Sorpresa a Ferrara per il coinvolgimento di Carife in operazioni sospette nella Repubblica di San Marino, sistema Smi – Smib, portato allo scoperto ieri da Stefano Elli di IlSole24Ore.
Estense.com: Carife e i paradisi fiscali / La Cassa aveva quote di Amphora, indagata per riciclaggio per esportazione di capitali
La nuova Ferrara: Nelle carte di San Marino spunta anche la Carife / Nell’indagine di Roma per riciclaggio si parla di una partecipazione, poi ceduta in una fiduciaria sotto inchiesta, e di uso in passato della rete per attività sospette
Elli fa sapere che Carife possedeva il 15% della finanziaria Amphora. Il resto di questa finanziaria apparteneva per il 45% alla Iti
Finanziaria e per il 40% alla società Iti Leasing. Tutte società
riconducibili a Pasquini,
come, del resto quella United
International Bank con sede nelle isole Vanuatu, il cui direttore generale
Andrea
Pavoncelli sta collaborando con i magistrati senesi nell’inchiesta su quella
che impropriamente viene definita la ‘banda del 5%’ del Monte dei Paschi di
Siena. I dettagli delle partecipazioni emergono da alcune carte dell’inchiesta
romana della pm Perla lori, aperta nei confronti di Pasquini, di Davide Bonetti,
direttore generale della Amphora, di Eugenio Buonfrate, direttore della Smi Sa e
di Roberto Borbiconi (vicedirettore della stessa Smi). in particolare dalla
richiesta di assistenza giudiziaria a San Marino, recepita dal locale
Commissario della legge Rita Vannucci, in cui non solo si dà conto della diretta
riconducibilità della Uib a Pasquini (partecipazione al 75%) ma si segnalano
pure i rapporti di Bonetti, con la rete della Cassa di risparmio di Ferrara per
movimenti di esportazione di capitali e la loro successiva reintroduzione in
territorio italiano in violazione della normativa antiriciclaggio. (…)
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