Corriere Romagna San Marino: L’accusa ha argomentato le sue tesi davanti al gup Giovanni Trerè / Credito di Romagna in aula / C’è anche Manlio Maggioli tra gli indagati
FORLÌ. Sarà il giudice
Giovanni Trerè a decidere
se rinviare o meno a
giudizio i diciassette indagati
dell’inchiesta forlivese
sul Credito di Romagna
tra i quali c’è anche
il riminese Manlio
Maggioli, l’imprenditore
presidente della Camera
di Commercio.
Ieri il pm
Fabio Di Vizio ha argomentato
le accuse che ha
rivolto agli ex-amministratori
ed ex-revisori dei
conti della banca in relazione
ad una serie di violazioni
del testo unico delle
leggi bancarie avvenute
fra il 2007 e il 2010.
Oggi,
a conclusione della discussione,
le richieste di
rinvio a giudizio rivolte
al giudice dell’udienza
preliminare, poi parola
alle difese.
L’impianto accusatorio
presentato ieri pomeriggio
nell’udienza preliminare
ha confermato, nella
sostanza, i capi di accusa
a carico degli ex-amministratori
ed ex-sindaci del
Credito di Romagna.
Secondo
Di Vizio il sistema
di erogazione di molti dei
finanziamenti in pool ha
visto commesse irregolarità
in relazione alle attività
di finanziamenti connessi
all’Istituto bancario
sanmarinese. Violazioni
che Di Vizio ritiene abbiano
contraddetto anche
le raccomandazioni espresse
durante le ispezioni
dell’unità d’informazione
finanziaria della
Banca d’Italia che, nei
confronti di San Marino e
l’estero, avrebbe raccomandato
«canoni di indipendenza,
affidabilità e
prudenza».(…)
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