San Marino. Consiglio Grande e Generale, report seduta mattutina 21 giugno 2022

San Marino. Consiglio Grande e Generale, report seduta mattutina 21 giugno 2022

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 14- 23 GIUGNO

– MARTEDÌ 21 GIUGNO –  Seduta della mattina

           

            Con l’approvazione dell’Ordine del giorno presentato dai consiglieri di maggioranza e Rossano Fabbri di Mis si conclude il comma 10, relativo al dibattito sulla Relazione del Dirigente del Tribunale sullo stato di giustizia.

I lavori consiliari ripartono in mattinata dalle repliche al dibattito sulla giustizia in cui sono presentati tre Ordini del giorno. Il primo viene letto da Matteo Rossi, Npr, presidente della Commissione Affari di Giustizia, quale Odg conclusivo del dibattito stesso, con cui “si impegna il Congresso di Stato, sulla base di quanto proposto nella Relazione sullo Stato della Giustizia relativa al periodo novembre 2020­ dicembre 2021, a predisporre gli interventi necessari ad un rafforzamento del Tribunale in termini di risorse umane, infrastrutturali e tecnologiche al fine di rendere sempre più efficace ed efficiente la sua stessa operatività”. L’Odg viene approvato con 29 voti a favore e 5 contrari.  Gli altri due Odg sono presentati dai consiglieri di Libera.

            Quindi Eva Guidi dà lettura di un Odg volto ad affrontare il numero eccessivo di prescrizioni di procedimenti giudiziari che “impegna il Segretario di Stato per la Giustizia  a chiedere al Dirigente del Tribunale una indagine interna, da effettuare entro la fine del corrente anno, finalizzata ad analizzare approfonditamente le cause dei procedimenti prescritti, gli strumenti da introdurre nell’ordinamento per evitare tale evenienza, riferendone le risultanze alla Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia”.  L’Odg non trova sostegno della maggioranza: per Nicola Berti, Npr, è “superato dagli eventi”, in quanto il magistrato dirigente nella stessa relazione sullo stato della giustizia ha presentato una serie di interventi adottati che vanno nella direzione di allontanare il pericolo della prescrizione, così come anche una serie di norme recenti approvate relative al settore penale. Viene quindi respinto con 28 voti contrari, 1 astenuto e 7 voti a favore.

            Michele Muratori presenta il secondo Odg di Libera affinché sia integrata la relazione sullo stato della giustizia con i dati specifici del lavoro di ciascun magistrato. Anche questo Odg non viene condiviso dalla maggioranza che ne chiede il ritiro. “Non possiamo permetterci di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta- motiva Gian Nicola Berti, Npr- La valutazione dei magistrati non è più competenza ‘nostra’, della politica”. L’Odg viene respinto con 26 voti contrari e 7 a favore.

            Si chiude quindi il comma sulla giustizia e viene messo al voto l’odg presentato in comma comunicazione da Repubblica futura “per esprimere insoddisfazione circa l’operato del Segretario di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale e del Comitato Esecutivo per la non corretta individuazione delle priorità di intervento e la mancanza di misure efficaci per fronteggiare le criticità esistenti nella sanità sammarinese”. Grazie Zafferani, del gruppo misto di maggioranza, annuncia il suo voto a favore del testo di Rf. L’Odg viene respinto con 23 voti contrari e 5 a favore.

Si conclude così la seduta. Dopo un breve ufficio di Presidenza viene comunicato dalla Reggenza che il comma 11, la Variazione di Bilancio, verrà aperto non nel pomeriggio, ma alle 21. 

 

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

 

Comma 10. Relazione del Dirigente del Tribunale sullo stato della giustizia e successivo dibattito

REPLICHE

Massimo Andrea Ugolini, Sds per la Giustizia

Sulla questione sollevata dal consigliere Selva Vladimiro, vorrei ricordare che in più di una circostanza Libera, come l’opposizione, ha fatto ricorso al Collegio Garante con conflitti di attribuzione, poi il sindacato dell’allora Reggenza pro-tempore Mancini-Zafferani- scusate, non Libera, ma portato avanti da diversi cittadini- e in quel sindacato si è entrati nel merito degli accadimenti. Si è fatto ricorso allo strumento del referendum confermativo su diverse leggi, perché si voleva continuare in questi iter, si è andati in tribunale impugnando tutta una serie di atti amministrativi… Bisogna anche saper rispettare le sentenze, non è che potete venire a lamentarvi in Aula perché non avete trovato soddisfazione. Se ci deve essere rispetto della magistratura, deve essere a tutto tondo.

Per quel che riguarda le questioni sollevate da Repubblia Futura, dico che sono pronti a dare le pagelle a tutti e che non va bene nulla, ma non ricordo quale riforma sia stata portata su magistratura e giustizia nella passata legislatura. Ricordo solo una legge sull’ordinamento penitenziario, dove si è introdotto il lavoro esterno al carcere, poi null’altro. Quidi l’esplosione di fatto all’interno dell’autorità giudiziaria, di un clima sostenibile. Ricordo tanti Consigli giudiziari infuocati, ma in termini di riforma non ricordo nulla. Va bene tutto, ma ricordo che Rf è stata al governo 13 anni e la colpa non può essere sempre degli altri. Noi probabilmente avremo fatto tanti errori e sono il primo a dirlo, cercheremo di sistemare gli errori se sono presenti in queste riforme perchè nessun provvedimento è perfetto, ma cerchiamo di guardare al futuro. E mi dispiace perché per la Relazione accompagnatoria sullo stato della giustizia, ancora una volta, dove si è cercata condividisione, a fronte di tutto il dibattito emerso in Commissione Affari di giustizia sulla Relazione di Canzio. Invece, nonostante il presidente Rossi abbia cercato la modalità più corretta per arrivare a una formulazione unanime, l’opposizione purtroppo si è scansata fin dal’inizio e non ha voluto partecipare alla sua stesura. Se vogliamo riprendere un discorso e un approccio corretto in tema di giustizia, ognuo deve cercare di fare un passo avanti a dare continuità alla riforma, perchè la giustizia marci spedita, in modo indipendente, dando risposte ai cittadini.

