San Marino. Nella mattinata, seduta consiliare contraddistinta dall’esame del Bilancio di previsione 2024

San Marino. Nella mattinata, seduta consiliare contraddistinta dall’esame del Bilancio di previsione 2024

Il Consiglio Grande e Generale in mattinata riparte con l’esame dell’articolato del Pdl Bilancio di previsione 2024, in cui si procede lentamente e nessun emendamento dell’opposizione discusso viene approvato.

In particolare, precisa il report di San Marino News Agency, in avvio di seduta prosegue il dibattito aperto in notturna dall’Emendamento di Libera aggiuntivo di un articolo 3 ter indicato come 11sexies: Art. 11sexies “Misure inerenti progetto cartolarizzazione”, in cui si ripropongono proposte presentate dal gruppo consiliare in ambito del decreto sulla cartolarizzazione. Ovvero si chiede che, nel caso di immobili di natura residenziale, inseriti nell’operazione di cartolarizzazione, si introduca una prelazione di acquisto – a parità di condizioni – per giovani under 40 che non abbiano beni intestati a carico; e per gli immobili di natura industriale e commerciale, inseriti nell’operazione di cartolarizzazione, di introdurre una prelazione di acquisto – a parità di condizioni – per i titolari di Coe attivo per più di 10 anni e con almeno dipendenti. Stefano Giulianelli, Pdcs, ribadisce che non ci sono le condizioni per l’accoglimento, “tuttavia- aggiunge- questo emendamento ha merito di aprire un dibattito su quelle che, secondo me, dovrebbe essere le finalità dell’intervento pubblico nel momento in cui agisce come soggetto finanziario-bancario”. Di qui la proposta:  “Un impegno che si potrebbe dare al congresso di Stato, nella prossima Legislatura, è quello di fare una ricognizione di tutti gli Statuti sociali dei soggetti in cui lo Stato ha interesse economico e sociale per introdurre finalità più etiche e sociali”. Quindi interviene il Sds Marco Gatti, per sottolineare le problematiche che una prelazione introdurrebbe: “In sede di approvazione del decreto sulla cartolarizzazione si erano fatte considerazioni anche sulla tutela dei diritti di debitore e creditore.- ricorda- Nel momento in cui si introduce un vincolo, quel bene cambia valore, avere prelazione non realizza il rilancio che si ha nella trattativa di acquisto del bene, che è interesse di debitore e creditore. Altro elemento: se ci sono due 40enni che fanno prelazione, cosa succede? Rilevo diverse le problematiche di applicazione”. Vladimiro Selva, Libera, riconosce infine che le ragioni portate dal Segretario sono fondate: “Sappiamo che con la prelazione il valore di realizzo potrebbe risentirne, d’altra parte- aggiunge- sono situazioni in cui lo Stato è chiamato a mettere garanzie e, a nostro avviso, come forze politiche dovremmo cercare il modo per agevolare le giovani coppie all’acquisto di questi beni a prezzi più vantaggiosi rispetto la normale compravendita, noi abbiamo individuato la prelazione, ma si possono pensare altri istituti se non è quello indicato”. Alla fine l’emendamento di Libera vien respinto con 21 voti contrari, 15 a favore e 2 non votanti.

All’Articolo 4 “Convenzionamenti per prestiti agevolati” non sono presentati emendamenti, si apre comunque il dibattito in cui Alessandro Rossi, Gruppo misto, per primo, chiede di avviare  una verifica sui convenzionamenti per i prestiti agevolati che sono proposti ogni anno, spiega, per lo più nella stessa modalità. La  proposta che trova sponda in tutti gli interventi successivi dei consiglieri di opposizione. Il Sds Gatti replica sottolineando come l’intervento inserito nell’articolo 4 sia di natura tecnica e non politica: “L’Articolo prende atto delle leggi che il Parlamento si è dato per dare agevolazioni fatte sulla base delle domande ricevute, non è che si fa chissà quale scelta. Certo una rivisitazione di queste leggi può essere opportuna, ma non possiamo farla in ambito di un articolo di bilancio. Dobbiamo riprendere in mano le leggi che determinano queste contribuzioni”. L’articolo viene poi approvato a larga maggioranza.

