Le differenze di vedute tra il consigliere Margiotta (Su) e gli ‘amici’ di Rete riguardo alla nomina del membro di opposizione del gruppo tecnico della spending-review dimostra che nell’opposizione non corre buon sangue. Se da una parte Cittadinanza attiva e Intesa per il Paese hanno cercato, proprio su questo argomento, di trovare un accordo comune, tentando di rafforzare il peso politico dell’opposizione, in modo da contrastare quello della maggioranza, dall’altra, Rete, infischiandosene di tale approccio, ha pensato bene di distinguersi sia dall’opposizione che dalla maggioranza, trovando, probabilmente, un fido alleato, per la votazione dei membri del gruppo tecninco sulla spending review, in Alleanza popolare, la quale, a sua volta, dimostra, da un lato sì di essere tra le fila della maggioranza, ma dall’altro anche di non sentirsi a proprio agio, come testimonia anche l’ultima critica che Ap ha rivolto al Congresso di Stato in merito alla retribuzione dirigenziale prevista dalla riforma della pa. Bene, a questo punto, mi verrebbe da pensare che in Consiglio, oltre alle tre già esistenti coalizioni (Bene Comune, Intesa per il Paese e Cittadinanza attiva), se ne stia formando una quarta, formata da Ap e Rete, una sorta di coalizione fantasma che nei momenti più delicati può mettere in difficoltà la maggioranza e frammentare l’opposizione.
Si è quindi deciso per la Dott.ssa Federica Renzi. Ma non è tutto qui. Cittadinanza Attiva, in accordo con Intesa per il Paese, ha proposto a Rete la nomina di Pallante quale consulente dell’intera Opposizione sia sulla spending review, sia sullo studio del risparmio energetico in Repubblica con mandato per l’intera legislatura. E qui, oltre a non aver dichiarato pubblicamente la proposta dell’opposizione sulla possibile consulenza di Pallante, Rete e la Politica , hanno perso un’altra occasione. Un’occasione persa perché gli amici di Rete hanno rifiutato la proposta, facendo vincere personalismi, individualismi e non il Progetto che si poteva attuare. Un’occasione persa perché ancora una volta i cittadini hanno visto la politica discutere sui nomi e sulle nomine e non su argomentazioni di spessore come lavoro, Europa, patrimoniale, ecc.
Leggi Comunicato, Tony Margiotta – consigliere Sinistra Unita
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