È stato emesso dall’Istituto per la sicurezza sociale il bando di concorso internazionale per l’assunzione a tempo indeterminato di Medici di Medicina Generale.
Possono partecipare al bando di concorso internazionale per l’assunzione a tempo indeterminato di Medici di Medicina Generale, oltre ai sammarinesi, anche i cittadini stranieri non residenti nella Repubblica di San Marino. Lo dice in una nota l’Istituto per la sicurezza sociale.
Il bando è rivolto a coloro che abbiano conseguito la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia con abilitazione professionale e specializzazione (percorso formativo triennale per MMG o altra scuola di specializzazione).
Le domande di partecipazione, debitamente compilate e corredate da tutti i documenti necessari previsti dal bando, dovranno pervenire, in busta chiusa tramite lettera raccomandata A/R o consegnata a mano all’Ufficio Personale e Libera Professione dell’Istituto per la sicurezza sociale, via Scialoja n. 20, 47893, Borgo Maggiore (Rsm) entro e non oltre le ore 12 del 2 dicembre 2022.
Non è specificato quanti saranno poi i candidati assunti. Ma chi supererà il vaglio della commissione entrerà a far parte della graduatoria da cui, per i prossimi due anni, l’Iss farà ricorso per l’eventuale assunzione a tempo indeterminato di PDR di DIRMED presso la UOC Cure Primarie e Salute Territoriale, “secondo tempi e termini compatibili con le previsioni del prossimo Fabbisogno Generale e le risorse stanziate a Bilancio, nonché in presenza di eventuale vacanza definitiva di PDR attualmente assegnati e/ o di integrazione temporanea di fabbisogno”.
Il bando è visionabile e scaricabile sul sito internet dell’Iss.
“Ci aspettiamo – dichiara il direttore generale dell’Iss, Francesco Bevere – lo stesso successo che hanno avuto altri bandi emessi recentemente dall’Iss e andati a buon fine. In questo specifico campo, la Medicina Territoriale, il governo ha investito molto e questo ci consente di prospettare nei prossimi mesi l’avvio concreto di una riforma dei servizi territoriali in grado di sostenere i bisogni di salute dei cittadini, ma anche di sviluppare le capacità tecnico-specialistiche dei medici già in servizio e di coloro che vorranno affrontare realtà fortemente innovative, tenuto conto dell’utilizzo anche di tecnologie e di progetti collegati alla telemedicina”.