San Marino. Prima seduta consiliare per i nuovi Reggenti, pronunciato il discorso di saluto

San Marino. Prima seduta consiliare per i nuovi Reggenti, pronunciato il discorso di saluto

Diffuso il discorso di saluto degli Ecc. mi Capitani Reggenti S.E. Alessandro Scarano e S.E. Adele Tonnini in occasione della 1° Seduta del Consiglio Grande e Generale pronunciato nella giornata di ieri

 

Indirizzo di Saluto degli Ecc. mi Capitani Reggenti

alessandro scarano e adele tonnini

in occasione della prima seduta del Consiglio Grande e Generale e di inizio semestre 

Signore e Signori Consiglieri,

Signora e Signori Segretari di Stato,

l’Alto mandato conferitoci da questo Consiglio e, per esso, da tutto “il Popolo della Libera Terra di San Marino” – come recita il proclama della elezione dei Capitani Reggenti – ci pone non solo dinnanzi all’onore di essere primi Cittadini di questa nostra Comunità ma anche e soprattutto di fronte all’onere e al forte senso di responsabilità che consegue all’essere garante del suo secolare Ordinamento e dunque al servizio di tutta questa nostra Comunità.

Con assoluta consapevolezza e sincera emozione, oggi, in quest’Aula, cuore pulsante delle nostre Istituzioni, rivolgiamo un indirizzo di saluto a Voi e a tutti i nostri concittadini.

Il nostro non vuole essere solo un intervento di circostanza ancorché molto sentito. Ciò che intendiamo fare è soprattutto assicurare l’impegno costante e rigoroso che profonderemo per vigilare – quali garanti dell’ordinamento costituzionale – sul corretto funzionamento delle Istituzioni del Paese nel supremo interesse della Repubblica e della sua Comunità. In particolare, quali Presidenti degli Organi Istituzionali cui è attribuito l’esercizio dei Poteri fondamentali dello Stato, ci adopereremo perché essi, e in primis questo Consiglio Grande e Generale, adempiano alle proprie funzioni con efficienza ed efficacia, nella puntuale osservanza delle norme che ne disciplinano l’attività e le determinazioni.

Il Consiglio Grande e Generale ha un ruolo centrale nell’Ordinamento della nostra Repubblica, depositario della volontà e delle scelte dei cittadini i quali, attraverso di esso, esercitano la sovranità popolare, principio fondamentale della nostra costituzione.

Al Consiglio è attribuito il potere legislativo, quello di indirizzo politico e il potere di controllo sull’Esecutivo: i poteri fondamentali di ogni Stato democratico come il nostro. Per questo rivolgiamo a Voi tutti la sollecitazione accorata a portare avanti il mandato istituzionale che i Cittadini vi hanno conferito, con serietà, autorevolezza ed impegno, focalizzando l’attenzione sulla risoluzione dei problemi e la definizione dei programmi e delle strategie, sempre attraverso il confronto costruttivo e rispettoso delle altrui posizioni, seppur differenti, sinonimo di una dialettica edificante e proficua.

Se il dibattito politico – ancorché acerrimo – può essere anche il corollario dell’attività parlamentare di uno Stato libero e democratico, esso, tuttavia, non deve mai diventare momento di scontro e prevaricazione a discapito dell’interesse del Paese e dei Sammarinesi.

Riteniamo, infatti, che alla base della convivenza civile ci debba essere sempre la capacità, sia a livello politico ma anche nel vivere quotidiano di ciascuno di noi, di individuare ciò che unisce piuttosto che ciò che divide.

L’inizio del nostro mandato si colloca in una contemporaneità preoccupante poiché nella scena internazionale ancora, purtroppo, risuona il fragore delle armi, non solo in Ucraina, ma anche in altre aree geografiche del mondo; Paesi dove è protagonista l’aggressione ai valori fondanti delle democrazie. Sono troppi, purtroppo, gli scenari di guerra dove a perdere la vita sono prima di tutto civili e minori.

Tutto questo non può non può lasciarci indifferenti, non può non addolorare profondamente tutti noi e ci deve fare molto riflettere sul fatto che l’esortazione alla convivenza pacifica tra Popoli e Nazioni – richiamata con accorati appelli dalle più esemplari democrazie, da ogni consesso multilaterale e da emblematici attori di pace – sia rimasta ancora inascoltata.

La Repubblica di San Marino – che da sempre si è fatta promotrice di iniziative contro la guerra e i conflitti in genere, forte dei principi e dei valori fondamentali della libertà, della giustizia, della difesa dei diritti dell’uomo che ne hanno da sempre connotato la storia e la sua identità statuale – continuerà a far sentire tenacemente e convintamente la propria voce in tutti gli ambiti – anche internazionali – in cui ne avrà l’opportunità.

Principi e valori di cui dobbiamo essere orgogliosamente fieri così come dobbiamo essere fieri del patrimonio di valori democratici contenuto nel nostro particolare Ordinamento, un unicum nel contesto internazionale; valori democratici mirabilmente tradotti negli Statuti e confermati, rinnovati e consolidati anche nelle reformationes che si sono susseguite nel tempo, anche negli anni recenti.

Patrimonio riconosciuto anche dalla Commissione di Monitoraggio dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, nel recente report pubblicato a seguito della visita di valutazione per la verifica del rispetto degli obblighi assunti dai Paesi membri del Consiglio d’Europa all’atto della loro adesione.

Un riconoscimento e un apprezzamento internazionale di grande rilievo, dunque, che arriva – solo in ordine cronologico – dopo un altro altrettanto significativo e cioè quello attribuitoci dal GRECO con riferimento alla recente riforma dell’Ordinamento Giudiziario. Un riconoscimento, quest’ultimo, che ha conferito al nostro Paese un nuovo status morale e virtuoso e che è il punto di partenza di un processo fondamentale che dovrà garantire l’effettiva autonomia, indipendenza e imparzialità della magistratura.

 

Signore e Signori Consiglieri,

Signora e Signori Segretari di Stato,

spetta principalmente a questo Consiglio Grande e Generale e a noi tutti, quali rappresentanti del Popolo Sammarinese, proteggere questo patrimonio di valori anche da potenziali conflitti di interesse e da una vulnerabilità strutturale intrinseca che, in un micro-Stato come il nostro, è dovuta da rapporti strettamente contigui e profondi esistenti tra le persone e le Istituzioni e tra le istituzioni e i vari attori della società. Prossimità e vicinanza indubbiamente positive per la partecipazione attiva e consapevole alla vita dello Stato e della Comunità, ma che ci impone una sempre maggiore attenzione a tutela della nostra Repubblica e del suo Ordinamento per far sì che l’interazione non diventi interferenza.

Rivolgendo l’attenzione ancora al Report della Commissione di Monitoraggio, sottolineiamo il passaggio in cui si evidenzia come la Repubblica di San Marino si sia fortemente integrata nella comunità internazionale e ne abbia armonizzato istituzioni e quadro giuridico, attraverso l’adesione agli standard e alle norme internazionali.

Siamo profondamente convinti dell’importanza che rivestono per la Repubblica di San Marino le relazioni internazionali e la sua partecipazione ad organismi internazionali e sovranazionali. Sono relazioni e partecipazioni che contribuiscono allo sviluppo sociale, economico e culturale del nostro Paese ed in questa direzione riteniamo possa essere sempre più strategico, se non determinante, adottare tutte quelle politiche utili per la propria promozione e per l’effettivo sviluppo.

Oggi, più che mai, ci attendono nuove e coraggiose sfide che non possono trovarci impreparati: dobbiamo attivarci e sapere prontamente coglierne i tempi.

Siamo consapevoli di quanto l’Accordo di Associazione con l’Unione Europea sia protagonista di questo presente: al riguardo, molteplici sono gli aspetti da vagliare, approfondire, considerare; aspetti che afferiscono a dimensioni e ambiti diversi, che vanno da quello politico a quello istituzionale e giuridico, a quello economico e culturale; aspetti che esigono un confronto ampio, serio e costruttivo sia sulle importanti opportunità che potranno derivare da detto accordo  sia sugli accorgimenti e le soluzioni da adottare per la piena tutela dei tratti identitari e delle peculiarità che da sempre caratterizzano la Repubblica San Marino.

Occorre procedere nella costruzione di un modello di sviluppo sostenibile e di qualità, operando parallelamente nella dimensione economica, ambientale e sociale.

Riteniamo che proprio dal Consiglio Grande e Generale debbano scaturire prioritariamente quelle riforme capaci di offrire e garantire, attraverso un opportuno adeguamento del sistema normativo, le potenzialità del nostro sistema; un sistema che dovrà saper assicurare trasparenza, affidabilità, un regime fiscale, finanziario, sociale e previdenziale evoluto, e dunque, in grado di attrarre investimenti sani.

Allo stesso tempo è necessario tutelare e valorizzare le eccellenze del tessuto imprenditoriale ed economico del Paese che da sempre sono garanzia di stabilità e fiducia.

Intendiamo altresì importante sottolineare il vero significato dell’Etica, in un tempo in cui è sempre più sottile il discrimine tra ciò che viene interpretato come accettabile o non accettabile.

In particolare rivolgiamo l’attenzione all’Etica dell’Ambiente e della salvaguardia di esso come obiettivo primario che molteplici organizzazioni internazionali e sovranazionali si sono da anni poste ed altresì come monito delle politiche della nostra Repubblica, affinché sia radicata nella popolazione e nelle future generazioni una doverosa coscienza ambientale.

Il 22 aprile, proprio nel corso di questa sessione consiliare, avrà luogo la celebrazione della “Giornata Mondiale della Terra”; Terra oggi martoriata dallo sfruttamento e dal cambiamento climatico che rappresenta una vera e propria minaccia esistenziale per l’umanità e l’ambiente globale.

Vorremmo, a tal proposito, sollecitare la politica e tutti gli attori della società, pur nei differenti ruoli, a incentivare la portata della nostra azione resiliente sugli impatti del cambiamento climatico, a promuovere una sensibilizzazione e una informazione ampia e corretta su più livelli, a favorire una reale tutela dell’ambiente e della biodiversità, un consumo più sostenibile e di conseguenza una spesa più consapevole al fine di ridurre la produzione dei rifiuti e incentivare il loro riciclo e riuso.

Rispetto ad un ambientalismo sempre più di facciata, sono le piccole azioni, anche quotidiane, che cambiano il mondo. E’ necessario trasformare gli impegni in azioni concrete e favorire a più livelli la cooperazione internazionale in materia ambientale.

Non dobbiamo intendere la transizione energetica come la sostituzione di un problema con un altro o il prevalere di un interesse economico sull’altro; abbiamo la libertà di poter cambiare prima che sia troppo tardi, purché sempre nell’interesse della collettività e attraverso processi democratici.

In questo nostro indirizzo di saluto desideriamo altresì porre luce sul concetto di LIBERTAS che, scritto in caratteri capitali, domina centrale il nastro d’argento della nostra Bandiera.

Libertà è un termine ricco di significato e di valore. Il messaggio che vi è racchiuso ha una forza dirompente. San Marino ha come proprio come fondamenta della sua esistenza e della sua identità la Libertà. San Marino – come ha sottolineato anche Mons. Gallagher nella sua Orazione Ufficiale il 1°aprile scorso – “ha sempre saputo mantenere vivo questo motto quale nesso tra cielo e terra”. Un termine, tuttavia, quello della Libertà, che rischia sempre più spesso di essere travisato. Spetta a noi e al Consiglio Grande e Generale promuovere nella coscienza di tutti i sammarinesi che l’essere cittadino, in tutte le sue accezioni, comporta la consapevolezza che la libertà non è un assunto, non è scontata, non è un diritto acquisito, ma un diritto che va salvaguardato e costantemente riaffermato: ad ogni diritto corrisponde anche un dovere. Diritti e doveri sono termini che vanno a costituirne uno solo: “società”. Se non esiste tale binomio non esiste una società civile. I diritti vanno conquistati ma senza mai cedere al fanatismo.

