RASSEGNA STAMPA – Il provvedimento, fortemente contestato dall’opposizione, approvato con 32 voti della maggioranza
La ratifica del decreto “Norme transitorie per la gestione del personale dirigenziale” innesca un dibattito acceso nella serata di lunedì con accuse da parte dell’opposizione che stigmatizza il fatto che si proceda in maniere disorganica e contraddittoria. Per Nicola Renzi (Rf) “non si può continuare ad intervenire sulla pubblica amministrazione un pezzo per volta e sempre con interventi mirati a specifiche persone. Questo modo di procedere non va bene, a prescindere da chi sia coinvolto. Non intendo fare valutazioni individuali sui dirigenti in questa sede. Credo che i dirigenti debbano essere valutati, ma con modalità trasparenti e chiare da parte della stessa amministrazione, cosa che oggi non avviene a causa di un sistema di valutazione sempre più personalistico e concentrato nelle mani di una sola persona. Questo decreto che stiamo discutendo è un decreto miscellanea, e ancora una volta rappresenta un approccio non organico alla pubblica amministrazione e, in alcuni casi, alla sanità. Sembra che ci sia qualcuno chiuso in un ufficio che decide come spostare le persone da un posto all’altro senza una visione d’insieme e senza regole chiare. L’amministrazione non si può gestire in questo modo, bisogna concorda- re delle regole. Il punto cruciale, però, rimane quello degli switch. Sono stato tra i primi a denunciare che quattro uffici dell’amministrazione hanno agito contro legge effettuando trasferimenti di dirigenti. La legge era chiara: per spostare dirigenti ci devono essere motivi chiari, precisi e ragionevoli. Voi l’avete fatto senza alcuna spiegazione. A questo punto, mi chiedo che senso abbiano ancora i concorsi per la dirigenza.”. “Molti provvedimenti – aggiunge Gaetano Troina (D-ML) – sembrano sempre più costruiti su misura per determinate precise casistiche, snaturando la normativa generale della pubblica amministrazione.” (…)
Articolo tratto da L’informazione di San Marino