Rassegna Stampa – Scintille sul decreto blockchain. “Si scavalca la funzione legislativa del Consiglio”
Dibattito del pomeriggio di ieri interamente dedicato al Decreto “Disciplina delle tecnologie basate su registri distribuiti”
Dibattito del pomeriggio di ieri interamente dedicato al Decreto “Disciplina delle tecnologie basate su registri distribuiti”, ovvero sulla regolamentazione del sistema digitale della blockchain e delle criptovalute.
Si schiera contraria Repubblica Futura, che avrebbe preferito un Progetto di legge a proposito di un tema così delicato. Si temono anche i possibili effetti distorsivi e la probabile revisione in vista all’imminente avvio dell’accordo di Associazione all’Unione Europea.
Tra i timori delle opposizioni anche il riciclaggio e le distorsioni che hanno visto, tra l’altro, Emanuele Santi chiedere chiarimenti, non arrivati, circa una impresa che avrebbe visto una perdita milionaria nella vigenza del decreto ieri in ratifica.
Decine gli emendamenti presentati dalle forze politiche di opposizione e altri presentati anche dal governo.
Critiche da Rf per il ruolo preponderante conferito a Banca Centrale che con l’emissione di regolamenti in ambito di criptovalute e blockchain, andrebbe a scalzare il ruolo del Consiglio grande e generale. Addirittura, rilevano tutte le opposizioni, viene fatta discendere la abrogazione delle normative ora vigenti dall’emanazione dei regolamenti da parte di Bcsm, senza che venga fissato, da parte del consiglio, un termine preciso.
Già, dunque, rileva l’opposizione, in particolare Enrico Carattoni dai banchi di Rf, viene demandata all’emanazione di un provvedimento di regolamentazione secondaria l’abrogazione di un atto avente forza di legge quale è un decreto, sovvertendo così la gerarchia delle fonti. In più si subordina alla tempistica e al volere di un ente dell’amministrazione la cancellazione di un provvedimento del Consiglio e cioè del legislatore, scavalcando la funzione dell’aula.
“Ma questo – ha commentato Nicola Renzi di Rf – forse comincia a fare chiarezza su quali sono i veri organismi che prendono le decisioni nella Repubblica di San Marino”. Sollevati anche dubbi di costituzionalità.
Il decreto, con gli emendamenti del governo, è stato tuttavia approvato.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23