Mons. Gallagher, nella sua appassionata Orazione, ha affermato: “Il tesoro di democrazia e di libertà che la Repubblica custodisce è la vostra bussola di riferimento in un mondo che tende ad essere sempre più segnato dall’assenza di fiducia reciproca”. Fiducia che riconosciamo come ulteriore valore da tenere in considerazione in tutti i nostri rapporti che siano essi con la nostra cittadinanza, con comunità politiche e contesti internazionali.

Dobbiamo recuperare il senso di comunità leale e onesto. Abbiamo bisogno di esempi di correttezza, di coerenza e di altruismo. Il logoramento della fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e, più in generale, della “sfera pubblica”, spinge le loro aspettative dall’interesse pubblico a quello privato, dall’iniziativa collettiva all’interesse personale, dal senso di comunità all’individualismo. Ecco perché rinnoviamo un accorato appello a una politica onesta, leale pur nella diversità di posizioni e opinioni, magari anche di transazione ma pur sempre nell’interesse della collettività, a una politica che voglia legittimare una dimensione storica e sociale invece che individuale. Richiamando un concetto di carducciana memoria, pronunciato proprio in quest’Aula, “essendo io un poeta, non mi fermo dove il ricco è il grande, ma dove il vero è l’onesto”.

Signore e Signori Consiglieri,

Signora e Signori Segretari di Stato,

in questo semestre particolare attenzione sarà rivolta ai nostri giovani, per garantire loro le migliori opportunità di formazione, crescita e partecipazione attiva della Comunità; allo stesso tempo saremo vicini a chi vive situazioni di disabilità e fragilità. La solidarietà è un qualcosa che appartiene fermamente al DNA dei Sammarinesi che da sempre ne hanno dato valorosa prova.

Particolare attenzione sarà dedicata al tema dei nostri simboli identitari e alla peculiarità dell’Istituto Reggenziale, per rafforzarne l’immagine, la considerazione e il prestigio internazionale, oltre che veicolare, fuori confine, la curiosità di scoprire la nostra storia e il nostro Territorio.

A breve sarà inaugurato il tour virtuale di Palazzo Pubblico. Esso permetterà al mondo di visitare le Sale e di conoscere meglio i simboli più iconici di questo luogo identitario in cui hanno sede da secoli e operano le massime Istituzioni dello Stato. Anche per questo rivolgiamo il nostro vivo compiacimento ai nostri predecessori, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, che – tra le molteplici iniziative portate aventi nel loro ricco semestre –  hanno fortemente voluto anche questo progetto di comunicazione multimediale sui Capitani Reggenti. Un progetto che prosegue nelle sue molteplici realizzazioni anche in questo semestre con continuità di intenti e condivisone.

A conclusione di questo nostro indirizzo di saluto, desideriamo esprimere il nostro sentito ringraziamento a tutti coloro che sin dal giorno del nostro insediamento ci hanno assicurato la massima collaborazione e disponibilità.

A Voi, Signore e Signori Consiglieri, Signora e Signori Segretari rinnoviamo l’appello a far sì che in quest’Aula si possa sviluppare sempre un confronto sereno e costruttivo, nell’interesse esclusivo e superiore del Paese, confidando altresì nella collaborazione di Voi tutti per la migliore gestione dei lavori consiliari.

Prima di concludere, ci piace ricordare un passo di un’Orazione pronunciata in questa Aula nell’aprile del 1960.

“C’è chi nasce in una terra emersa dal buio di secoli senza storia, quasi figlio di ignoti, e chi nasce in questo nido di aquile, palpitante di voli millenari; c’è chi nasce in un clima di umiliante schiavitù e chi nasce in questo asilo di libertà perpetua”.

Onoriamo degnamente questo privilegio.

Con questo spirito e con questi sentimenti formuliamo gli auguri per un proficuo lavoro istituzionale.

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