Matteo Rossi, Npr, presidente della Commissione consiliare per gli Affari di Giustizia, dà lettura della deliberazione della Commissione del 30 maggio scorso.

Condivido le osservazioni in replica del Sds Ugolini. Soprattutto sulla modalità di estensione della Relazione accompagnatoria. Effettivamente si è cercata una modalità di condivisione, personalmente ho proposto un gruppo di lavoro parallelo alla Commissione, composta da un esponente di maggoiranza e di opposizione, ma mi è stata delegata in toto l’estensione della stessa e alla Commissione successiva poi non sono pervenute osservazioni, c’è solo stata esternazione di contrarietà. Questa è la modalità con cui abbiamo lavorato e continueremo a cercare sempre condivisione per portare il risultato migliore.

Procederei con la lettura di un Odg esteso dai gruppi di maggioranza e dal consigliere Rossano Fabbri.

Il Consiglio Grande e Generale,

al termine del dibattito in merito alla relazione sullo stato della giustizia presentata dal Dirigente del Tribunale relativa al periodo novembre 2020­ dicembre 2021 esprime

  • il massimo apprezzamento per il lavoro organizzativo attuato dal Dirigente del Tribunale, Presidente Giovanni Canzio che, attraverso un’azione equilibrata e propositiva, è stato in grado di dare risposte immediate alle principali criticità che da tempo impedivano al Tribunale della Repubblica di San Marino di garantire, con efficienza, i propri servizi alla cittadinanza;
  • un sentito compiacimento a seguito dell’implementazione dell’organico dei diversi ruoli della magistratura, anche mediante il reclutamento di autorevoli giuristi italiani e la ricostituzione dell’organico nei vari gradi;
  • soddisfazione per le prestazioni del tribunale, nel periodo preso in esame dalla relazione, in termini di smaltimento degli arretrati, tempistiche e produttività della giustizia;

            Riconosce che il cambio di passo della giustizia sammarinese descritto dalla relazione del Dirigente, sia in larga parte dovuto ad un rinnovato clima di collaborazione, nonché ad una netta riduzione della conflittualità interna al tribunale, come rimarcato dai dati relativi ai procedimenti instaurati da o nei confronti di Magistrati, responsabilizzando la Magistratura;

            Rimarca  che il legislatore si è posto come obiettivo il rafforzamento dell’indipendenza della Magistratura con una ridefinizione del Consiglio Giudiziario, nella sua composizione e nelle sue attribuzioni, quale organo garante di detta’ indipendenza, obiettivo raggiunto e certificato anche dal Greco;

            Prende atto quindi, che le importanti riforme attuate nel settore della Giustizia sono state riconosciute dal report del Quarto ciclo di Valutazione del Greco, che ha sottolineato come il lavoro svolto da parte delle istituzioni sammarinesi sia stato positivamente incline a recepire la maggior parte delle raccomandazioni espresse nel precedente report, evidenziando infine come “San Marino ha avviato importanti riforme per attuare le raccomandazioni formulate dal Greco durante il Quarto Ciclo di Valutazione. Occorre lodare le autorità per il loro lavoro svolto con determinazione e in maniera approfondita”.

            Ritiene  che seppure il diritto di critica, obiettiva e costruttiva, sia sempre lecito, consentito e garantito in ogni sua forma, è imprescindibile rimarcare l’importanza della separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, censurando fortemente ogni azione tesa a ledere questo principio fondamentale di ogni stato democratico, da ogni interferenza di natura politica, impegnandosi a mettere in campo ogni azione utile affinché questo fenomeno distorsivo non possa mai verificarsi.

            il Consiglio Grande e Generale

nel fare propria la relazione accompagnatoria redatta dalla Commissione Affari di Giustizia, impegna il Congresso di Stato, sulla base di quanto proposto nella Relazione sullo Stato della Giustizia relativa al periodo novembre 2020­ dicembre 2021, a predisporre gli interventi necessari ad un rafforzamento del Tribunale in termini di risorse umane, infrastrutturali e tecnologiche al fine di rendere sempre più efficace ed efficiente la sua stessa operatività.

Teodoro Lonfernini, Sds per il Lavoro

Benissimo il report e il giudizio ottenuto dal Greco, bene l’attività svolta in questo anno in Tribunale, con il contributo fondamentale del dirigente. Bene la relazione del dott. Canzio, giunta puntuale all’attenzione del Consiglio, come previsto per legge. Anche la puntualità delle Relazioni sullo stato dela giustizia non è scontata, perché in precedenza non avveniva. Bene l’attività legislativa svolta come governo e maggiornza, era l’obiettivo principale di avvio di legislatura e siamo in questo caso coerenti. Male, malissima la posizione tenuta dall’opposizione, almeno una parte, posizioni legittime, anche quelle più forti, ma credo che se tutti quanti fossimo dalla stessa parte in questo campo, daremmo un migliore servizio al Paese.

