San Marino. “Europa, sì o no?” Riflessione di don Mangiarotti

San Marino. “Europa, sì o no?” Riflessione di don Mangiarotti

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Don Mangiarotti a proposito di Europa

Europa, sì o no?

In questi giorni abbiamo letto sui social sammarinesi questa lettera di una lettrice che invitava i politici nostrani a ripensare all’ingresso in Europa, col grido: «Basta saper amministrare.
Ma in Europa no, no, no!»
Al di là di possibili reazioni retoriche o politically correct credo che sia importante per tutti ragionare sul pro e sul contro rispetto all’ingresso in Europa, stante comunque la consapevolezza che in Europa, bene o male, in qualche modo ci siamo già.
E la questione principale credo sia tutta nella capacità che abbiamo di preservare e fare crescere la nostra identità. Già qualche tempo fa il Primo Ministro di Malta ci aveva ricordato il valore dei «piccoli stati» per quanto riguarda la possibilità di influire sulle questioni decisiva per la realtà mondiale stessa.
E non è solo un ricordo rileggere nel palazzo Pubblico le parole e gli apprezzamenti di Abramo Lincoln proprio in riferimento alla nostra identità. Per non parlare poi del discorso bellissimo di Giosuè Carducci sulla «libertà perpetua».
In questi ultimi tempi abbiamo ascoltato le parole dell’Avv. Vincenzo Bassi, Presidente della FAFCE, nell’Udienza dei Capitani Reggenti in occasione dell’incontro pubblico con le associazioni pro vita di San Marino, l’«Associazione Uno di Noi» e «Accoglienza della vita».

L’ascolto di quelle parole può essere considerato una risposta indiretta alle preoccupazioni di quella lettrice, ma, ancora di più, l’invito a riflettere senza schemi sull’argomento, che certamente riguarda tutti noi, e non solo nell’immediato.
L’avere considerato, recentemente, San Marino come “fanalino di coda” dell’Europa, invece che fiaccola che splende per tutto il mondo, certamente ha avuto strascichi negativi nella coscienza comune.
È ora di ritrovare la fierezza della nostra identità che nella storia ha avuto frutti estremamente positivi e da non dimenticare né sottovalutare affatto.

Ecco allora questo giudizio sul compito che ci attende e i pericoli da evitare: «La Serenissima Repubblica di San Marino è sempre stata un esempio di libertà, sussidiarietà ed autonomia. Attraverso i secoli, essa è rimasta un esempio per tutti i Paesi e le democrazie occidentali.
Dall’osservatorio privilegiato che abbiamo sia a Bruxelles sia a Strasburgo, notiamo come il rischio che oggi anch’essa corre è di essere assorbita dall’uniformazione e dalla globalizzazione. Nonostante i recenti tragici cambiamenti legislativi, San Marino ha oggi la responsabilità di considerare la propria storia e le proprie tradizioni come strumento per interpretare il futuro, dimostrando a tutti che si può essere uniti alla comunità internazionale senza uniformarsi ad un modello univoco, ma mantenendo vive le proprie radici. In questo, le famiglie sammarinesi hanno un ruolo fondamentale. Infatti, non dimentichiamo che San Marino non avrebbe mai svolto questo suo ruolo di testimonianza senza di esse, capaci di trasmettere i valori di una comunità, che costituiscono la responsabilità e non il privilegio dei suoi membri. Senza la forza delle famiglie sammarinesi, oggi non parleremo di un presente che apre al futuro, forte delle proprie radici.
Facciamo di tutto perché esse, anche organizzate in maniera associativa, svolgano la propria funzione, al servizio del bene comune.»

L’antichità della nostra terra «della libertà» mostri a tutti coloro che cercano il bene della comune civiltà una durata che nessuna cancel culture, nessun atteggiamento woke, potrà sottovalutare.

La novità che cerchiamo è nella corrispondenza al cuore e ai bisogni dell’uomo, non il capovolgimento di ciò di cui abbiamo vissuto e che grazie a Dio ci è stato consegnato. Tradere, da cui viene tradizione, non può significare tradire.

Gabriele Mangiarotti

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy