Franco Cavalli – San Marino Oggi: La segreteria di Stato alle prese con la nuova legge dell’Ateneo e con la nomina del nuovo Rettore /
Università, Canfora
vicario, ma il 31/12
scade tutto il Cda /
Il Segretario Morganti: “abbiamo colmato un vuoto normativo”
L’Università di San Marino sembra che abbia proprio bisogno di una sistemata. Dalle dimissioni irrevocabili del Rettore Giorgio Petroni sono emerse un po’ di falle nell’impianto normativo e amministrativo verso le quali si sta correndo ai ripari ora non senza qualche polemica. Ne sa qualcosa il segretario di Stato alla Pubblica istruzione Giuseppe Maria Morganti che con calma ma fermezza risponde a quanto si sta scatenando in questi giorni. Stando alle spiegazioni che arrivano dalla segreteria di Stato, per semplificare, bisogna spiegare che l’Università sammarinese viaggia sostanzialmente su due binari, uno amministrativo e uno scientifico-accademico. Il Rettore presiede il secondo, mentre il Consiglio di amministrazione il primo. “Con le dimissioni del Rettore – argomenta il segretario Morganti – è emerso un vuoto normativo in quanto non è contemplata la possibilità di un vuoto quando manca un Rettore. Tra l’altro è il rettore che dovrebbe nominare un Prorettore che però poi decade nel momento della mancanza del Rettore, quindi in questa fase saremmo stati comunque senza Rettore e Prorettore. Così abbiamo proceduto a nominare un vicario, identificato nel professore Luciano Canfora”. (…) Alla fine – conclude Giuseppe Morganti – è stata adottata una delibera del congresso di Stato che ha colmato un vuoto normativo indicando la figura di un vicario. Anzi a tal proposito desidero ringraziare pubblicamente il professor Canfora che ha accettato con vero spirito di servizio dimostrando una grande umiltà, senza comportare costi aggiuntivi per l’Università”. (…)