Veniamo da una legislatura in cui l’attività dominante svolta è stata quella di creare una situazione confusionaria, apparentemente di parte, con interi dibattiti svolti sulla Giustizia in Aula, si lavorava con mancanza di serenità nella commissioni consiliari dedicate, mentre all’interno del tribunale si era creata una circostanza di conflittualità tra operatori ch enon ha precedenti nella storia del nostro Paese.

Giuseppe Maria Morganti, Libera

E’ vero che noi abbiamo portato una mozione per il non passaggio al voto della riforma giudiziaria, ma si specificava che si chiedeva giusto un mese in più per approfondire il dibattito su questioni non irrilevanti e i tempi tecnici per il Greco c’erano. Abbiamo poi presentato considerazioni sulla riforma e alcune, giudicate positivamente, hanno influito su alcune raccomandazioni del Greco. Noi abbiamo anche sottolineato le problematiche legate al ruolo minimale assunto dalla commissione Affari di giustizia..non sto a rilevare tutto quanto abbiamo osservato, ma siamo entrati nel merito del dibattito e la maggior parte delle considerazioni non sono state dibattute, perché non c’è stato un incontro specifico e non si è potuto discutere sui nostri dubbi. Il nostro  percorso è stato sempre molto attento e positivo sulle riforme attuate, in particolare sulla seconda parte abbiamo espresso anche voti positivi. Non abbiamo potuto farlo sulla prima parte perché non c’è stato alcun confronto, siamo stati esclusi, ma non c’è stata neanche tutta questa negatività che voi esprimete per dimostrare che qualcosa questo governo lo ha fatto. Sinceramente non capiamo queste espressioni aggressive. I colleghi hanno parlato delle incongruenze avvenute nel periodo pre-Canzio che sono sotto gli occhi di tutti, ora c’è il momento dell’applicazione e vedremo se il nuovo equilibrio dei poteri sarà efficace o meno. Lo potrà dire solo il tempo. Tutta questa aggressività del governo sul ruolo delle opposizioni non ha alcun senso perché l’opposizione svolge il suo ruolo.

Rossano Fabbri, Mis

Tutto sommato, a parte qualche eccesso, ritengo sia stato dibatitto  costruttivo in cui si è cercato di far passare il messaggio che sulla giustizia occorra evitare strumentalizzazioni che fanno male al Paese. Eppure alcune questioni sono state riportate e hanno lasciato il campo alla strumentalizzazione, lasciando dati e fatti oggettivamente rilevabili a mere questioni di opportunità, andando a non suffragare i propri ragionamenti. La questione più rilevante è stata la supposta defenestrazione che sarebbe avvenuta sui giudici. Occorrerebbe tornare all’Odg in Consiglio giudiziario plenario, atto tipico della politica utilizzato da un istituto prevalentamente giudiziario. Non solo la politica va nel campo giudiziario infatti, questo avviene anche in senso contrairo. Al tempo su quell’Odg che prevedeva la rimozione- senza norme che la giustificassero- dell’ex magistrato dirigente, si formarono correnti di pensiero in tribunale. E alcuni ritenevano vi fossero vere e proprie defenestrazioni. E allora qualcuno ci è venuto a dire che sono stati defenestrati due giudici di appello che oggi ricoprono qualifiche di giudice di terza istanza e di giudice per la responsabilità civile dei magistrati. Il giudice Esposito se ne è andato per sua scelta personale, al suo posto è arrivato Oliviero Mazza. La prof.ssa Di Bona è stata elevata a grado di giudice di appello, e si potrebbe continuare con il dott. Emiliani che, per scelta personale e di meritato riposo, ha deciso di dedicarsi alla sua giusta pensione. Questo per dire che si riportano ancora questioni false destituite da ogni fondamento.

Alessandro Bevitori, Libera

Nel dibattito ci sono stati interventi per spiegare comunque che ora ci sono elementi per introdurre serenità nel tribunale e che l’intento era di cercare di dare serenità a questo ambito che ne ha vissute di tutti i colori in questi anni ed è arrivato il momento, per il bene del paese, di guardare avanti. Il paese ha sfide importanti da affrontare: o facciamo qualcosa per farlo ripartire o le speranze per la nostra Repubblica rimangono poche. Mio auspicio è che sia messa la stessa determinazione e forza che avete avuto in questo obiettivo-giustizia anche nel settore economico, nel mettere in equilibrio conti pubblici con la riforma previdenziale, il deficit di bilancio strutturale da 70 mln di euro… ci apprestiamo a una Variazione di bilancio spero che arrivino già proposte.

Eva Guidi, Libera

Segretario mi tocca ripetere quanto fatto presente dal collega Morganti, sulle sue considerazioni sull’ atteggiamento dell’opposizione sulla riforma dell’ordinamento giudiziario. Ci siamo presentati in modo molto costruttivo e abbiamo chiesto il non passaggio al voto perchè c’era tempo per fare la riforma per noi in modo migliore, abbiamo presentato emendamenti per dare i nostri contributi e alcuni punti, come la presenza degli avvocati e la trasparenza nel Consiglio giudiziario, ancora non ci soddisfano. La parte in cui si è andati peggio è il codice etico su cui ci sono le raccomandazioni del Greco che lo riguardano. Su questo possiamo fare la nostra parte a partire da un articolo in Assestamento sull’accesso dei dati della Centrale rischi.

Sulla relazione del dirigente Canzio, vado a leggere un odg che è relativo ai fascicoli prescritti :

Il Consiglio Grande e Generale

Premesso
che la Relazione del Dirigente del Tribunale sullo stato della giustizia novembre 2020

– dicembre 2021 redatta ai sensi del terzo comma deWart.14 della Legge Costituzionale n. 1/2021 riporta, tra gli altri dati, il fatto che il settore dell’istruttoria penale rilevi 1011 procedimenti, tra il 2020 e il 2021, “colpiti” dalla prescrizione processuale per il decorso dei relativi termini e per tale motivo archiviati;

che la prescrizione processuale rappresenta una grave mancata risposta di giustizia nei confronti della Repubblica ad un cittadino o ad una impresa e pertanto una grave battuta di arresto nello Stato democratico;

che processi rapidi e la certezza del diritto e della giustizia sono un validissimo requisito alla base di quelle condizioni di sviluppo economico necessarie ad attrarre investitori all’interno del nostro Paese e che la prescrizione processuale rappresenta un deterrente all’awio di imprese e all’economia in generale;

che il numero delle prescrizioni debba essere accompagnato da una approfondita analisi sulle cause alla base del loro formarsi con l’intento di mettere in atto le misure più opportune finalizzate ad evitare questo istituto;

impegna il Segretario di Stato per la Giustizia

a chiedere al Dirigente del Tribunale una indagine interna, da effettuare entro la fine del corrente anno, finalizzata ad analizzare approfonditamente le cause dei procedimenti prescritti, gli strumenti da introdurre nell’ordinamento per evitare tale evenienza, riferendone le risultanze alla Commissione Consiliare per gli Affari di Giustizia.

Alessandro Mancini, Npr

Una breve replica in quanto alcuni Consiglieri nel dibattito di ieri hanno nuovamente messo in discussione l’operato della Reggenza pro-tempore Mancini Zafferani.

Certamente il nostro semestre ha affrontato una fase molto delicata- ma la nostra gestione è stata sempre improntata all’equilibrio interpretando al meglio il ruolo super partes, senza condizionamenti, abbiamo nella consapevolezza  anche dei nostri limiti e della nostra formazione – sempre cercato di ponderare tutte le nostre decisioni  lo abbiamo fatto avvalendoci di pareri di illustri professionisti – e lo abbiamo fatto in alcuni casi anche verso questo Collegio Garante , promuovendo dei conflitti di attribuzione per poter derimere poi nel migliore dei modi le scelte che eravamo chiamati a fare – senza mai sottrarci ad alcuna responsabilità. Ci siamo dovuti difendere da attacchi quotidiani con tutti i mezzi, addirittura con un comunicato stampa Ufficiale della Reggenza di fine luglio. Nonostante questo, siamo stati sottoposti ad un sindacato della Reggenza da parte del gruppo politico di Repubblica Futura – 17 capi di imputazione che il Collegio dei Garanti con sentenza del 26 marzo 2021 ne ha dichiarato la totale infondatezza. A tal proposito voglio leggere un passaggio della sentenza a pagina dieci in riferimento alla contestazione del numero legale della seduta plenaria del 24 luglio 2020 – “il numero legale dei componenti non è mai venuto a meno in quanto la presenza del ex-Magistrato Dirigente, che non ha partecipato al voto, non incide nella determinazione del quorum funzionale, ma deve essere invece computata nel numero dei presenti ai fini del quorum strutturale”. Eccellenze, spiace dover registrare che per qualcuno presente in questa aula l’onesta intellettuale – ha delle caratteristiche piuttosto particolari.

Michele Muratori, Libera

Devo riscontrare un clima anche costruttivo in questo dibattito, ci si è infine chiariti, il muro contro muro è stato in qualche modo scalfito. Non è proprio arrivata la pace in Aula, ma si sono comprese alcune posizioni ed è stata anche riconosciuta da alcuni consiglieri di maggioraza la posizione sempre mantenuta da Libera, che non era aprioristicamente contraria alle riforme, ma aveva una forte volontà di migliorare i testi che si andavano a discutere. Noi siamo sempre stati per  la condivisione e non ci piace il clima che si era generato in quest’Aula, fatto di diffidenza e scontro feroce su un tema come la giustizia, su cui la politica dovrebbe rimanere fuori, dando piena autonomia a uno dei poteri dello Stato.

Mi appresto a leggere un altro Odg che depositeremo e che va ad integrare e chiedere delle delucidazioni alla relazione del presidente Canzio. E’ un Odg a disposizione di tutta l’Aula consilaire.

Il Consiglio Grande e Generale (…)

impegna il Segretario di Stato per la Giustizia

a farsi portavoce presso il Dirigente del Tribunale affinchè venga fatta una integrazione della Relazione al Consiglio Giudiziario e alla Commissione Affari di Giustizia, con i dati specifici del lavoro giudiziario affidato a ciascun Magistrato, comprensivi del quadro riassuntivo dello stesso, ove mancanti e con specifici rilievi sul lavoro svolto da parte degli Uditori Commissariali;

Vladimiro Selva, Libera

Vorrei fare una precisazione sull’intervento del consigliere Mancini. All’epoca rivestiva l’incarico di Capitano Reggente e presiedeva il Consiglio giudiziario. All’epoca non abbiamo partecipato al sindacato della Reggenza perchè ritenevamo non ci fosse in capo ad essa la verifica della presenza in Consiglio giudiziario di un membro di cui si stava discutendo il suo ricorso. Il Collegio Garante ci spiega come si calcola il quorum, ma c’è una norma che spiega come, se vi sono questioni che riguadino magistrati, non debbano essere presenti.

