San Marino, Criminal Minds. Regolamento di conti in puro stampo mafioso

San Marino, Criminal Minds. Regolamento di conti in puro stampo mafioso

L’Informazione di San Marino: Far West in Repubblica / “Da una parte gli albanesi dall’altra i camorristi” 

[…]


Il titolare di una
finanziaria sammarinese, appunto
Marco Bianchini e la
Fingestus, “si avvaleva di due soggetti di origine campana”,
collegati al clan Gallo-Cavalieri,
e “senza questi due galantuomini
non faceva neanche un
passo”. Scatta poi una faida in
stile far west con un imprenditore
di Ancona a rischio
fallimento. A questi l’imprenditore
sammarinese garantisce
un prestito da 2,5 milioni di
euro, attraverso l’impegno di
acquisto dei beni sequestrati,
di cui 500 mila euro erano gli
interessi.

Una cifra giudicata
troppo onerosa dall’imprenditore
anconetano, che decide di
mandare in missione sul Titano
due guardaspalle per strappare
un ribasso. Ma l’imprenditore
sammarinese rilancia, avvalendosi
dei suoi due scagnozzi ma
anche di Salvatore Pascarella,
condannato per un tentato
omicidio a Riccione nel 2005.
Per chiudere la partita basta
poi una telefonata in cui si fa
riferimento al boss Pasquale
Gallo. La cricca dell’imprenditore
anconetano, di cui fanno
parte anche alcuni albanesi, si
ritira.

Intanto, l’imprenditore
sammarinese fa una serie di
denunce in varie procure, Rimini,
Ancona e San Marino,
mentre, sottolinea Lucignano,
“la più alta autorità della Gendarmeria
lo aggiorna in tempo
reale”. Si parla di Achille Zechini,
e forse è proprio questo il
risvolto più inquietante dell’intera
vicenda.

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