Libera critica verso il Governo, ma rilancia sulle proposte
“Campagna acquisti? Non da noi. Da un po’ tentano di spaccarci, ma Libera è compatta”
“La campagna acquisti è un modo vecchio di gestire le cose. E’ chiaro che la nostra forza politica la seconda forza del Paese, fa un po’ di timore, quindi c’è questo gioco a spaccarci, ma mi sembra che sono quattro anni che dicono che Libera si spacca e che è in difficoltà… ma non è così”. Lo afferma Matteo Ciacci che parla di compattezza, ma non nega che ci sia una campagna acquisti, escludendo categorcamente, però, che ci siano consiglieri di Libera disposti a “portare acqua” a questa maggioranza.
“Campagna acquisti? Non da noi, Non ci sono disponibilità in Libera”, rincara Eva Guidi smentendo dunque i rumors che davano da giorni con insistenza l’uscita dal Partito di Bevitori e Muratori.
I due ieri con una nota hanno affermato: “Non che ce ne fosse bisogno, d’altronde basta risentire i nostri innumerevoli interventi consigliari, per ribadire – con estrema trasparenza – quella che è la nostra posizione: siamo consiglieri di opposizione. Rivendichiamo e rimaniamo coerenti con quanto fatto la scorsa legislatura dal battaglie per smascherare e poi per incriminare la cricca legata a Confuorti, Banca CIS e settori deviati del Tribunale e di Banca Centrale. In tal senso, pur dai banchi dell’opposizione, abbiamo valutato positivamente il lavoro dei vertici di tre presidi fondamentali recentemente confermati: Tribunale, Banca Centrale e Gendarmeria”.
Non è però chiaro se quella espressa dai due consiglieri – che non dicono mai esplicitamente “restiamo in Libera” pur firmandosi come consiglieri del partito – sia anche la linea della forza politica.
Probabilmente le cose si chiariranno nei prossimi giorni. Intanto Libera in conferenza stampa, parla anche della iniziativa che intende portare avanti per proporre le sue priorità. Quindi posizione critica, ma anche contributo propositivo. Quindi Ciacci, Guidi e il rpesidente del partito Dalibor Riccardi parlano di appoggio a progetti seri di sviluppo economico da opporre al debito; progetti e investimenti per infrastrutture in ambito energetico; sanità, per il potenziamento della rete territoriale; turismo da riqualificare; emergenza casa e carovita; accordo di associazione all’Ue, “fuori da ogni opacità”.
Dalibor Riccardi poi annuncia incontri con i sindacati e le categorie economiche e sul piano politico, l’appello all’area socialista e riformista, che ha visto circa un mese fa una serata, promossa proprio da Libera a Domagnano, che chiamava a raccolta proprio le forze socialiste e riformiste. Un’area dove, però, non è un mistero, ci sia un affollamento, anche caotico, di proposte aggregative che rischiano di essere divisive.
Articolo tratto da L’infrmazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
