Una struttura di intelligence, una procura antimafia, una legge ad hoc sul contrasto alla malavita, il riordino delle forze di polizia che dovrà passare per un unico comandante e per il potenziamento della polizia giudiziaria. Eccolo il pacchetto sicurezza maturato dai tecnici della segreteria di stato alla Giustizia, con la consulenza della Fondazione Caponnetto e quella di Pier Luigi Vigna, già procuratore nazionale antimafia.
I progetti a riguardo studiati dai tecnici di Casali prevedono due possibilità: la nascita di un corpo unico, nel quale unificare le tre divise, o l’istituzione di un unico comandante a capo dei tre corpi distinti. Questo, affiancato al potenziamento della sezione di polizia giudiziaria, del nucleo antifrode, e alla nascita di una struttura di “intelligence ”. «Oggi è inevitabile provvedere alle norme per scongiurare ogni rischio di infiltrazione – ha commentato poco dopo l’incontro il presidente della commissione affari di giustizia Edda Ceccoli -: una buona normativa può essere in questa fase anche segno di affidabilità del paese.
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