CRISI. MULARONI: ORA IL DENARO CE LO DOBBIAMO CONQUISTARE
“BENE SPINTA SUI FRONTALIERI DEL PARLAMENTO ITALIANO”
Basta con l’autoflagellazione. È il messaggio che dal San Marino Forum lancia il segretario di Stato per gli Affari esteri, Antonella Mularoni. Declinando subito nel concreto l’invito. Ieri, dice dal palco del Kursaal, il Parlamento italiano ha spinto il suo governo a “riprendere il tavolo sul frontalierato, cui noi teniamo molto”, ma qua sul Titano e’ stato visto come uno “schiaffo, una notizia negativa”.
Invece “e’ quello che volevamo”.
Insomma, basta a essere i primi a censurare San Marino, questa “autoflagellazione e’ terrificante”, sottolinea il titolare degli Esteri: “Per ricostruire un’immagine- aggiunge- ci vuole tempo” e poi e’ “cambiata un’epoca, ora il denaro ce lo dobbiamo conquistare”. E la strada che traccia il forum organizzato da Ambrosetti e’ quella del parco scientifico tecnologico. Cui abbinare “la massima collaborazione con le autorita’ internazionali” e il “cammino per una maggiore integrazione con l’Unione europea”. A tal riguardo, entro la fine del mese ci sara’ un approfondimento da parte del Consiglio d’Europa con il conseguente via libera ai negoziati con il Titano, Monaco e Andorra. Rimane sempre lo stallo nelle relazioni con l’Italia, che comunque appoggia il percorso verso l’Ue, ma intanto San Marino ha stretto 20 accordi sullo scambio di informazioni e 10 contro le doppie imposizioni. Sfruttando anche lo scambio di voti all’Onu. A breve, annuncia Mularoni, si aprira’ il negoziato con la Germania, mentre entro l’anno dovrebbero essere firmati “accordi economici significativi” con la Cina. Ci sono relazioni anche con i cosiddetti Bric ed e’ giunto anche il momento di affrontare l’inserimento dell’Iva e di sfruttare le residenze per portare sul Titano le professionalita’ necessarie. Stando comunque bene attenti, rimarca, alle concessioni che sono poi difficili da togliere.
Per Mularoni, dunque, il futuro non e’ cosi’ nero e i dati economici di inizio anno, occupazione compresa, lo confermano.
Ora, conclude, “dobbiamo lavorare tutti insieme, togliere ogni argomento sulla mancata intenzione di collaborare e diventare la sede di imprenditori onesti”. Essere insomma “piu’ bravi degli altri”.