Il Partito Democratico Cristiano Sammarinese, perno della coalizione Patto per San Marino, maggioranza in
Valentini, a spada tratta la tassa sui frontalieri, introdotta con la legge finanziaria. Nonostante le proteste dei sindacati, la disubbedienza degli industriali, le pressioni di politici italiani.
Lo riferisce l’Agenzia Dire.
“Le leggi possono non essere condivise, ma vanno rispettate”. L’annuncio dello
“sciopero fiscale” di Anis non fa ne’ caldo ne’ freddo alla maggioranza, riunita
oggi, Eps esclusi, nella sede di Ap per discutere sui provvedimenti attuativi
della Finanziaria. Al termine dell’incontro, Marco Gatti, segretario del Pdcs,
partito capofila del Patto, ribadisce il concetto espresso ieri alla stampa:
“L’articolo 56 non e’ in discussione”. Sul provvedimento che ha introdotto
la cosiddetta “tassa etnica” per i lavoratori non residenti e non sammarinesi,
“la posizione del Patto e’ quella del governo- sottolinea Gatti- siamo
totalmente disponibili a ridiscutere la fiscalita’ nell’ambito delle trattative
con l’Italia per eliminare la doppia tassazione per i frontalieri”.
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