Torniano al dibattito. Molti mi hanno criticato per i toni. Certamente ho preso parola  dopo il primo intervento del Pdcs, del consigliere Civerchia, che ha parlato di medaglie e quant’altro. C’è dispiacere nel vedere chi ha usato la politica sul tribunale, mettersi una medaglia per una norma che toglie la politica dal tribunale. Per noi era ed è importante fare norme “insieme” per ripartire. Nel mio intervento mi sono concentrato molto sulla prima parte di quanto è avvenuto nella legislatura e credo in pochi vadano fieri di tali forzature, anche se non metto in dubbio la buona fede di chi ha agito. Poi abbiamo riconsciuto tutti che c’è una seconda parte, che inizia con l’arrivo di Canzio a San Marino, figura certmanete al di fuori della nostre ‘scaramucce’.

Grazia Zafferani, Gruppo misto di maggioranza

Di giustizia in questa Aula abbiamo parlato troppo e spesso a sproposito. Non riusciremo mai ad essere obiettivi e lo dico con convinzione. L’aggressività dimostrata dalla politica nei confronti delle soluzioni nel sistemare le criticità precedenti e attuali del tribunale ha portato la politica a volte anche a farsi strumentalizzare dal tribunale stesso. Delle volte mi stupisco anche per chi interviene e racconta di situazioni che gli sono state raccontate e non hanno capito bene quanto è successo. Io stessa ho capito per esempio il primo giorno come Reggenza, quando abbiamo presieduto al primo Consiglio giudiziario plenario. Non voglio dire quello che ho provato perché mi vergogno di quello che ho ascoltato in quella sede e del clima respirato e mi vergogno che in parecchi anni in quelle sedi si sia respirato un clima indegno a rappresentare le nostre istituzioni Capite bene che non solo per la nostra Reggenza, ma anche per le altre Reggenze, e così per la Segreteria Istituzionale,  è stato difficile presenziale in quelle sedi. Qualcosa per forza bisognava fare. Nella scorsa legislatura avete fatto quello che non dovevate. Se l’obiettivo in buona fede era quello di ritrovare una sana stabilità del tribunale, avete sbagliato. Perchè anche in quella sede forse qualcuno s è fatto strumentalizzare dai ‘personaggi’ della magistratura. Io non mi faccio assolutamente accusare ancora una volta, dopo che si è già espresso il Collegio Garante, sul sindacato alla Reggenza. La mia etica e la mia moralità le ho portate avanti fino in fondo.

Massimo Andrea Ugolini, Sds per la Giustizia. Conclusioni

Se sapremo costruire una nuova fase, sarò la persona più felice, ma occorre rimarcare che fino a qualche giorno tempo fa, nei comunicati delle opposizioni, la ‘terra da ceci in Tribunale’ era ovunque. A Libera: vi ricorderei che la riforma sull’ordinamento giudiziario era calendarizzata a novembre. Non è stata appositamente identificata la data con inizio del dibattito perchè qualcuno aveva richiesto del tempo. Siamo andati al Consiglio di dicembre e tenete presente che la data ultima per la presentazione  delle riforme era il 31 marzo, e una volta approvata la riforma  di ordinamento giudiziario – su cui anche lì abbiamo avuto uno stop perchè è stata presentata una proposta di referendum- una volta costituita ed entrata i vigore, si dovevano poi fare le  nomine del Consiglio giudiziario, e il Consiglio giudiziario avrebbe dovuto redarre il codice etico… tutti atti che, per arrivare al 31 marzo, si è fatto uno sforzo encomiabile. Quindi non era possibile continuare a rimandare l’approvazione di quella riforma. Se avete un concetto di confronto secondo cui si va ad un tavolo e, se non viene accolta la vostra idea su un testo di legge, si è legittimati a sfilarsi dalla sua approvazione, per noi non è così. Per noi il confornto è incontrarsi a un tavolo e trovare un punto di sintesi accettabile. Devo quindi ringraziare le forze politiche che hanno sostenuto questa riforma, pur nelle sue complicazioni che verranno viste in forma attuativa. Ma è una riforma che presentata negli organismi internazionali ha portato ad un apprezzamento importante che va nell’interesse di San Marino e le istituzioni devono essere orgogliose del lavoro svolto.

 

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ORDINI DEL GIORNO

del comma 10.

Matteo Rossi, Npr

L’odg della maggioranza, più il consigliere Rossano Fabbri, rimarca i punti della relazione Canzio. Sottolineo due punti: l’importanza del lavoro svolto in termini di riforme, per garantire l’indipendenza della magistratura, certificato dal Greco, e l’impegno convinto per far sì che i poteri dello Stato siano separati, pur riconoscendo il diritto di critica, se costruttiva, e nel garantire l’impegno di tutti per evitare ‘invasioni di campo’. E’ un Odg dei consiglieri di maggioranza e di Rossano Fabbri.

Eva guidi, Libera

Noi abbiamo presentato due Odg che vanno a corredo delle nostre considerazioni sulla parte relativa alla Relazione. Il primo è un Odg che va nella direzione della trasparenza e nell’individuazione dei meccanismi di miglioramento degli organismi del tribunale, relativamente alle prescrizioni. La Relaizone ci riporta a 1.011 procedimenti colpiti da prescrizione processuale. La finalità è capire come si sono generati e quali sono gli strumenti da introdurre nell’ordinamento e che i risultati di questo lavoro sia da riferire alla Commissione Affari di giustizia.

