San Marino. Des, Boschi (Libera): “Abbiamo detto no a Confuorti. Perché dovremmo dire sì a Banuelos?”

San Marino. Des, Boschi (Libera): “Abbiamo detto no  a Confuorti. Perché dovremmo dire sì a Banuelos?”

Des, Boschi (Libera): “Abbiamo detto no a Confuorti. Perché dovremmo dire sì a Banuelos?”

DAVID ODDONE – Dopo la battaglia di Libera in Aula consigliare, con la presentazione di 400 emendamenti ed interventi a ripetizione nel primo giorno di Consiglio, la maggioranza alla fine ha chiesto un incontro e si è così concordato di terminare i lavori con la Finanziaria, facendo slittare quindi il progetto di legge sul Des. Il progetto dunque, con ogni probabilità verrà discusso a Gennaio e ci sono evidentemente i margini per ragionare. Si può parlare certamente di vittoria delle opposizioni, ma anche di sensibilità da parte della maggioranza che ha aperto al dialogo. Ne abbiamo parlato col Consigliere di Libera, Luca Boschi.

Boschi, cosa non vi convince del Des? “La poca trasparenza. Mi pare che se di questo progetto non ne avesse scritto lei sul Corriere della Sera, oggi non ne sapremmo ancora nulla. Un investimento di questa portata avrà chiaramente ripercussioni importantissime e tangibili sull’intero sistema-Paese. Io credo che forze politiche responsabili avrebbero dovuto allargare il dibattito e discuterne anche con le minoranze. Probabilmente invece se non fosse uscito quello scoop, non conosceremmo neppure il nome di Banuelos. Durante la scorsa legislatura ci erano state mosse accuse forti, di procedere a testa bassa senza ascoltare nessuno e di prendere decisioni vitali per San Marino senza alcuna condivisione. Mi pare di poter dire senza tema di smentita, che c’è chi predicava bene, ma oggi razzola molto male”.

Come valuta la decisione di rinviare la discussione? “Positivamente, ma fino a un certo punto. Rinviare di per sé dice molto poco. Bisogna capire se c’è la volontà di ascoltare ed affrontare assieme questa progetto che nel bene o nel male, questo lo vedremo, condizionerà negli anni a venire i nostri concittadini. L’impressione è che la maggioranza abbia semplicemente voluto evitare l’esercizio provvisorio, se avessimo tirato dritto nella nostra volontà di bloccare il progetto del Des. Spero ovviamente di sbagliarmi, anche perché siamo pronti a dare forte battaglia sul tema. Vedremo se ai buoni propositi, seguiranno i fatti. Abbiamo qualche giorno prima di riprendere in mano il filo del discorso, ci aspettiamo di essere coinvolti. Fermo restando che in pochi giorni è difficile valutare un progetto di tale portata. Ci avrebbero dovuto chiamare e coinvolgere mesi e mesi fa. Al di là di tutto è un atteggiamento poco serio”.

Gira voce di un possibile referendum se non verrà trovata la quadra. Conferma? “Confermo che non siamo disponibili a cedere il Paese a una persona sola o a una oligarchia. Nessuno può mettere in discussione la nostra sovranità. Durante la scorsa legislatura fu Libera a staccare la spina quando le voci su Confuorti, con annessi e connessi, si sono fatte più pressanti. Difficilmente Rete avrà lo stesso coraggio, anzi mi paiono pronti a ingoiare di tutto per un posto al sole, chissà magari per avere la testa della Tomasetti, con la promessa a maggio di mettere qualcuno di loro gradimento al suo posto. Ormai si è persa ogni differenza fra Dc e Rete. Dove sono finiti i rivoluzionari che gridavano alla svendita di San Marino? Il nostro timore è che il ‘compratore’ ieri si chiamava in un modo, oggi invece sia Banuelos. Noi abbiamo dimostrato coi fatti coerenza, rinunciando alla poltrona. Difficilmente altri faranno lo stesso. Di certo, per rispondere alla sua domanda, siamo pronti anche a ricorrere al referendum per bloccare un progetto del quale oggi nessuno conosce bene i contorni”.

Sarà possibile costruire una futura nuova maggioranza su progetti imponenti quali appunto il Des? “Se queste sono le premesse direi proprio di no. Ribadisco il concetto: noi abbiamo rinunciato ai nostri posti al governo e abbiamo staccato la spina alla scorsa legislatura proprio per salvaguardare la nostra sovranità Mi spieghi perché abbiamo detto no a Confuorti e dovremmo dire sì a Banuelos! In ogni caso quando conosceremo il progetto nella sua interezza daremo un giudizio di merito e compiuto. Ad oggi quello che non ci piace è il metodo e la poca trasparenza. Cosa si vuole nascondere? Chi si vuole avvantaggiare? Perché non si sono messe le carte in tavola? Non siamo disponibili a costruire governi e maggioranze con chi utilizza questo modo di fare. Se la Dc vuole continuare a fare politica clientelare con l’avallo di Rete, facciano pure. Non ci spaventa attendere la fine della legislatura. A quel punto però qualcuno si dovrà guardare dal giudizio dei sammarinesi”.

A proposito di questo, vi state preparando oppure no alla fine della legislatura? “Lo chieda a Dc e Rete non a me. Francamente è un tema che mi appassiona poco. Mi interessa di più bloccare speculazioni, regali agli amici, incarichi e chi più ne ha più ne metta. Fossi in qualcuno che ha detto certe cose in passato, fatto certe battaglie e mosso accuse anche violente ai proprio colleghi parlamentari, mi vergognerei profondamente. Noi siamo prontissimi ad andare al governo, abbiamo proposte e soluzioni. Ma non ci vogliamo andare a tutti i costi e non siamo disponibili a compromessi”.

Articolo tratto da La Serenissima pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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