San Marino. Dml al lavoro per una possibile aggregazione di centro destra

San Marino. Dml al lavoro per una possibile aggregazione di centro destra

Aggregazioni senza una base valoriale condivisa non fanno bene al paese come l’attuale maggioranza “che si fa opposizione da sola”

ANTONIO FABBRI. Al lavoro per una possibile aggregazione di centrodestra. Lo ha annunciato ieri Domani Motus Liberi indicando quale  sarà il percorso che intende intraprendere nei prossimi mesi, alla luce della stagione congressuale e in vista della propria assise che si terrà nei primi mesi del prossimo anno.

“Stiamo strutturando e realizzando un lavoro di aggregazione del centro-centro destra a San Marino”, ha detto il presidente di Dml Lorenzo Forcellini Reffi.

“Lo stimolo – prosegue – deriva dalla storia recente del Paese, perché recentemente le aggregazioni formatesi hanno dimosrato che non funzionano. Nel momento in cui forze politiche eterogenee si mettono insieme per fini elettorali e poi cominciano veti incrociati, il nostro Paese non ne beneficia”.

Aggregazione di centro-centro- destra, anche perché “il contesto internazionale sta spingendo in questa direzione. Anche nella cittadinanza percepiamo questa esigenza. Continuiamo a confrontarci con le persone che comunque sono sfiduciate e impaurite”.

Si tratta dunque dell’inizio di un percorso che vede come in- dirizzo l’indicazione di 10 punti. Li cita il presidente Forcellini Reffi: “Buon senso, unità e colla- borazione per il bene del paese; difesa dell’identità e dell’immagine e della serietà della Repubblica; libertà dell’individuo e responsabilità sociale; famiglia e solidarietà; Governo rispettabile, di sostanza e credibile; sviluppo economico e valorizzazione del lavoro; ambiente e sostenibilità; integrità e rispetto delle regole; formazione civica e partecipazione democratica; posizione internazionale ed europea competitiva. Questi i dieci principi declinati. Adesso inizieremo incontri con quelle forze che condividono”, ha detto il presidente Forcellini Reffi.

“Si tratta – ha detto Fabio Righi – di una scelta in continuità con quanto il partito ha impostato e scelto anche in tempo antecedente alla campagna elettorale. Tutti parlano del fatto che bisogna rimettere al centro la politica con la ‘P’ maiuscola, e riteniamo che non sia quella di aggregare chiunque in qualunque caso”.

Righi ha parlato di una esigenza forte, “lo dimostrano i primi mesi di un governo che, continuando a nascondersi dietro al ‘troveremo una quadra nella diversità’, vede in realtà le forze politiche che lo sostengono  avere visioni del mondo completamente diverse. Noi abbiamo le idee chiare, riteniamo di avere una flessibilità per poterci mettere al tavolo anche con forze che non la vedono allo stesso modo proprio su tutto, ma con una indentità chiara. C’è un’esigenza forte di conciliare tradizione e innovazione”. Punta il dito sulle divergenze conclamate emerse in maggioranza con una battuta: “Ci sentiamo un po’ esautorati del nostro ruolo: la maggioranza è così forte che può fare tutto… anche l’opposizione di se stessa”.

Mirko Dolcini punta sull’aspetto identitario, “noi ne abbiamo sempre fato un cavallo di battaglia”, afferma. “Le alchimie tra partiti quando non c’è una sovrapposizione di anime, non paga e lo vediamo. E’ notizia di ieri, la fuoriuscita da Alleanza riformista del consigliere Cecchetti. Questo dimostra che in assenza di una identità di valori, è evidente che non c’è un buon rapporto tra membri della stessa maggioranza. Questo non può portare a progetti a lungo termine efficaci e giusti per il Paese”.

Quanto alla condivisione di area di centro-centrodestra, Dolcini sottolinea anche la necessità di avere condivisione anche “dei nostri progetti”. Cita tra gli altri il progetto della comunità energetica nazionale “nato in maggioranza, interrotto non per colpa di Motus, che riteniamo attuale e cercheremo di rivitalizzrlo anche dall’opposizione”.

“Non vogliamo essere fraintesi – aggiunge Righi – quando parliamo di conservtorismo riformista, intendiamo non richiamare periodi storici particolari, ma il fatto che, pur saldi nei valori tradizionali, intendiamo abbracciare il cambiamento e portandolo avanti con convinzione, affrontando la novità, portandola avanti avendo ben chiara la nostra base valoriale.

Partiranno dunque incontri con le forze politiche per parlare di questo percorso nel quale si guarda a Dc e Repubblica futura, ma anche Ar, senza tuttavia escludere il confronto con nessuno.

DOMANI-Motus liberi ha intenzione, intanto, di vedere quali risposte sul piano politico la stagione congressuale imminente darà. Anche i congressi dei partiti, dunque, consetiranno di valutare il percorso migliore da intraprendere

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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