San Marino. Giornata Mondiale della libertà di stampa, i Reggenti: “Tra le libertà più preziose per l’esercizio della sovranità popolare”

San Marino. Giornata Mondiale della libertà di stampa, i Reggenti: “Tra le libertà più preziose per l’esercizio della sovranità popolare”

Messaggio dei Capitani Reggenti in occasione della Giornata Mondiale della libertà di stampa

In occasione della Giornata Mondiale della Libertà di Stampa, voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a seguito di una raccomandazione dell’UNESCO, che si celebra il 3 maggio, anche la Reggenza intende aderire a questa significativa ricorrenza che pone al centro della riflessione comunitaria il ruolo fondamentale della stampa e degli organi di informazione.

Questa Giornata fu istituita per tutelare e promuovere i principi della libertà di opinione ed espressione, e il diritto di ogni individuo a cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee, già sancito dall’articolo 19 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dall’articolo 10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà Fondamentali.

La Reggenza è profondamente consapevole del valore di una stampa libera, indipendente e pluralistica quale bene pubblico da tutelare a garanzia dei fondamentali diritti dei cittadini e di un’autentica democrazia.

La libertà di informare e il diritto ad essere informati sono principi inscindibili. La stampa riveste un ruolo strategico nel promuovere la più ampia e responsabile partecipazione della cittadinanza alla vita democratica. Essa è a fondamento di un’informazione trasparente, seria, autorevole, indipendente rispetto a qualsiasi pressione, non condizionata dagli effetti che può ingenerare ma vincolata piuttosto all’osservanza delle norme che ne disciplinano l’esercizio e, sopra ad ogni cosa, della correttezza e della deontologia professionale.

La Dichiarazione dei Diritti del 1974 – Legge fondamentale dell’Ordinamento Sammarinese – in conformità ad un principio ben radicato in ogni vera democrazia, riconosce a tutti le libertà civili e politiche e tra queste il diritto di manifestazione del pensiero, diritto che costituisce la base della libertà di informazione, dunque della libertà di stampa che storicamente la rappresenta.

Libertà di informazione è il diritto di scegliere le notizie, di diffonderle e di diffondere anche le opinioni che queste suscitano. Ovviamente ogni diritto si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano le quali impongono limiti, doveri, responsabilità in misura tanto maggiore quanto più l’esercizio del diritto investe l’esercizio di altri diritti.

Oggi, a fianco delle leggi che ogni Paese si è dato per disciplinare l’esercizio dell’informazione, vi sono norme e principi in materia sanciti dagli organismi internazionali, tra cui in primis quelli contenuti nella Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo che il nostro Ordinamento ha posto al livello più alto nella gerarchia delle fonti attribuendo loro valore costituzionale. E’ a questi dunque che dobbiamo attenerci.

D’altra parte anche la nostra Dichiarazione dei Diritti sancisce che non c’è libertà senza limiti rimettendo al Legislatore ordinario la soluzione del conflitto tra diritto alla libera informazione e le esigenze di salvaguardare il diritto di ogni cittadino ad essere informato in modo corretto e ad avere nelle leggi una tutela contro gli eventuali abusi dell’informazione.

Se è vero che la libertà di stampa è il metro con cui si misura una democrazia compiuta, è altresì vero che questa libertà non è solo un diritto dei giornalisti o comunque di chi fa informazione ma è innanzitutto un diritto dei cittadini. Al diritto e al dovere di essere liberi nell’informare corrispondono il diritto e il dovere del destinatario dell’informazione di pretendere che sia così. Il bene comune è, infatti, la verità dell’informazione, in quanto una informazione vera e corretta è lo strumento imprescindibile per formare cittadini consapevoli, per creare una coscienza civica indipendente e dunque per consentire la fattiva partecipazione di tutti alla vita delle propria comunità.

In questo senso la libertà di stampa è tra le libertà più preziose per l’esercizio della sovranità popolare e dunque per il consolidamento e la tutela della democrazia.

Fondamentale, pertanto, il ruolo del giornalista e degli operatori della stampa in genere. Un ruolo anche educativo e di formazione del lettore ad un orientamento critico. Un ruolo certamente nobile, complesso e delicato al contempo che va difeso e tutelato così come vanno difesi e tutelati coloro che esercitano questa professione quali testimoni di verità, attraverso le parole e le immagini. E che vanno ben distinti da chi diffonde notizie false e distorte che non solo ledono il diritto del lettore ad una informazione corretta e veritiera, ma rischiano di delegittimare anche il lavoro arduo di chi opera con professionalità e onesta intellettuale in questo settore delicatissimo. E tra questi il lavoro di chi per assicurare una cronaca autentica, per denunciare e documentare violenze e tragedie mettono a repentaglio la propria vita nell’esclusivo interesse della verità

A tutti coloro che con correttezza e rigore svolgono questo ruolo, la Reggenza rivolge il proprio tributo di stima e riconoscenza assicurando altresì l’impegno delle Istituzioni tutte affiche il principio della libertà di stampa e di informazione sia sempre garantito e salvaguardato

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