L’altro Odg è riferito al Segretario di Stato per la giustizia perché si rivolga al dirigente del tribunale e chieda una integrazione della sua relazione, che per noi manca di alcuni dati. Si chiede l’integrazione con dati riferiti alla produttività di ogni singolo magistrato di ogni grado. Non riteniamo questo lavoro debba tornare in Consiglio Grande e Generale, abbiamo chiesto venga indirizzato agli organismi che più puntualmente possano andare a fare valutazioni.

Massimo Andrea Ugolini, Sds Giustizia

L’Odg della maggioranza ricalca il dibattito portato avanti in Commissione Affari di giustizia e le indicazioni della relazione del dirigente Canzio. E’ sicuramente accoglibile per cercare di dare risposta agli elementi contenuti nella relazione, per aiutare l’autorità giudiziaria ad avere un approccio sempre più efficace e per superare le criticità evidenziate. Sulla nuova sede di un palazzo di giutizia: richiederà una programmazione non semplice, si andranno a fare approfondimenti, chiaro che se si trovasse una sede prestigiosa idonea, il congresso id Stato sarà impegnato in questa ricerca e non sarà un esercizio semplice In questa fase cercheremo di dare risposta alla parte relativa all’informatizzazione, alla semplificiazione e alle risorse umane per la Cancelleria.

Sugli Odg di Libera: l’indagine interna da parte del dirigente è già parte delle sue competenze e anche in Commisisone Giustizia ci ha riferito degli interventi svolti per ridistribuire incarichi di lavoro, per renderli più equilibrati e per evitare la prescrizione processuale. E’un punto già attenzionato dal dirigente. Sulla singola produttività dei magistrati c’è un passaggio interno alla riforma dell’ordimanto giudiziario, all’articolo 9 comma 4 che si riferisce alla verifica a cui ogni 5 anni cui sono soggetti i magistrati di carriera.

 

Odg maggioranza + Rossano Fabbri, Mis/ APPROVATO con 19 voti a favore e 5 contrari. 

Eva Guidi, Libera

Il gruppo di Libera voterà contro. In un passaggio sembra che criticare sia lecito, ma significhi comunque interferire. La formulazione fatta in questa modo non la possiamo accettare. Sulla nuova sede del tribunale: prima occorre migliorare il più possibile le risposte date a cittadinanza, imprese e utenti del tribunale, solo dopo si potrà parlare di nuova sede, considerando poi che l’attuale è  comunque prestigiosa e relativamente nuova.

Andrea Zafferani, Rf

Le considerazioni dell’Odg sono talmente generiche che non aggiungono granchè alla discussione. Mancano cose importanti in questo dispositivo finale, in particolare gli elementi evidenziati negli altri due Odg, il tema della prescrizione e della valutazione dei magistrati. E ribadisco una domanda: perchè nella relazione sullo stato di giustizia non sono contenute indicazioni sulla performance di buona parte dei magistrati, in particolare sul penale? E’ una criticità forte su cui occorrerebbe intervenire. Non possiamo che esprimere voto contrario all’Odg.

Rossano Fabbri, Mis

In Aula rimangono elementi di forte attrito, pensare di fare, su un argomento come questo, un lavoro condiviso è forse ancora eccessivo. Ad ogni modo vanno sottolineati gli interventi dei consiglieri che mi hanno preceduto sull’Odg in discussione, perché da una parte si dice di condividere la prima parte e anche la seconda, dall’altra parte ci si rifà a questioni di genericità, quando è evidente che le indicazioni sulle carenze del dirigente siano quelle tre specifiche. Si parla di fare una propria relazione accompagnatoria  andando a superare rilievi di genericità fatti da chi mi ha preceduto. E’ da rimarcare che la strada intrapresa sulla giustizia è quella giusta e sono sicuro che presto argomenti come questi non potranno essere strumentalizzati a uso del singolo gruppo e che si possa addivenire a un ragionamento unico in quest’Aula, su quello che Mis considera condizione necessaria perchè il Paese riparta. Su questi argomenti come Mis ci mettiamo a fianco del Paese nel percorso tracciato. Sosterremo l’Odg sottosritto.

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete

Intervengo per la maggioranza per un Odg che non può che vedere il nostro voto favorevole.

Abbiamo intrapreso un percorso condiviso che abbiamo votato e che ha dato risultati che nella Relazione Canzio e nel report del Greco sono stati riconosciuti. A livello di tribunale perché, nonostante le problematiche, è migliorato a livello di operatività e dall’altro si è visto riconosciuto il percorso di riforme. Per questi motiviti l’Odg va votato, devo respingere l’ipotesi che il mandato non sia abbastanza chiaro. Nonostante tutto c’è chi deve dare contro, trovando motivi banali.

Sulla nuova sede tibunale: ritengo sia idoneo iniziare a predisporre l’idea, quantomeno.

 

Odg di Libera n. 1 sull’integrazione della Relazione del Dirigente del tribunale/ RESPINTO con 26 voti contrari e 7 a favore 

Nicola Berti, Npr

Intervengo a nome dell’intera maggioranza. Usciamo da un dibattito consiliare molto gratificante per il nostro Paese, abbiamo preso un plauso dal Greco e in uno dei passaggi c’è l’indicazione di come San Marino possa essere un esempio per come abbiamo eliminato la politica dall’amministrazione della giustizia. Non voglio polemizzare, mi permetterò di illustrare alcuni aspetti per cui questo Odg si pone in diretto contrasto con nuove norme di ordinamento giudiziario. Come maggioranza preferiremmo un atto distensivo da parte vostra, come il ritiro del testo, più che votare contro.

