I lavori consiliari sono ripresi questa mattina a Palazzo Pubblico di San Marino dal dibattito in comma Comunicazioni in cui il confronto in maggioranza si è accentuato, con l’esplicita richiesta a Rete, da parte dei consiglieri del Pdcs in primis, e poi anche degli altri alleati, del ritiro dell’ordine del giorno presentato dal movimento di governo che chiede, in particolare, l’impegno di arrivare alla riforma dell’Igr. Alla richiesta si è opposto il rifiuto netto al ritiro, ribadito dal consigliere Gian Matteo Zeppa di Rete.
“L’odg dello scorso Consiglio può essere considerato un atto di sfiducia ed è chiaro che non può essere trascurato e per questo la Dc ne chiede il ritiro – ha detto Manuel Ciavatta (Pdcs) – perché se ci sono problemi da approfondire, non lo si fa con un ordine del giorno presentato in questa maniera, ci si ritrova in maggioranza e si torna in Aula con un odg su cui si è lavorato insieme”.
La replica a stretto giro di Gian Matteo Zeppa (Rete): “Caro consigliere Ciavatta, noi non lo ritiriamo l’odg. Siamo disposti a modificarlo ma non lo ritiriamo”. E ancora: “Sono quei cattivi di Rete allora a voler staccare la spina o qualcun altro che non vuole la stagione delle riforme?”, ha chiesto Zeppa all’Aula.
Anche il segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, ha preso la parola per spiegare che non è un problema di contenuti, “un ordine del giorno è un atto politico e si chiede il ritiro di un atto politico”.
E si è spinto anche più in là, invitando a un chiarimento tra alleati: “Se questa maggioranza vuole andare avanti insieme, deve fare un ragionamento corretto, che si basi sulla capacità di avere fiducia, responsabilità e condivisione e mediazione. Così si va avanti compatti, se non ci sono queste condizioni penso sia difficile”.
Il comma Comunicazioni è terminato, gli ordini del giorno presentati nella seduta di ieri da Repubblica futura e Alleanza riformista verranno votati a fine sessione, mentre quello del gruppo misto di opposizione, poiché è assente il segretario di Stato competente, sarà esaminato nel prossimo Consiglio Grande e Generale.