Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Riprese spia sotto la gonna e in bagno, manca la legge e… a San Marino si può
Riprendere la collega d’ufficio sotto la gonna con telecamera spia e carpirne i momenti intimi mentre va in bagno? A San Marino si può, perché il fatto “non è previsto dalla legge come reato”. Con questa formula il Giudice delle Appellazioni David Brunelli ha assolto un uomo sulla quarantina di Pietracuta. Questi era accusato di avere registrato, con telecamera spia, immagini delle parti intime della collega d’ufficio, riprese sotto la gonna e quando si recava alla toilette. Il fatto era stato scoperto dai files video trovati sul computer d’ufficio dell’uomo quando questi era stato licenziato.
Era quindi scattata la denuncia e il rinvio a giudizio. Al caso specifico era stato applicato il reato previsto dall’articolo 182 che prevede la violazione di domicilio e, quindi, punisce anche chi “si introduce” in un luogo “di esercizio individuale di attività e relative appartenenze contro la volontà proibitiva di chi ha il diritto di escluderlo ovvero vi si introduce o trattiene clandestinamente”. Una fattispecie non specificamente prevista per il caso in oggetto, ma in forza della quale l’uomo che aveva carpito filmati ai danni della collega era stato condannato in primo grado, nel dicembre scorso, a sei mesi di prigionia con la pena sospesa dato che l’uomo è incensurato. (…)