Il primo concetto: non possiamo permetterci di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta. La valutazione dei magistrati non è più competenza ‘nostra’, della politica. Nostro diritto è di vigilare che la giustizia sia efficiente e che i giudici lavorino, ma i giudici per noi non hanno più nome e cognome, sono il giudice di appello, di primo grado etc.

Se il magistrato dirigente affidasse a noi la valutazione del lavoro del singolo magistrato, darebbe a noi la possibilità di esprimere valutazioni antipatiche che finirebbero di venire in contrasto con  l’articolo 9 della legge sull’Ordinamento giudiziario. La valutazione quinquiennale viene effettuata dal Consiglio giudiziario su motivata relazione del magistrato dirigente e in contradditorio con il magistrato stesso. Quello che ci chiedete lo deve fare un altro organo dello Stato e non è corretto sovrapporsi. E’ pleonastico rigettare questo Odg. Meglio il ritiro da parte di Libera.

Giusepppe Maria Morganti, Libera

Siamo d’accordo che la politica non debba ingerire sugli affari della magistratura, tant’è che si dice che non è la politica che deve venire a conoscenza di questi dati, ci rifacciamo a una norma esistente che prevede che nella relazione annuale del magistrato dirigente si faccia riferimento ad essi. Non accettiamo la critica che con questo Odg la politica voglia venire a conoscenza dell’inefficienza dei singoli magistrati. La Commissione Affari di giustizia ha ancora il potere di decidere non solo il sindacato, ma anche di redarguire i magistrati sul proprio lavoro.

Rossano Fabbri, Mis

Ancora una volta va posto positivamente il livello del dialogo che si sta sviluppando su questo Odg di Libera. Gian Nicola Berti ha spiegato in maniera incontrovertibile le ragioni contro le quali dopo a formulazione dell’articolo 9 il giudizio non avviene più da parte della politica e non sul singolo magistrato.

Andrea Zafferani Rf

Quello che potrebbe emergere a seguito dell’indagine richiesta nell’Odg è per la parte relativa a eventuali strumenti da introdurre di chiaro interesse politico e che la politica può avere assolutamente voce in capitolo e deve essere informata per porre in essere interventi anche legisltivi.

 

Odg di Libera n. 2 sulla prescrizione/ RESPINTO con 28 voti contrari, 7 favorevoli e 1 astenuto.  

Gian Nicola Berti, Npr

Esprimo contrarietà di principio, certamente la prescrizione non deve mai accadere in un procedimento e la certezza del diritto è imprescindibile. Il magistrato dirigente nella sua relazione ci ha mostrato una serie di risoluzioni per le problematiche e la definizione dei procedimenti. Possiamo dire che in questo momento, grazie a una serie di interventi adottati, la giustizia è più veloce e il pericolo di prescrizione è più lontano. Grazie anche a una serie di interventi normativi approvati in quest’Aula sul settore penale in particolare. I risultati avremo modo di vederli negli anni a venire. Credo si possa rigettare questo Odg in quanto superato dagli eventi.

Nicola Renzi, Rf

Questo  credo sia uno dei temi nodali della discussione fatta. Esigenza della cittadinanza è che nessuno possa giungere all’impunità ed evitare che la parte lesa non possa avere giustizia perché un magistrato non ha lavorato. Secondo me è un odg scritto molto bene perché porta avanti l’aspetto dialogico e rispettoso tra potere giudiziario e politico.Voteremo favorevolmente.

Rossano Fabbri, Mis

E’ un argomento importante e con questo Odg si pone il tema della durata dei procedimenti. Il Collegio garante è gia intervenuto sul punto e rispetto aò passato c’è una norma che prevede una indagine fatta da un altro magistrato prima dell’archiviazione…ma l’Odg ci chiede una indagine interna da parte del tribunale. Credo abbiate visto che il dirigente nella relazione dedica un apposito capitolo sulle motivazioni che hanno portato allo stato dell’arte, parla di arretrati patologici ascrivibili a carenza organica e all’errata distribuzione del lavori e all’omessa vigilanza…ed evidenzia che la situazione lede il singolo cittadino. L’Aula dovrebbe piuttosto interrogarsi sui tempi di precrizione per reati ‘bagatellari’. Mentre non si può pensare a un ordinamento che possa prevedere capacità punitiva dello Stato ‘sine die’, che invece viene meno con il decorso del tempo. L’Odg solleva dunque un argomento importante, ma ritengo sia già stata data risposta a Libera,

Eva Guidi, Libera

E’ vero che la relazione riporta preoccupazione sulla prescrizione e il numero di 1011 prescrizioni preoccupa noi, significa che sono rimasti senza risposte oltre 1.000 cittadini o imprese. Ed è un problema grave di denegata giustizia. Riteniamo un numero così alto necessiti di una valutazione più approfondita, non qui, ma negli organismi consiliari competenti, come la Commissione consiliare Affari di giustizia.

 

Comma 1. Comunicazioni

ODG di Repubblica futura sui problemi riscontrati all’insterno dell’Iss/ RESPINTO con 23 voti contrari, 5 a favore

Roberto Ciavatta, Sds alla Sanità

Le premese dell’Odg in buona parte non corrispondono alla reatà. Anche io auspico si possa parlare dei problemi di sanità senza interessi di parte. La prima pare è inerente a Ortopedia: il primario ha  incontrato il dirigente Iss per lamentare l’assenza di risposte alle richieste rivolte già al precedente dirigente. L’attuale ha chiesto tempo per pervenire a delle risposte, ma dopo l’incontro, il primario ha comunque presentato le sue dimissioni. La richiesta del primario era di dimezzare il proprio orario a 18 ore settimanali e mantenere il ruolo da primario, cosa impossibile. La direzione si è attivata per sostituire il ruolo di primario, nei giorni scorsi è stata fatta la delibera per l’assunzione del primo ortopedico e sono stati emessi bandi per l’assunzione di nuovi ortopedici, oltre a questo si è interpellato il responsabile degli ortopedici dell’Emilia romagna per trovare innesti. In condizioni in cui il mercato sulla sanità è fluido, non è il punto centrale di una amministrazioe quella di accettare ogni condizione che viene presentata, ma creare le condizioni per avere sempre nuova linfa e sostituzioni, qualora avvenissero episodi di questo tipo.