Segue l’esame dell’Emendamento di Rf aggiuntivo di un articolo 4 bis indicato come articolo 1 quater  “Interventi di mitigazione dei tassi di interesse”, su cui si sviluppa un ampio dibattito in cui sostanzialmente tutti i gruppi manifestano condivisione sui principi espressi, ma lo stesso Segretario di Stato ricorda che sono già stati inseriti nell’Articolo 1, con una delega che impegna il governo a intervenire nella stessa direzione: “Questo emendamento è uno di quelli presentati ieri ufficialmente in conferenza stampa e riguarda la mitigazione dei tassi di interesse. Il periodo che stiamo vivendo è molto complicato e, dal punto di vista dell’innalzamento dei tassi di interesse, soprattutto per quelle famiglie che hanno acceso nel tempo mutui a tasso variabile, si è creata una situazione difficile da affrontare. Tante volte parliamo di aiutare le famiglie e anche dalle organizzazioni sindacali è  arrivato un monito che dobbiamo ascoltare. Ci sono alcune fasce di lavoratori che, pur lavorando, non riescono ad arrivare a fine mese. E’ una povertà che non è assoluta, ma la riduzione dei tenori di vita ricshiano di mettere in difficoltà le famiglie e le persone stesse. Le voci che impattano di più sono l’aumento dei tassi dei mutui, il carrello della spesa e le tariffe di bollette e le assicurazioni. Sono le spese fisse che alcune famiglie hanno ed è il momento necessario  quella di poter dare risposte a queste situazioni perché non diventino emergenziali.

Noi qui facciamo una proposta e vogliamo porre un tema, se si ritene non sia adeguata, la si può cambiare, ma impegniamoci su questo tema in Finanziaria. Possiamo individuare le priorità per dare risposta al problema del carovita e andiamo in quella direzione senza perdere tempo. Ovvero, nell’emendamento si chiede in primis che il governo “negozi con gli istituti di credito sammarinesi un protocollo d’intesa per permettere, per i soggetti che hanno a proprio carico mutui a tasso variabile per l’acquisto o interventi su edifici ad uso residenziale o economico, di mantenere bloccata la rata complessiva vigente precedentemente all’avvio dell’aumento dei tassi posto in essere dalla Banca Centrale Europea, attraverso il rinvio del pagamento di parte della quota capitale, mantenendo la quota interessi e allungando contestualmente la durata del mutuo” . Quindi che “con decreto delegato vengano introdotte le disposizioni necessarie per rendere possibile l’attuazione del protocollo d’intesa “e che si istituisca uno specifico osservatorio in cui rendere pubblici, su base mensile, i tassi d’interesse medi applicati.ne.
Lo presenta
Nicola Renzi, Rf.
Il Sds Gatti replica.
Rossano Fabbri, Npr.
Guerrino Zanotti, Libera.
Emnuele Santi, Rete.
Fernando Bindi, Rf.
Michela Pelliccioni, Dml.
Maria Luisa Berti Npr.
Sara Conti, Rf.
Roberto Ciavatta, Rete.
Manuel Ciavatta, Pdcs.
Gian Matteo Zeppa, Rete.
Maria Katia Savoretti, Rf.
Elena Tonnini, Rete.
Eva Guidi, Libera.
Giovanni Maria Zonzini, Rete.
Andrea Zafferani, Rf.
Stefano Giulianelli, Pdcs.
Sds Gatti.
Nicola Renzi, Rf.
Sds Gatti.

L’emendamento di Rf alla fine è respinto con 24 voti contrari, 19 a favore e 2 astenuti. La seduta termina con la presentazione dell’Articolo 5 “Attuazione Legge 11 maggio 2015 n.67 e successive modifiche” che riporta l’elenco degli interventi alle infrastrutture pubbliche inserite nel relativo Piano pluriennale. Il dibattito e l’esame dell’emendamento presentato da Libera all’articolo si aprirà nella seduta del pomeriggio.

Leggi il report integrale

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy