Patrizia Cupo di Corriere Romagna San Marino tratta della comicità presente nella campagna elettorale della Repubblica di San Marino. Anche di quella involontaria che si ritorce contro come un boomerang.
(…) Da ieri
on line sul social network anche lo spot
elettorale della lista Pdcs-Noi sammarinesi:
di certo ben più istituzionale, invita
al voto puntando tutto sulla forza delle relazioni
internazionali.
Poco da ridere,
molto per cui riflettere.
E comunque, che
ormai Facebook fosse dichiaratamente
diventato un mezzo per la propaganda politica
se n’è accorta anche la commissione
elettorale che ha dovuto riflettere sulle
potenzialità del mezzo quando, a poche ore
dall’avvio della campagna elettorale,
c’era chi denunciava un uso sconsiderato
di Facebook per la propaganda abusiva.
Matteo Zeppa di Rete, invece, vi affida i
propri comunicati stampa: in polemica
con le interviste a pagamento, pubblica
sul social network le proprie risposte e
riflessioni politiche. «E’ gratis, non costa
mica 50 euro», chiosa.
Intanto, la via tradizionale
alla propaganda politica continua:
proseguono nei castelli i comizi elettorali.
Vietato il dibattito e il confronto
col pubblico: ogni candidato ha 5 minuti
per rispondere alla prima domanda, 3 alla
seconda, 3 per la replica.
Il pubblico non
può intervenire se non con fischi e applausi:
e di questo, però, fa man bassa.