E’ nota a tutti la difficoltà nel reperimento di personale infermieristico, recentemente abbiamo reperito infermieri dalla scuola di Ancona, poi tramite concorso e ancora, abbiamo assunto tre neolaureati sammarinesi e si sta vagliando la possibiltà di assumere immigrati ucraini che hanno titoli di studio e un’esperienza sinificativa, parliamo di ulteriori 10 infermieri.

Sulle difficoltà di oncologia: c’è confusione nell’odg, ci sono contraddizioni. Quindi la Medicina dello sport è attiva in base a un contratto di accesso con dott. Benedettini che continua a fare visite. Sull’impossibilità di interfacciarsi nei centri salute, prima del Cot la difficoltà era di prendere la linea. Ora i tempi di attesa sono diminuiti. Sui macchinari sovradimensionati di cui parla Rf: sulla base di quali valutazioni tecniche gli estensori politici intendono che queste strutture siano sovradimensionate?

La mobilità passiva della nostra sanità ammonta a 20 mln di euro all’anno: sono le spese di nostri pazienti che vanno a operarsi in Italia, almeno 900 mila euro sono riconducibili a queste attrezzature che si ripagano in pochi anni. E’ falso che il sottoscritto sia impegnato a costruire il nuovo ospedale, è una delle attività in corso nei tavoli tecnici.

Quando si parla di aspetti previdenziali per i medici italiani credo si parli di un questione mai risolta, è un tema di lavoro degli ultimi 5 mesi e si ritiene di poter avere presto una interpretazione congiunta.

Sulla scarsa casistica: per aumentarla è necessario attrarre pazienti da fuori e servono tecnologie nuove e non certo di 20 anni fa. Sulla libera professione e sulle modalità in cui incastrare la nuova formulazione per consentire ai professionisti di poterla svolgere all’interno della nostra struttura, coniugandosi con la riduzione delle liste di attesa: sono tutti elementi al vaglio dello studio del direttore generale e del comitato esecutivo.

 

Dichiarazioni di voto

Andrea Zafferani, Rf

E’ sempre colpa del precedente comitato esecutivo e del direttore generale, Segretario, ma li ha nominati lei, bisognerà che la politica si prenda la sua parte di responsbilità.  In questo Odg volevamo evidenziare che la sanità sta andando allo sfascio. Ci sono stati peggioramenti evidenti in una molteplicitià di servizi che ora li si garantisce in modo peggiore. Poi si è al lavoro, ci sono i tavoli? Perfetto, ma in questi 2 anni  la sanità è peggiorata, nonostante l’impegno massimo dei professionisti sanitari. Ci sono disfunzioni a livello organizzativo e probabilmente problemi strutturali non risolti da tempo.

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete

A nome della maggioranza, il voto sarà sfavorevole a questo Odg. E’ il tenore del testo, non è solo un discorso delle premesse. La maggioranza non può approvare un Odg che diventa commissariamento politico di un Segretario di Ststo, se non del governo tutto. E’ inacettabile a livello politico. Poi sul contenuto: in alcune parti può essere condivisible, mai si sono negate le difficoltà dell’Iss, la situazione è molto complicata e peggiorata con la gestione pandemica. Il segretario sta pensando di porre rimedio alle criticità, anche di lunga data, ma è necessario offrire i tempi, che sia Ciavatta o che sia il dott Bevere, di porre in essere le operazioni volte alla risoluzione dei problemi. Si ritiene di non poter approvare l’Odg.

Eva Guidi, Libera

L’Odg pone sul tavolo una serie di problemi che ci sono proposti quotidianamente. Non sono d’accordo sul fatto che si tratti di un commissariamento, si chiede una relazione con disposizioni operative e sarebbe interessante discutere di tutte queste questioni in un apposito comma. Mi soffermo sulla questione della chirurgia robotica.  E’ vero che serve una strumentazione più moderna, ma in questo momento non è razionale pensare di attirare più persone prendendo nuove tecnolgie. Prima si cerchi di dare risposte alle esigenze della cittadanzna, su medicina di base, in primis, e sarà un lungo lavoro. In seconda battuta si passerà a introdurre nuove tencologie che hanno costi di acquisto e di manutenzione elevatissimi e ci sono ore per la formazione del chirurgo e del team chirurgico che devono essere mantenute nel tempo. Farlo adesso è uno spreco in queste modalità. Stessa valutazione per la sede: prima si diano risposte alle esidenze dei cittadini.

Grazia Zafferani, Gruppo misto di maggioranza

Intervengo per dissenso dalla maggioranza, come non essere d’accordo con questo Odg. Come Demos, il mio nuovo movimento, siamo usciti per evidenziare le stesse criticità riportate. Voterò a favore dell’odg, dal mio punto di vista non si tratta di commissariare il Segretario alla sanità o il governo. Si chiede di portare la relazione e di discuterne per risolvere tutte le criticità. Penso sia nostro dovere.

 

San Marino News Agency

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