“I cittadini di San Marino più in difficoltà non possono essere lasciati soli”.
Lo sostiene Unione consumatori sammarinesi che interviene invocando l’intervento dello Stato.
“Moltissime sono le persone – riporta una nota – che si trovano a dover fare i conti, come abbiamo già avuto modo di scrivere, con bollette che a volte superano i 1000 euro. Bollette che oltre ad essere salate presentano il solito problema della poca leggibilità.
Non è stato inoltre superato il problema legato alle bollette stimate, che tuttora continuano ad arrivare nelle case, non si può risolvere il tutto chiedendo alle persone di farsi l’autolettura.
Con l’inverno alle porte sono i fragili a rischiare di più: si tratta di anziani ma anche di mamme o papà magari soli con figli piccoli; in ogni caso indipendentemente dallo status di single, famiglie o pensionati, sono sempre più le persone che fanno estrema fatica ad arrivare a fine mese”.
Quindi l’appello: “Lo Stato non può seguitare a ignorare il problema, così come il monito degli Eccellentissimi Capitani Reggenti non può cadere nel vuoto.
I cittadini più in difficoltà non possono essere lasciati soli.
Nella vicina Italia i nostri omologhi fra cui l’ADOC (Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori promossa dalla UIL, ndr), stanno chiedendo a gran voce aiuti ulteriori accanto a quelli già messi in campo: bonus alimentari, bonus bollette, bonus carburante.
Non chiediamo venga rincorso il modello del bonus permanente, ma qui il tempo di stare alla finestra è finito.
Di parole ne abbiamo ascoltate tante, anche a proposito della vicinanza nei confronti di quelle donne o uomini che subiscono soprusi per esempio in ambito familiare. Poi però quando trovano il coraggio di separarsi, è difficile pur dandosi da fare e lavorando, far fronte a tutte le necessità con un solo reddito.
Le azioni da mettere in campo sono innumerevoli e sin qui nulla o poco si è fatto.
Questo colpevole ritardo lo pagheranno i nostri cittadini, a meno che, come chiediamo da tempo, l’Esecutivo non cominci a mettersi in ascolto, confrontarsi e trovare la sintesi con le Assoconsumatori e le OOSS.
È obbligo dare quindi risposte alle più che legittime istanze di tante persone, di troppe persone che, prese da comprensibile sconforto, rischiano di non credere più nel futuro del nostro Paese” conclude Ucs.