sia in termini amministrativi che di allocazione di poteri riguardanti BCSM ed il sistema, le quali, tuttavia, hanno portato, in diverse occasioni, a dinamiche che mi hanno fatto comprendere non esserci le condizioni per svolgere il ruolo con la necessaria serenità.” .
Considerata altresì la lettera dello stesso Dott. Giacomo Volpinari nella quale esprime la non accettazione della rinomina al ruolo di membro del Consiglio Direttivo di Banca Centrale, Considerati i dibattiti scaturiti nei commi in Consiglio Grande e Generale in merito alle dimissioni e la successiva non accettazione e la necessità di approfondire le tematiche emerse anche nella lettera del dottor Volpinari 

invita il Presidente della Commissione Fil)anze a Convocare un’audizione in Commissione Finanze del Consiglio Direttivo di Banca Centrale finanche il membro dimissionario dotto Volpinari
Lo scopo dell’audizione è far emergere se c’è qualcosa che non funziona in Bcsm.
Francesco Mussoni, Pdcs
Credo ci sia comunque un Consiglio Direttivo composto da figure di un certo livello e non mi pare ci siano segnali di questa natura, mi pare sia più un’inchiesta che un’audizione. Noi siamo per non accogliere l’Odg, siamo per tenere un rapporto di confronto e chiarezza che si può comunque generare nell’ambito dei lavori della commissioni e nell’interlocuzione con Bcsm, ma ci possono essere anche altre occasioni di confronto e non provocate da questo comma, usato con fini politici, e neanche da questo Odg. Dovremo tutti fare riflessioni sulla visione di Bcsm alla luce degli accordi e nella prospettiva che il sistema sta disegnando per i prossimi mesi e anni.
Nicola Renzi, Rf
Al di là delle baruffe, la cosa rilevante è che nel dibattito sono emerse due notizie importanti: la prima ce l’ha data Zonzini, dicendo che in un primo momento abbiamo avuto disponibilità di Volpinari ma poi ci ha ripensato E solo questa cosa motiverebbe l’Odg. L’altra cosa di rilievo è stata comunicata dal Segretario  di Stato per le Finanze. E’ lecito che un governo abbia la sua visione sulla vigilanza del sistema bancario e tratti la cosa, noi non lo sapevamo che il governo sta trattando per una vigilanza sammarinese. Questo dibattito quindi non è stato vano. Poi sulle presidenze di turno ognuno avrà le sue valutazioni. Io credo che nessuno possa difendere la Banca centrale di Grais e Savorelli, ma sinceramente credo che fare valutazioni sull’efficacia o sull’efficienza dell’attuale Banca centrale non sia un delitto di lesa maestà e che sia lecito nel rapporto dialettico, per evidenziare che magari ci sono cose che vanno bene o meno.
Michela Peliccioni, Dml
Ci sarò modo per approfondire unitamente ai vertici di Bcsm visione e futuro di Banca centrale, ma questo Odg non centra l’obiettivo e mette in imbarazzo lo stesso dott. Volpinari. Siamo per respingerlo.
Alessandro Mancini, Npr
Ritengo sia inopportuno votare questo Odg, altre valutazioni sono inopportunte e irrispettose delle regole istituzionali.
Emanuele Santi, Rete
Anche noi come Rete voteremo contrari all’Odg, anche questa volta non si è persa occasioen di usare lo strumento dell’Odg per fare strumentalizzazioni politiche e per trasformare una commissione finanze in un ‘ring’. La volontà di chi ha presentato l’Odg è infatti quella di vedere lo spargimento di sangue e vedere chi rimane in piedi, credo sarebbe stato più funzionale fare un Odg prevedendo un dibattito su dove vuole andare Banca centrale, questo è il tema, le sfide sono enormi. Voteremo contrariamente.
Guerrino Zanotti, Libera
L’audizione del Consiglio direttivo, comprensivo di Volpinari che, anche se dimissionario, è ancora membro del Consiglio direttivo, è l’occasione giusta per sgombrare il campo da dubbi e indicazioni inserite nella sua lettera di dimissioni originaria. Sgombrato il campo da questo, chiaro che faremo il dibattito sul futuro del sistema bancario sammarinese. Non chiediamo il sangue, ma vogliamo chiarezza su temi di interesse nazionale.
Grazie Zafferani, Gruppo misto minoranza
Sosterrò l’Odg, visto anche l’appoggio del gruppo misto al testo. Rete ha fatto sempre tante battaglie sulla trasparenza ed è stato sempre molto critico sul gruppo direttivo di Banca centrale. Invece qui si parla addirittura di strumentalizzazione, di un Odg indelicato, ma il Consilgio Grande e Generale è preposto a fare valutazioni e riflessioni. E’ arrivata una lettera di dimissioni che segnalava criticità, cosa stiamo a fare qui dentro?  Mi auguro il consigliere Santi sia conseguente a quello che ha detto poco fa, da parte nostra piena disponibilità a trovare un accordo sull’Odg. Interrompiamo i lavori e rivalutiamo e riscriviamo l’Odg se l’obiettivo è comune a tutti.

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