San Marino. Editoriale di Antonio Fabbri: ‘Chi si aspetta cosa’. L’Informazione di San Marino

San Marino. Editoriale di Antonio Fabbri: ‘Chi si aspetta cosa’. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Chi si aspetta cosa

Innegabile che tutti abbiano delle forti aspettative verso il congresso democristiano. I primi ad averle sono loro stessi. E anche se le sorprese in queste sedute plenarie sono sempre possibili, c’è chi sa già come andrà a finire. Intanto si potrebbero scrivere le parole che, comunque vada, chiunque sarà segretario, qualunque sarà la mozione, si diranno domenica sera: “La Democrazia cristiana esce rafforzata da questo Congresso”. Si dirà così, o pressappoco, un po’ perché è vero. Ai grandi partiti questi bagni di amor proprio e autocelebrazione danno sempre carica. Si vedono amici e persone che tutto sommato, anche se la lotta per la leadership è aspra, la pensano comunque allo stesso modo. E questo, in qualunque compagine sociale, rafforza nelle convinzioni e nei principi, giusti o sbagliati, condivisi o meno condivisi che siano. (…) Chi allora si aspetta qualcosa di rivoluzionario dalla Dc? Nessuno. Perché tutti si aspettano che la Dc faccia la Dc e si muova, sì, ma piano piano. (…) Che la Dc faccia la Dc se lo aspettano gli alleati, che non vorrebbero veder rivoluzionare la linea di Via delle Scalette e, più di una volta, hanno già palesato il desiderio di una riconferma del segretario uscente. Che la Dc faccia la Dc, se lo aspettano un po’ tutti, insomma. Anche perché, verosimilmente, non ci si può aspettare altro.

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